- 한

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'jaehyun... possiamo parlarne, per favore?' la voce delicata di sunhee si ritrovava di nuovo a supplicare il ragazzo dall'altro capo del telefono, con estrema tristezza e disperazione.

i due avevano di nuovo litigato.

'no, te l'ho già detto mille volte: lasciami in pace.' ribatté brusco jaehyun, frustrato dai continui litigi che intercorrevano tra di loro.

non voleva ammetterlo ma pensava di non amare più la ragazza dai capelli color pesca.

'jaehyun, finiamola qua a questo punto. se non t'importa più di me, che senso ha andare avanti?' disse duramente sunhee con voce spezzata, mentre si arrendeva al fatto che il suo cuore già distrutto si sarebbe danneggiato ulteriormente in questo modo. ma poco le importava, voleva trovare una via d'uscita da quella relazione tossica che l'aveva pian piano annullata.

dall'altra parte, jaehyun, sentendo le parole della ragazza, era d'un tratto diventato silenzioso. gli occhi castani erano puntati su un punto indefinito dello spazio, mentre la mente si era spenta del tutto.
sapeva bene che sarebbe stato meglio mettere una fine alla loro storia, ma ci stava rimanendo comunque male perché stava, di nuovo, fallendo.
aveva di nuovo rovinato tutto, come faceva sempre.
lo stesso, solito, circolo vizioso: conosceva una ragazza, ci stava assieme per un mesetto, poi si infatuava di una più carina, tradiva così la prima ragazza e dopo una relazione più o meno lunga la prima ragazza rompeva con lui.
ogni volta era così.
anche in questo caso era riuscito a far perdere la testa alla giovane sunhee che, pensò lui, non meritava per niente di star male per un ragazzo come lui.

'jaehyun...' lo richiamò lei, risvegliandolo dalla sua trance temporanea e riportandolo alla realtà.

il ragazzo scosse la testa e tornò collegato al mondo reale.

'va bene, sunhee. possiamo... parlarne, oggi pomeriggio, alle tre, al parco? è okay per te?' domando con un tono di voce che faceva trasparire vulnerabilità, tristezza e amarezza.

'sì, va bene allora. ci vediamo più tardi.' sospirò sunhee, attendendo la risposta dall'interlocutore, che, però, non disse nulla.

la ragazza attaccò e lanciò il dispositivo sul letto, facendolo atterrare sul morbido materasso.

si appoggiò alla parete color crema, prendendosi la testa tra le mani e lasciando che il nervoso e la tristezza si trasformassero in calde e salate lacrime.

'quanto ti odio, kim jaehyun, quanto ti... odio.' urlò lei, chiudendo le mani in due pugni fino a far diventare le nocche completamente bianche.

'mi dispiace, sunhee.' mormorò tra sé e sé il moro, portandosi una mano fra i capelli e osservando il suo stesso riflesso sullo specchio a figura interna che era appeso alla parete verde pistacchio della sua stanza.

'penso di essere stato innamorato di te, ma, come sempre, ho perso la testa e ti sono stato infedele. ti ho fatta soffrire così tanto, mi dispiace. vorrei poter fare qualcosa per darti conforto, ma non penso ci sia davvero qualcosa in grado di tirarti su il morale. posso solo provare a rassicurarti, ti dirò che un giorno, molto vicino, troverai qualcuno in grado di amarti con tutto il suo cuore, in grado di darti tutto ciò che non ti ho dato io, in grado di esserti fedele per tutta la vita. quel qualcuno non sono io, io sono troppo... incapace. ma non preoccuparti, c'è una persona pronta a darti il suo cuore pur di vederti star bene, potrebbe essere proprio dietro l'angolo. quindi tu sta bene e continua a sognare, dimenticati di me, innamorati e vivi la tua vita al meglio. non ti meriti di soffrire per nessuno, figuriamoci per uno come me. lee sunhee, abbi pazienza, troverai quella persona molto presto.'

'

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