capitolo 3 - new life

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tsuyo talks;;

Questa notte il bosco era fortunatamente deserto e senza accorgermene mi sono assopita per qualche ora.

Dopo l'alba io e Izuku siamo partiti ed ora siamo fermi ad un ruscello per rinfrescarci, visto che la giornata è particolarmente calda.

Izuku si sciacqua la faccia mentre io cerco di lavare parte della gonna, anche se non cambia praticamente nulla e penso che dovrò tagliarla perché ai bordi è sgualcita.

Ho fame, come al solito del resto, ma Izuku dice di essere nella mia stessa situazione.

Potrei pescare qualcosa, ma ora come ora chissà quali veleni ci sono nelle viscere dei pesci e non abbiamo strumenti ideali per aprirlo, scuoiarlo e cuocerlo.

Se cacciassi sarebbe la stessa cosa, visto che qui di bestie imponenti si abbonda e non ci tengo a morire in modo poco dignitoso.

L'unica cosa sono i frutti, non dovrebbero essere avvelenati e sono abbastanza informata su quali sono gli ideali da mangiare. Ricordo ancora quando, da piccina, sono andata in un bosco a raccogliere frutti e funghi. Quindi, affamati e decisi a soddisfare il nostro bisogno, ci addentriamo nel bosco successivo.

***

Abbiamo attraversato il bosco e raccolto qualche frutto. Se ci penso bene non siamo neanche troppo lontani dal luogo in cui voglio andare ma caccio dalla mia mente questo pensiero e mi concentro su una delle poche mele sane che abbiamo trovato.

Finiamo in fretta quello che abbiamo raccolto, dalla fame vorace che avevamo.

Camminiamo almeno per altre 3 ore senza fare pause, raggiungendo probabilmente la metà pomeriggio con un sole più alto che mai.

Io e mio fratello arriviamo davanti al terzo ruscello incontrato nella giornata e cadiamo a terra esausti, tirando un sospiro.

— Sono morto. — dice Izuku con un filo di voce per la fatica.

— Direi proprio che sono a terra. — ribatto mentre cerco di ridere con mio fratello ma sembriamo avere problemi di respirazione o che so io.

Con fatica, mi alzo e gattono goffamente verso le sponde del ruscello. Immergo una mano in acqua e la sensazione che provo è fantastica: finalmente qualcosa di fresco, dopo aver subito soltanto luce solare.

— Hai davvero idea di dove andremo? — chiede ovviamente innocentemente Izuku.

Sì, purtroppo ma anche non, so dove andremo.

— N-no. — Tsuyo. Non puoi mentirgli. — Cioè, s-sì. Ho una mezza idea. —

Mezza sarò io se dovessero sapere che li ho sempre osservati.

Dopo una manciata di minuti ci rimettiamo in cammino e le ore scorrono in fretta; arriva il tramonto in men che non si dica.

Arriviamo davanti a una casa enorme: tremo come una foglia e non mi rendo conto nemmeno che siamo arrivati in quel luogo.

Cado a terra esausta per almeno la terza volta in questa giornata e chiudo gli occhi. Dopo qualche secondo li riapro.

Mi avvicino al muretto della casa e Izuku viene a sedersi vicino a me, mentre mi asciugo il sudore dalla fronte.

Dopo qualche minuto, un'ombra si desta su di noi.

— E voi chi cazzo siete? — chiede un ragazzo dai capelli biondo cenere.

— Anzi, che cazzo ci fate qui? — strilla e ci punta il suo... fucile? addosso.

Mi tiro su con la schiena e prendo la spada.

Katsuki ga Kill✨ [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now