CAPITOLO TRENTAQUATTRO - Heartbreak.

86 7 23
                                    

Per chi lo volesse mi scriva in privato per entrare nel gruppo di whatsapp.
Instagram della pagina:  darkmemories_officialpage
Instagram personale: Ilaaaaa_____

Buona lettura! 🌸

Mi sento le guance in fiamme e gli occhi sono esageratamente gonfi, ho esaurito le lacrime, non riesco più a piangere. Mi alzo e accarezzo il cofanetto di Caleb. Ripenso a quando l'ho ricevuto ed al momento in cui ho visto per la prima volta quelle foto, il cuore che batteva ad un ritmo fuori dal comune, tutti i ricordi che mi passavano davanti agli occhi come una serie di spropositati eventi che non sono mai riuscita controllare. Vorrei poter fermare il tempo, bloccarlo in quell'istante in cui ho ricevuto il suo ultimo abbraccio e non lasciarlo più andare. Vorrei poter colmare il vuoto che ho dentro, e vorrei che queste fotografie e queste stupide lettere servano a questo e farmi stare meglio, ma purtroppo non è così. È già passato quasi un anno da quando possiedo questo cofanetto, eppure queste dannate lettere non sono ancora riuscita a leggerle tutte.
Alla fine, tutto mi riporta a lui.

Resto con gli occhi su quel cofanetto e porto le mani al mio collo, dove c'è la chiave per aprirlo. Tolgo la collana, stringo la chiave tra le mani ed apro la scatolina.
Prendo la prima pagina piegata che trovo sotto quelle foto e me la rigiro tra le mani.
Faccio un respiro profondo, mi siedo a terra a gambe incrociate, spiego il foglio e comincio a leggere.

"10 settembre 2013.

Ciao amore,
Allora, come te la passi?
Il mio primo giorno di scuola non è andato bene come pensavo. Sai avevo dei progetti, su di te, su di me, su di noi.
Ed il tuo?

Comunque, non me la cavo molto bene, mi manchi, mi manchi nelle viscere, nelle ossa.
Ti ho vista a scuola con Paolo, mentre gli regalavi un bacio che doveva essere mio, perché lo hai fatto? Ti ho vista in corridoio, mentre passavi assieme a lui, le vostre mani erano intrecciate e tu ridevi, ma ridevi per finta. Riconosco la tua risata vera, con me lo era e amavo farti ridere. La risata prendeva anche i tuoi occhi, erano occhi felici, si illuminavano e mi rendevano fieri di essere il tuo ragazzo. Il mio cuore ha fatto lo stesso non una, non due, ben 100 capriole quando ho sentito la tua risata invadermi l'udito. Inizialmente ho creduto che stessi venendo da me, quando ti ho sentita ridere ero girato di spalle e mi sono voltato di scatto, ed eri lì, eri davanti a me. Bella come il sole. Più bella che mai. Ma eri diversa. I tuoi occhi non  brillavano come sempre, le tue guance erano spente, così come il tuo sguardo ma lui ti guardava con amore mentre ridevi.
'Non sa nemmeno riconoscere se la sua ragazza sta ridendo davvero o no, se sta bene o meno.' ho pensato, e proprio mentre lo pensavo, ho visto Jade.  Jade era accanto a voi, mi ha lanciato un'occhiata, sono sicuro abbia capito che cosa stavo pensando quando vi ho visti.
Ti volevo parlare, chiederti scusa e chiederti di uscire di nuovo, riprovarci. In questi tre mesi passati lontani da te ho capito di amarti davvero ed ero intenzionato davvero a correre da te e pregarti in ginocchio di tornare, ma a quanto ho potuto vedere, sono arrivato troppo tardi, come sempre no.
Avevi detto che mi amavi, come hai fatto ad avermi già dimenticato? Ami lui adesso, lo ami davvero come amavi me? Da quando state insieme?
Perché mi hai fatto questo? Lui era mio amico, mi fidavo di lui, e ti sei presa lui. Proprio lui.
Poi la campanella che mette fine all'intervallo è suonata, aspettavo di vederti salire le scale per cercare i tuoi occhi e vedere se potevo leggerci qualche risposta.
E tu sei arrivata si, hai fatto le scale si, e mi sei capitata davanti, i tuoi occhi mi hanno visto, ma non appena i nostri sguardi si sono incrociati, nelle tue iridi ho visto della paura ed un brivido ha percorso tutto il mio corpo. Sembravi così vuota, così non tu. Non eri la mia Sky, ed io l'ho capito subito.
Paura di cosa? Paura perché? Cos'altro ti ho fatto? So che ti ho fatto soffrire, ma addirittura paura?
Non capisco... Non parliamo da tre mesi ormai e pensavo l'avessi superata, a quanto pare mi sbagliavo.
Ti chiedo perdono, io lo so di avere sbagliato, ma dovevi farmi spiegare. Dovevo dirti che volevo stare solo con te, che di lei non mi importava nulla, invece hai frainteso tutto, hai capito mal, tutto il contrario proprio. Io volevo restare con te, volevo averti accanto e rimanerti accanto perché ti amavo.
Sei cambiata Sky. Dove sono finiti i tuoi capelli castani con i riflessi dello stesso colore della luce? Ed i tuoi occhi luminosi, che brillavano mentre ridevi? Che risata gelida era quella che ho sentito? Ora le tue iridi trasmettono solo freddo e dolore, tanto dolore, i tuoi capelli sono neri come la pece e un'aura di tristezza e mistero ti circonda. Un ragazzo della mia nuova classe ha detto che sei bellissima. Gli ho detto che ha ragione, ma che una volta trasmettevi allegria, eri sempre sorridente, non così spenta. Ed eri mia, una volta eri solo mia.
Cosa ti è successo in questi tre mesi? Perché stai con Paolo? Cosa ha lui che io non ho?
All'uscita di scuola ho visto Luca, è venuto a prenderti e mi ha guardato male. Perché? Non gli è bastato il pugno che mi ha dato al ballo della scuola?

Dark Memories - CARTACEO Where stories live. Discover now