Cuore infranto.

297 37 169
                                    

Giovedì 31 Agosto 2017. Ore 16:19 p.m.

"Ma quando arriva?"

Sono affacciato al balcone da più di quindici minuti, ma di Amelia, nessuna traccia.

Sotto casa, sta passando una coppietta ed un sorriso malinconico si fa spazio in me.

"Non essere invidioso.." mi corregge la mia coscienza.

L'arietta tiepida di fine agosto si fa sentire, ma è piacevole. Fin troppo piacevole in questo momento così carico di tensione.

Chiudo per un istante gli occhi.
Mille domande si affrettano a comparire nel mio povero cervello: sarò pronto a rivederla? Come sarà lei? E se mi viene voglia di baciarla? O peggio ancora.. di fare l'amore con lei come l'ultima volta?

Troppi pensieri in così poco tempo. E troppe sensazioni in un unico cuore.

Così quando apro i miei occhi, una chioma castana ondeggia sotto casa mia, seguita da un sorriso da mozzare il fiato.

E' lei.

"Amelia." urlo dal balcone e vedo che alza gli occhi verso di me.

"Finalmente ti ho trovato. Apri su." dice allegra.

"Come autorità non ti smentisci proprio eh." dico piacevolmente sorpreso.

La sento ridere mentre rientro dal balcone passando per il salotto e dirigendomi verso il citofono: non posso crederci, è diecimiliardi di volte più bella rispetto a quattro anni fa. E lei, era già da mozzare il fiato allora.

Ma il rumore dei suoi immancabili tacchi, risuona su per tutta la scala di marmo. Ed è un attimo prima di ritrovarmela di fronte.

Sento il cuore impazzire ed i miei sensi confondersi dal suo profumo così intenso, così da donna.

"Amelia.." sussurro io.

Mi sorride, ed io mi sento morire.

I suoi capelli lunghi, sono adesso lunghissimi e mossi.
I suoi occhi, sono truccati con più cura rispetto a qualche anno fa, ma sono comunque di quel verde smeraldo che tanto amo.
Il suo corpo, delinea che è una donna a tutti gli effetti, non più come la prima volta che la sfiorai.
Le sue labbra, sono rosse scarlatto ed estremamente invitanti.

"Devo ammetterlo, le riviste non ti rendono giustizia. In quattro anni di assenza, sei diventato un bocconcino invitante sai?" dice con quel pizzico di malizia scherzosa che mi ha sempre mandato in tilt.

Sento il sangue bollirmi in corpo, specie quando le sue braccia mi avvolgono ed il calore del suo corpo si confonde con il mio.

"Mi sei mancato.." sussurra sul mio collo.

Stringo le mie braccia attorno la sua vita e mi lascio cullare in quell'abbraccio che desideravo da fin troppo tempo ma che dura fin troppo poco.

"Ma fatti un po' guardare. Ne hai fatta di palestra dall'ultima volta che ti ho visto eh. Per non parlare della barba."

"Beh, direi che ho fatto molta palestra. Sai com'è, dovevo tenere a freno i miei pensieri!" dico a bruciapelo. "Per quanto riguarda la barba.. so che alle donne piace così.. quindi.."

Vedo le sue guance colorarsi di un rosa intenso: si perché quando stavamo insieme, mi diceva sempre che la barba, mi sarebbe stata bene.

"E.. ehm.. allora, non me la fai vedere la tua dimora?" chiede rompendo tutti i discorsi.

Wedding Bells. || Il Volo.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang