1- Thanks Yoongi.

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"La sala era pervasa dall'intenso profumo del fritto"

Ah, no. Quello è l'incipit del Ritratto di Dorian Gray. Beh, quasi.

Okay, non era la migliore cosa che avesse mai scritto, lo può accettare. Ma hey, vorrei vedere voi nel cercare di trovare ispirazione al McDonald.

Il ragazzo che se ne sta seduto lì, in quell'angolo attaccato alla grande finestra del Mc è Jin, ed il suo sogno è quello di fare l'attore. Ma prima deve trovare i soldi per un'accademia, quindi sta scrivendo un libro, dal quale ricavato si pagherà gli studi, e che farà diventare un film, di cui lui sarà regista, sceneggiatore e protagonista. Pretenzioso? Forse. Probabilmente. Va bene, va bene: sicuramente.

Ma lui è ancora giovane, pieno di speranze, energia e bellezza, come ricorda sempre a tutti. Quindi, never mind.

"Mi piacerebbe venire, dico sul serio. Ma ho delle cose da fare."

"Hyung, lascia stare quel maledetto libro."

"Lasciare stare il libro? Sarebbe praticamente come se tu lasciassi il rap."

"Non puoi paragonare le due cose, lo sai bene. Come sai che scrivere non è la tua passione e senza offesa, ma si vede." Un piccolo sbuffo uscì dal telefono come risposta a Yoongi.

"Quella che hai letto era solo una bozza. Una bozza. Non puoi giudicarmi solo da quello."

"Senti, facciamo un patto: tu mi accompagni a questo sottospecie di talent per sfigati e io ti faccio conoscere qualcuno che potrebbe, magari, aiutarti con quella cosa che stai scrivendo."

"Credici o no, non mi fido." Dice mentre inizia a mettere ordinatamente le sue cose nel borsone, preparandosi ad uscire dal locale "E comunque, davvero non posso. Non per il libro, ma perché devo lavorare. Questa settimana ci sono due matrimoni, un battesimo e tre compleanni. No. Non ridere. La vita di un'aiutante fotografo è impegnativa."

"Ma vaffanculo va'. Alle nove e mezza al Rocky's. Puntuale. Anzi no, puoi fare ritardo. Se ti perdi un po' di quella merda non succede niente."

"Come sei delicato." Le ultime tre parole Jin le dice al vuoto, visto che l'amico aveva attaccato non appena finito il suo discorso pieno di acidità e cinismo. E amore, ovviamente.

Dopo aver finito di mettere a posto e sue cose ed essersi preso un'occhiataccia dal cameriere aver occupato per un'ora e mezza il tavolo ordinando solo un cheeseburger, il ragazzo regala un sorriso al cassiere, sperando che sarebbe stato abbastanza luminoso da poter sostituire una mancia.

Spoiler: no.

Non si può considerare un cielo limpido quello sotto al quale sta camminando Kim Seokjin, ma per lui non fa tanta differenza: pensa che il sole non si possa apprezzare se ogni tanto non fa capolino un po' di oscuri... okay, spera solo che in vista della pioggia possa stare un po' a casa, magari perché qualcuno aveva annullato delle celebrazioni. E poi gli piacciono le forme che prendono le nuvole, è da lì che ogni tanto prende ispirazione per il suo libro, e ogni tanto è il massimo a cui possa ambire per quanto riguarda il fronte scrittura. Yoongi ha ragione, scrivere non fa per lui, ma ha intenzione di sperimentare di tutto, non lasciare nulla al caso. Ed ora è il suo momento scrittura, sempre meglio dell'ultima fase, quella del pittore. Là aveva avuto la decenza di lasciar stare quasi subito. Secondo l'amico Jin dovrebbe concentrarsi di più sulla sua "parte interessante", che secondo Yoongi è la sua voce. Ma no, lui è uno di quelli che canta sotto la doccia o mentre cucina, non certo perché non si ritiene bravo, non gli sono mai piaciuti i falsi modesti, sa di avere una bella voce, semplicemente non gli interessa. Yoongi è bravo con la voce, invece. Oddio, magari non proprio con la voce, diciamo con le parole, non quando parla, ma quando fa il suo rap. Riesce a comunicare così tanto, ma così tanto, che Jin rimane sempre incantato. Lui invece è una frana con il rap, ma non importa, perché Yoongi è una, se non la, persona più stonata che conosce.

Rocky'sKde žijí příběhy. Začni objevovat