9 - Heartbreak Boy

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Sbattei nervosamente il piede sinistro a terra aspettando l'arrivo di Luke nel vicolo buio vicino a casa mia.
Erano le undici e mezza e lui non si era ancora fatto vivo, pensai che forse si fosse dimenticato anche per il fatto che non mi avesse mandato nemmeno un messaggio dopo che ci fossimo visti nella macchina di Ashton.
Ma non ppena sentii il rumore del motore di una moto mi tranquillizai cacciando quei pensieri dalla mia mente ed inizia a camminare verso di lui.

"Sali." Ordinò senza togliere il casco e porgendomene uno. Lo misi prima di sedermi dietro di lui cercando inutilmente di trovare una posizione abbastanza comoda.
Non gli dissi niente del ritardo perché non volevo sembrare ridicola ai suoi occhi per aver aspettato mezz'ora per lui anche dopo la discussione che avevamo avuto, sicuramente si era confuso e aveva pensato che doveva venirmi a prendere alle undici e mezza anziché mezz'ora prima dell'orario che mi aveva detto.

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"Hai intenzione di tenermi il muso tutto il tempo?" Sbuffò sistemandosi il ciuffo biondo anche se era perfetto così com'era "Perché se è così potevi benissimo startene a casa a guardare My Little Pony."

"Perché mi hai portata qui?" Chiesi di punto in bianco cercando di evitare la sua battuta poco carina.

"Non ti ci ho portata io." Sorrise beffardo mentre iniziava a camminare verso la casa di Michael "Sei tu quella che ha voluto venire."

"Io-"
Iniziai a parlare ma venni interrotta da un ragazzo abbastanza ubriaco uscire dalla porta del grande edificio "Luke pensavo te ne stessi andando prima." Disse poggiandogli una mano sulla spalla per salutarlo per poi andarsene barcollando verso il marciapiede.

"Sei già venuto alla festa?" Domandai immediatamente senza essere sicura di ricevere una sua risposta.

"Uhm." Si mise una mano sulla nuca imbarazzato "Mi ero dimenticato che dovessi venire anche tu."

"Come facevi ad essere sicuro che sarei venuta?"

"Se avesti cambiato idea mi avresti mandato un messaggio." Alzò le spalle aprendo la porta e immergendosi nel mucchio di persone che ballavano. Cercai di stare al suo passo anche se era abbastanza complicato per colpa della gente che mi si posizionava davanti non facendomi vedere la testa del biondo.

"Che cazzo." Sbraitò Luke a voce abbastanza alta da farmi sentire, mi prese con forza il polso "Cammina velocemente, non ho tempo da perdere per fare anche da babysitter."

Non risposi e venni trascinata dalla sua forza che mi portò dentro una grande cucina che conteneva poche persone rispetto al salotto.

"Puoi lasciarmi adesso?" Chiesi tirando leggermente il braccio verso di me "Mi fai male."

Me lo lasciò immediatamente prendendo qualcosa da bere dal frigorifero posto accanto a noi.

"Vuoi qualcosa?" Domandò continuando a frugare dentro di esso.

"No." Risposi facendo una smorfia verso due persone che si stava baciando e strusciando in modo più che volgare.

Rise leggermente quando seguì il mio sguardo "Scommetto che non l'hai mai fatto." Disse convinto indicando la coppia.

M'imbarazzai sul posto, e cercai di coprirmi il viso con i capelli per non farglielo notare.

"Si può sapere dove hai vissuto in questi anni?" Domandò retoricamente mentre una risata s'impossessava della sua bocca, mi piaceva vederlo ridere,sembrava così rilassato e delicato,ma non quando lo faceva a causa mia perché sapevo che era ben chiaro che mi stesse prendendo in giro o qualcosa del genere.

"Ho quindici anni." Controbattei "Non puoi aspettarti tante cose da me."

"Oh si che posso." Disse bevendo un sorso dalla sua bottiglia di birra "Io ho fatto sesso per la prima volta quando me avevo tredici." Ammise con un sorriso sulle labbra.

Over The Limits - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora