□Capitolo nove□

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Stavano facendo la verifica tranquillamente, silenzio, benessere per me.
Già che c' ero lessi il foglietto che mi diede Matteo.

Giova finita scusa all' una andiamo a mangiare dal giappo? Dammi la risposta a fine scuola.
E ricordami di darti il mio numero.

Andrea' s pow:

Giova, il mio Giova stava uscendo dalla classe ma succede che sbatte contro il professore della prossima ora..
Matteo Valente.

Cadono perchè scivolano ma Matteo gira la posizione e Giova rosso, ma rosso, cade sul bacino del altro professore.
Si alza Giova e lo aiuta ad alzarsi sotto il mio sguardo pieno di rabbia, tanta anche.

Sono geloso. Eccome se lo sono, e anche molto, prova a toccare Giova ancora una volta..ti spezzo le ossicina una dopo l' altra.
Eccome se ti faccio male.

Giova è solo mio.

Non mi ha neanche salutato.
Non è che veramente ami Matteo? Spero di no, perchè quel bacio è stato significativo per me.

...

Matteo si mette alla cattedra e spiega nella lavagna multimediale, come sempre.
Ma io non sto ascoltando una beata minchia, ormai è routine credo.
Mi arriva un messaggio, meno male che avevo messo vibrazione.

Luca:
Oggi vieni in palestra.

Gli scrivo un va bene e metto via il telefono, non voglio farmi riprendere.
Prendo due appunti per la prima volta, ma non ne ho molta voglia, alcune volte ci sono dei disegnini negli angoli, ma dettagli.

"Prof!" Dissi alzando la mano.

"Dica Grassi." Disse lui.

"Posso andare in bagno?" Chiesi e lui mi fece cenno di andare, e andai.

Finito di andare in bagno incontrai un bidello, che stava ballando e canticchiando qualcosa mentre spazzava. Credo sia brasiliano.

"Ragazzo che hai? Hai la faccia di un tipo che gli è morto il gatto." Chiese cordialmente.

"No non ho gatti, problemi d' amore." Ammisi.

"Ti do due consigli se vuoi, che maleducato non mi sono presentato, mi chiamo Mauricio." Disse lui.

"Andrea, e si due consigli li accetto volentieri." Dissi e ci stringemmo la mano.

"Dimmi solo una cosa, è il professore di matematica." Disse lui facendomi sbiancare.

"Come?" Chiesi imbarazzato.

"Eravate nello sgabuzzino dove dovevo andare a prendere la scopa per pulire." Rispose tranquillamente lui.

"Non abbiamo fatto niente!" Dissi in difesa, ma il mio rossore parlava da solo.

"Beh non fartelo scappare, fallo ingelosire, e se non funziona lo metti al muro e gli parli faccia a faccia stuzzicandolo un po'." Disse lui con fare malizioso.

"Grazie Mauri, ora vado che se no mi becco una nota." Lo salutai per poi dirigermi verso la mia classe.

Non bussai, aprii la porta e il professore mi guardó male.

"Grassi se non le interessava la lezione me lo diceva subito e la mandavo dal preside, per questa volta passi." Mi sgridó mandandomi al posto velocemente.

"Quindi stavo dicendo che..." Rinizió a spiegare e arrivó la mia salvezza dalla noia, l' intervallo.

Finalmente..
Pensai seguito da uno sbuffo mentre uscivo dalla classe, ma..

"Grassi." Mi richiamó il professore.

"Ti vedo con la testa fra le nuvole, che hai?" Chiese cordialmente.

"Niente, non ho dormito bene è solo un po' di stanchezza." Risposi in bugia, mica ora dico a tutti i miei cazzi.

"Va bene vai." Disse e io uscii e mi presi le croccantelle alle macchinette, almeno pensavo di prenderle ma non avevo soldi quindi ho una soluzione.

"Salvatore!" Lo chiamai e lui mi guardó stranito.

"Dimmi Andrea." Disse insicuro.

"Mi dai due euro per le croccantelle?" Gli chiesi.

"Mi dispiace non ce li ho.." Rispose ma capii che era una bugia.

Quindi lo presi e lo misi a testa in giù facendogli cadere i soldi dalle tasche sotto gli occhi di tutti.
Presi i miei due euro e mi presi le croccantelle.

"Grassi! Dal preside, ora!" Disse una professoressa.

"Quando finisco la merenda." Gli risposi e lei si incazzó ancora di più, ma non mi interessava al momento.

"Ok vado vado." Dissi svogliatamente sbuffando e alzando gli occhi al cielo.

Andai dal preside e ci trovai anche Stefano, che ha fatto lui voglio saperlo.

"Grassi il suo comportamento contro Cinquegrana è stato al quanto scorretto e da bullo, per questo la sospendo per una settimana e si becca una nota sul registro." Sbraitó il preside.

"Lepri lei invece dovrà fare dei corsi in più con il professor Leveghi per la matematica, vista la sua bassezza nei voti dell' altro anno, nella materia" Disse sempre il preside e Stefano annuí solamente.

E uscí dall' ufficio seguito da me, andammo in classe e ora ci sarebbe stato Inglese, favoloso, solo perchè intanto dici shish alla Renzi e ti mette dieci. GGEASY!

"Fai il bullo?" Chiese con un bigliettino.

"Avevo fame, mi servivano due euro che non avevo e gli ho chiesti forse con un po' di forza." Risposi passandoglielo.

"Allora basta con sti bigliettini!" Ci sgridó la professoressa Banfi.

Finite le lezzioni mi diressi verso la palestra, luogo in cui ci eravamo dati incontro io e Luca, niente di troppo.

"Hey Luke che dovevi dirmi, o farmi vedere?" Chiesi subito arrivato.

"Si ciao anche a te Andre, sto bene e volevo farti svagare con qualcosa di bello, non pensare male. Entra nella mia squadra di calcio, se vuoi." Mi propose all' inzio ironicamente.

"Accetto..ma il campetto?" Chiesi curioso.

"Ora ci andiamo e ti spiego dove sono spogliatoi e poi ti mostro la squadra." Rispose in nonchalance come se si fosse preparato le rispose.

"Andiamo." Diciamo e ci inziamo ad incamminare verso il campetto.

E passiamo davanti a un ristorante giapponese dove c' è Giova che ride e pranza con Matteo. Ci rimango e una fitta al cuore mi si crea ma, cerco di non darli tanto peso..

Giovanni' s pow:

Alla fine accettai l' invito di Matteo dal jappo, era da troppo che non ci andavo e volevo parlare con uno dei miei pochi amici che ho...
Inziamo a parlare dopo esserci accomodati per poi leggere il menù, e prendere un po' tutto il locale, no scherzo, solo metà.

Mentre aspettiamo che arrivi il nostro pranzo...

_Il Professore_ (CamperKiller)Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum