18 Capitolo

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Ian dopo avermi fatta calmare si recò al motel ed io decisi di dormire a casa mia,aprì la porta e rientrai,non c'era nessuno in salone e neanche in cucina,le regole di casa non erano cambiate,dopo le nove tutti a dormire costi quel che costi,scossi la testa per scacciare i ricordi e mi avvicinai al tavolino dove a terra c'erano tutti i pezzi di vetro dei vasi e di alcuni porta fotografie, li raccolsi e li buttai...
Appena finì di sistemare decisi di andare di sopra ma vidi mio padre seduto sulle scale,mi avvicinai a lui e mi sedetti accanto...rimanemmo in silenzio per svariati minuti poi io lo ruppi.
<<Ti va...ti va di raccontarmi come hai conosciuto la madre di Katherine?>> lui sorrise leggermente e mi guardò <<Tu non sei come lei,non hai i suoi occhi,gli occhi di Elena sono pieni di rabbia e odio,i tuoi sono pieni di amore e innocenza...piccola mia>> mi accarezzò lentamente la guancia,era la prima volta che mio padre si comportava così dolcemente con me,non mi aveva mai accettata,come se non fossi mai stata veramente sua figlia,era la prima volta che mi dimostrava il suo bene <<Conobbi Lorelai un anno prima di conoscere tua madre...La conobbi alla fiera del quartiere,la facevano ogni anno e il mio gruppo di amici mi costrinse quella sera ad andarci,ci unimmo a questo gruppo di ragazze ma notai subito,lei era una donna eccezionale,forte,grintosa,allegra,piena di vita e me ne innamorai,uscimmo insieme parecchie volte ed il nostro amore cresceva a dismisura,un giorno decisi di invitarla nella nostra villa al mare,tutta la nostra famiglia si riuniva lì ogni anno per l'estate,lei accettò.Quell'anno però,tornò mio fratello Richard dall'esercito e si infatuò fin da subito di lei,a me non importava più di tanto,ero molto sicuro di me,ma cominciai piano piano a trascurarla mentre Richard...>> una smorfia di dolore si formò sul suo viso,capivo che non l'aveva mai dimenticata! <<Lui l'amava ogni giorno, ogni minuto ed ogni secondo della sua vita,la situazione era meravigliosa per lei,era al settimo cielo,avere entrambi i fratelli Pierce che lottavano per il suo amore,per una donna avida ed egoista come lei,era perfetto...finimmo col non parlarci più,io e mio fratello finimmo con l'odiarci,continuammo entrambi a stare con Lorelai finché una sera le detti un ultimatum alle 23:00 di quel giorno ci dovevamo ritrovare in fiera,dove facemmo il nostro primo incontro,lì lei avrebbe dovuto scegliere e scelse lui,poi il resto della storia la sai...>> disse infine sospirando <<Non avevo mai sentito parlare di questa donna>> dissi corrugando le sopracciglia <<Perché non ne ho mai voluto parlare,non sono colpevole della sua scomparsa,io l'amavo non le avrei mai potuto fare del male il mio era un amore puro,genuino,quello di Richard era malato,ossessivo....lui,lui è l'unico colpevole della scomparsa di Lorelai!>> disse,era sicuro di se sentivo che stava dicendo la verità <<Papà,sai dove trovarlo?>> chiesi alzandomi <<Tesoro non lo sento da più di diciotto anni,come pensi che possa saperlo?>>
<<Non c'è un posto,un luogo dove sai che potrebbe rifugiarsi?>> chiesi speranzosa
<<In effetti si,c'è un cafè non tanto lontano da qui,era il suo posto preferito,si rifugiava sempre lì fin da piccolo,conosce il proprietario che ha un appartamento,quando i nostri genitori lo volevano punire scappava di casa e si recava lì e si nascondeva per qualche giorno!!>> disse,sorrisi e l'abbracciai...sapevo cosa fare.
<<Grazie papà>> uscì di casa e corsi verso il motel,chiesi alla receptionist quale fosse la camera di Elena, Paul e Ian e me la indicò,aprì la porta ed entrai di botto,accesi la luce e svegliai tutti...
<<Katherine che succede?>> chiese Paul ancora mezzo addormentato <<Mio Dio sei una tortura>> disse Elena buttandomi un cuscino addosso <<Mai quanto te>> dissi tirandogli il cuscino in faccia che cadde e colpì Ian che stava dormendo sul pavimento <<So dove trovare Richard>> dissi sorridendo
<<Oh finalmente hai trovato uno scopo per la tua insulsa vita,vado a vestirmi e andiamo subito>> disse entrando in bagno
<<Giuro che io la strozzo>> dissi a denti stretti
<<Non ne vale la pena >> disse Ian venendomi a baciare,mi abbracciò tenendomi stretta a se e dopo Paul cominciò a tossire <<Avremmo delle cose da risolvere sapete?>> disse con tono tagliente <<È tornato Paul il brontolone,che c'è fratello ti da fastidio che io posso baciare la donna che ami e tu no?>> disse Ian con un sorriso sardonico <<Non ti conviene farmi arrabbiare Ian finirebbe male>> disse Paul trattenendosi <<Andiamo fratello,sei forse diventato un rammollito?>> disse spingendolo,vidi che Paul stava per dargli un pugno così mi misi in mezzo <<No!!>> urlai allontanandoli <<Non dovete litigare,soprattutto per me!>> dissi trattenendo le lacrime mi faceva male vederli litigare,mi ricordava mio padre e mio zio <<Che bella scenetta,mi ricorda davvero molte cose>> disse Èlena passandomi accanto <<Tranquilla tesoro non fa niente se li vuoi entrambi!!>> mi sussurrò all'orecchio,la guardai torvo e uscì da quella stanza e mi trascinai Ian per stare sicura che non facesse danni.
<<Perché gli hai parlato così? l'hai ferito!!>> dissi riferendomi a Paul <<Lo vedo come ti guarda! E non mi piace,non posso accettarlo,deve capire che sei solo mia>> disse,mi guardò e poi mi baciò violentemente facendomi male. <<Ian...fermo...non così,non se lui soffre....tengo ancora molto a lui non voglio che stia male a causa nostra>> dissi allontanandomi <<Oh andiamo,Paul ha sempre quell'aria da cane bastonato ,sta benissimo!>> disse lamentandosi,lo guardai torvo e alzò le mani al cielo in segno di difesa <<Va bene hai vinto,non lo stuzzicherò più!>> disse <<Almeno...non in tua presenza>> replicò rubandomi un bacio <<Mascalzone>> urlai ridendo mentre lui andava verso l'auto,si girò e mi fece l'occhiolino.

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