capitolo 5 - first awakening

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writer talks;;
Tsuyo, finito il suo bagno, indossò la lunga giacca e chiese ad Ochaco i suoi vecchi vestiti.
La mora glieli porse e la prima ritornò nella sua stanza.
"Non credo che rimetterò mai più questi vestiti, li archivierò, come un vecchio ricordo, sia bello sia brutto" pensò la ragazza "Andrò al paese con qualcuno a prendere dei vestiti nuovi."
E li indossò, un'ultima volta.
Pochi istanti dopo, Kirishima, sulla soglia, le chiese: — Non li userai più giusto? — entrò nella stanza — posso vero? —
— Ovviamente. — arrossì Tsuyo. — Penso di sì, non voglio ricordare qualcosa di spiacevole come quello che è successo ieri... —
Il rosso si avvicinò a Tsuyo e la strinse a sè, provocando l'ennesimo rossore sulle guance della seconda.
Lei ricambiò l'abbraccio e trattenne i singhiozzi.
— Non sentirti sola. È il peggior errore che tu possa fare. — Kirishima le accarezzò i capelli e le sorrise, cosa che fece pur lei.
— Buona notte. — sussurrò lui infine.

Eijiro chiuse la porta dietro di sè.
Katsuki lo assecondò.
— Ti piace già Micchan? — chiese il biondo.
— È un bel tipo... Micchan? Mi devi dire qualcosa per caso? — chiese a sua volta il rosso, assumendo un sorriso perverso sul suo viso.
Katsuki sobbalzò e arrossì di botto: — No! PERCHE DOVREI AVERNE? Sono abituato a sentirlo dire da Midoriya-kun... — si giustificò.
— Oh, certo. — ridacchiò l'amico.

Il tutto non aveva senso: Katsuki aveva sentito Izuku chiamare Tsuyo "Micchan" per una volta al massimo, e non aveva neanche mai chiamato il ragazzo dai capelli verdi "Midoriya-kun".
Ogni volta che il rosso ci ripensava nel corso della notte, non poteva fare a meno di ridere.

Izuku invece, si era addormentato quasi appena toccato il letto, e fortunatamente aveva fatto sogni tranquilli, forse.
Egli ebbe un incubo, che non ricordò il mattino seguente, fortunatamente.

Prima di dormire, Katsuki ripensò a tutto quello che era successo.
Deku era tornato a popolargli la mente, con la compagnia di sua sorella.
Stranamente, il ragazzo dagli occhi rubino, prima di dirigersi nella sua stanza, passò dalla stanza di Izuku ed aprì la porta, per rassicurarsi che lui fosse al sicuro.
Non sapeva nemmeno cosa stesse facendo in quel momento.
Come mai era diventato premuroso tutto ad un tratto? Soprattutto nei confronti dei due ragazzi dai capelli verdi.
Quando fu sulla soglia della camera di Tsuyo, non osò però toccar la maniglia.
Ebbe un flashback, gli venne in mente quello che era successo al pomeriggio.
Sorrise e tornò nel suo alloggio.

***

izuku talks;;
Ho stranamente dormito bene questa notte, pensavo di non riuscire a chiudere occhio.
Mi alzo dal letto e mi stiracchio.
Spero che mi facciano prendere dei vestiti decenti, i miei sono tutti macchiati e non credo che valga la pena di lavarli.
Questa casa è decisamente enorme, mi chiedo come l'abbiano costruita, sempre se non l'hanno rubata a qualcuno, ma dubito che qualcuno ami così tanto i boschi da vivere qui.
Cerco la cucina e quando la trovo, saluto i... miei compagni.
— Buongiorno Deku-kun! — mi saluta Uraraka mentre sorride con Kirishima.
Sorrido e mi siedo vicino a lei.
È strano vedere Kirishima con i capelli normali, anche se l'ho conosciuto solo ieri è quasi come se fosse un'altra persona, messo così.
— Come mai "Deku-kun"?!?... — sussurro.
— Perché Deku mi dà l'impressione di qualcuno che si impegna! — dice sempre sorridente.
— Capisco. — rimango quasi sbalordito dalla sua risposta.
Kacchan sembra quasi nascosto in fondo alla cucina e non riesco a capire cosa stia facendo.
Pochi secondi dopo, sulla soglia della cucina appare mia sorella.
— Buongiorno Micchan! — la saluto.
— Buongiorno. — ricambia assonnata mentre si stiracchia.
Deku-kun! —chiama di nuovo Uraraka, mentre Kirishima per "dispetto" copre gli occhi con le mani a mia sorella.
— Sì, Uraraka-san? — rispondo.
— Che mangi tu? —
— Dipende cosa c'è, tu? —
— Duuuunque, c'è della semplice frutta, oppure ci sono dei biscotti e una torta squisita che Yaomomo-san ha preparato! E da bere, un po' di tè oppure latte. —
Hanno leggermente poche cose eh, c'è l'imbarazzo della scelta, ma davvero.
— Pft, non è nulla! — dice "Yaomomo"-san arrossendo.
— Non finire il tè e nemmeno il latte, Deku!... E nemmeno tu Deku numero 2! — urla Kacchan, com'è solito fare; effettivamente mi erano mancate le orecchie che fischiavano da quanto strillava.
Mia sorella, con il braccio di Kirishima sopra la spalla sbuffa quando sente ciò che il biondo ha detto, e il rosso ridacchia, sussurrando nell'orecchio qualcosa alla ragazza.
— B-Beh, allora prendo del latte, con la torta di Y-Yaomomo-san. —
Uraraka risponde con un "perfetto!", sommato ad un sorriso.

avrei voluto mettere la prima missione qui, but il capitolo sarebbe diventato troppo lungo.----

Katsuki ga Kill✨ [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now