20 - You broke my heart

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Mugugnai sentendo delle voci più che familiari discutere su qualcosa che noon riuscivo a capire.

Sospirai prima di aprire lentamente gli occhi, non riconobbi subito le persone in piedi davanti a me a causa della vista, che i primi secondi, si presentò offuscata. Con l'aiuto di una mano che si appoggiò sulla mia schiena, mi misi seduta stroppicciando gli occhi con le nocche e guardandomi attorno con uno sguardo curioso.

Mi trovavo nel salotto di Michael, precisamente sul suo grande divano blu.

La testa iniziò a pulsarmi e non dovetti fare altro che sdraiarmi immediatamente e sperare che il dolore cessasse.

"Stai zitto un attimo Ashton! Esci!" Sbraitò Calum spingendo leggermente l'amico e sedendosi di fronte a me. "Cosa ti fa male?" Domandò dolcemente guardandomi con uno sguardo dispiaciuto.

"Cos'è successo?" Chiesi di rimando senza dargli la risposta che voleva ricevere.

"Non ti ricordi nulla?" Aggrottò le sopracciglia.

Chiusi gli occhi ed inspirai "Uhm si." Girai la testa verso di lui "Fino a quando siamo caduti dalla moto, dopodichè non ricordo nulla."

"Giusto, sei svenuta Chanel." Spiegò facendomi notare il tono di dispiacere che usò "Ti abbiamo portata qui perchè non potevamo farlo in ospedale, saremmo finiti nella merda e sopratutto tu, e Michael ci aveva rassicurato dicendo che non avevi nulla di grave."

"Si, mi fa solo male la testa." Dissi sorridendo leggermente "Che ore sono?" Mi ricordai del fatto che ero andata alla gara senza il permesso dei miei e che se fosse stata mattina presto mi avrebbero sicuramente scoperto.

"Le tre e mezza." Rispose guardando l'orologio.

"Dov'è Luke?" Mi guardai attorno ma di quel ragazzo non c'era alcuna traccia.

"Lui è." Si passò una mano dietro la nuca prima di rispondere "Lui è di sopra, sul terrazzo."

"Sta bene?" Mi alzai dal divano nonostante il dolore che stavo provando.

"Credo di si, non preoccuparti, devi riposare." Cercò di rassicurarmi. 

"Voglio vederlo, per favore." Avevo veramente una voglia matta di vedere come stava, ero anche preoccupata perchè non era riuscito a vincere come avrebbbe realmente voluto, e la paura di ricevere tutto il peso della colpa su di me era immensa ma non riusciva comunque a fermarmi dalla voglia di vederlo. 

"Non è di buon umore, sei sicura di volerlo fare lo stesso?"

Annuii facendo un passo verso le scale, sentii un dolore allucinante sopra il fianco e per poco non caddi, mi appoggiai alla ringhiera e rassicurai velocemente  il neozelandese "Sto bene Calum." Mentii.

"Stai attenta e se hai bisogno di aiuto non esitare a chiedermelo." Detto ciò si sedette goffamente sul divano tenendo lo sguardo fisso sul mio corpo mentre salivo le scale.

Guardai le mie gambe e mi accorsi che non indossavo più e i miei stivali e che in quel momento ero a piedi nudi, sospirai prima di proseguire lentamente il mio

percorso pregando mentalmente che il biondo non si fosse fatto male. Se fosse stato così mi sarei sentita totalmente in colpa dell'accaduto, non volevo che gli

succedesse qualcosa a causa mia, non ero riuscita a sparare agli avversari dietro di noi, per colpa della mia ditrazione avevo lasciato che lo facessero loro prima

di me. Il mio timore non era quello di aver perso la gara ma quello di dover perdere Luke.

Non sapevo cosa potevamo definirci, non eravamo una coppia, ma neanche dei grandi amici, e lo sapeva benissimo anche lui, ma non volevo rovinare tutto chiedendoglielo, avrei cercato di farlo più avanti. Quello non era il momento adatto e come mi aveva avvisato Calum, era di cattivo umore.  Sentii il vento freddo scontrarsi sulla mia pelle non appena aprii la porta che mi conduceva al terrazzo dove avrei trovato colui che cercavo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 03, 2018 ⏰

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Over The Limits - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora