Sorrido e mi sposto facendola entrare.
Vedo che si guarda intorno stupefatta, sembra una bimba in un negozio di giocattoli ed io, non posso fare altro che ammirarla.

"Complimenti davvero, mio caro.. non pensavo avessi gusto."

"Ti ringrazio. Ma credevo avessi capito che il gusto non mi manca da quando ti dissi che mi piacevi."  dico mentre chiudo la porta di casa.

La vedo sobbalzare, per poi voltarsi e guardarmi con un sorriso beffardo.

"Certo, ma poi capii che di arte no ne capivi nulla. Hai preferito rinunciare ad un'opera inestimabile per un quadro da quattro soldi." dice sprezzante.

"Amelia, te lo ripeto, è stato.."

"Smettila. Abbiamo fatto l'amore, ci siamo amati e mi hai ingannata. Cosa può esserci di più crudele?"

Abbasso lo sguardo. "Sentirti dire che non mi ami più."

La sento sospirare. "Sapevo che era un errore tornare. Non ce la faccio.. non posso.."

I suoi piedi si muovono veloci verso la porta, ma io la blocco con il mio corpo, poggiandomi su di essa.

"Non mi fuggirai nuovamente Amelia, non questa volta." dico cauto e con voce bassa.

"Fammi andare via ti prego.. non dovrei essere qui.. pensavo che sarebbe stato più facile e invece.."

...e invece non resisto più. Prendo il suo viso fra le mie mani, e la bacio disperatamente.

Sento stupore e resistenza da parte sua, che però in pochi secondi, si trasformano in passione e desiderio.

E' stato così da sempre, sin dal primo giorno che ci siamo visti: è impossibile stare lontani per noi, e quando siamo vicini, finisce inevitabilmente così. Siamo due calamite che si attraggono in modo smisurato.

"Oh piccola, quanto mi sei mancata.." sussurro sulle sue labbra.

Sento un tonfo: è la sua borsa che è caduta per terra.

"Non possiamo.. stiamo sbagliando." dice con affanno.

"Oh si che possiamo.."

Il nostro bacio è un vortice senza freno. In un attimo, mi ritrovo sul divano.
Le sue labbra mi stuzzicano, mi provocano. Proprio come l'ultima volta.

"Amelia." sussurro sul suo collo.

Le sue mani, sono fra i miei capelli: li tirano leggermente, ed io, impazzisco sempre di più.
La osservo ed un tonfo al cuore si fa spazio in me.

E' distesa sul divano, bella come il sole. I capelli sono cosparsi in modo disordinato e le sue labbra, non hanno più il colorito del suo rossetto preferito: è andato via.
Il petto, si alza e si abbassa in modo ritmico ed accelerato, mentre i suoi occhi, sono leggermente socchiusi.
La guardo ancora un po', rendendomi conto che dinnanzi a me, non ho più la mia 'piccola Amelia': vedo una donna affascinante, sicura di se, attraente da morire e mia. Si, è sempre stata mia e sempre lo sarà.

"Ti sto supplicando.. allontanati da me prima di fare un errore senza rimedio."

Le sorrido e dolcemente accarezzo il suo viso, mentre lei si bea del mio tocco.

"Allora ti prego amore mio, fammi fare l'errore più bello della mia vita." dico supplicante guardandola negli occhi.

"No.. non posso."

"Perché Amelia?"

"Ti prego.." mi supplica con quei suoi occhioni immensi, mentre la sua voce trema. "Non complicare tutto."

Wedding Bells. || Il Volo.Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ