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Jongdae era quasi arrivato al locale, camminando lentamente ma con passo costante verso il centro che distava circa cinque minuti.

Ignorava i messaggi che gli arrivavano da Baekhyun, che non smetteva mai di essere assillante sull'orario.

Era una bella nottata, cielo limpido, non troppo fredda, ma comunque si stava meglio con una giacca. I quartieri illuminati di Seoul erano pieni di macchine parcheggiate e gente che saliva dalla metropolitana iniziando a camminare fra i negozi.

Qualcuno gli lanciava qualche sguardo, sia di ammirazione sia stranito.

Sei con praticamente una canottiera ad ottobre, ci credo. Peró hai bicipiti niente male, eh.

Mentre il suo narcisismo iniziava a venire fuori, vide le luci blu davanti all'entrata, con quello spilungone di Chanyeol che agitava le braccia per farsi notare.

ーEhy-ー

ーDovevi essere qui quindici minuti fa, Kim Jongdae!ー lo aggredì subito il nano tutto eyeliner.

ーMa ubriacati, Baekhyun. Parli di meno, di solito.ー lo raggiunse, mettendogli un braccio sulle spalle. ーAndiamo a divertirci, va.ー

Spinse i tre verso il trambusto e la confusione inebriante.

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Due ore dopo avevano già perso il nano e il suo complementare tra la folla. Impossibili da avvistare, in quanto saranno stati su uno dei divanetti appartati a divorarsi la faccia, già ubriachi marci.

Lui e Yixing erano sulla pista da ballo ad agitare le mani in aria. ーVado a bere qualcosa, tu lanciatiー urló il secondo per farsi sentire e ricevette un cenno affermativo da Jongdae.

Cominció di nuovo a ballare, con i sensi inebriati, la testa che girava. Le pupille dilatate per il buio, lì dentro c'era odore di fumo e vodka alla fragola, sudore e voglia di mandare a quel paese il mondo.

Esattamente quello che gli serviva.

L'unica cosa che lo disturbava erano le ragazze bionde ossigenate che non smettevano un attimo di ridere raggiungendo note da delfino dislessico. Non che lui abbia nulla contro i delfini.

Bevve qualche shot che gli passavano in mano gli sconosciuti, continuó ad ondeggiare un po' i fianchi, scambiando qualche sguardo con altre persone.

Tutti noiosi.

Glielo leggeva in faccia, la maggior parte delle volte. Quel viso da "sono un responsabile cattivo ragazzo" che abbordava qualcuno facilmente, ma nascondeva un codardo in piena regola.

In un certo senso, peró, Jongdae adorava abbindolare la gente e raggirarla, manipolabili manichini che non si accorgevano di niente. Solo in attesa di divertimento.

Dopo un'altra mezz'ora in cui non fece altro che continuare a bere e scoccare sorrisetti pervertiti, era completamente ubriaco. Fisicamente stava da Dio, dentro era un miscuglio di idiozie e spensieratezza che aveva aspettato per tutta la serata.

Whining || XiuChenWhere stories live. Discover now