"Non sai proprio ballare, Rosaline."

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In alto Dylan Perseus Zabini, interpretato da Robbie Amell.

La cena era ormai stata servita e i ragazzi si erano riuniti nella Stanza delle Necessità. Peccato che pochissimi studenti fossero realmente impegnati a ballare. Forse a causa della musica non molto movimentata, chi lo sa?
Diciamo che non era la festa più riuscita di sua cugina.
Fatto sta che Rosaline se ne stava comodamente seduta su uno dei divanetti apparsi ai margini della stanza, di fianco a un Dylan annoiato e quella peste di sua cugina Lilian.
"Dylan, ti andrebbe di ballare?" aveva chiesto Lily al suo amico, scrutandone i capelli scuri e gli occhi chiarissimi.

Lui l'aveva letteralmente ignorata, cercando di non sentire la sua vocetta irritante, e si era alzato deciso ad andarsene da lì.
Dopo qualche secondo le due ragazze lo avevano finalmente sentito parlare.
"In effetti sì, Lily. Che ne dici? Ti va un ballo con me, principessa?" aveva detto, infatti. E al contempo aveva allungato la mano verso la ragazza.

Entrambe si voltarono verso di lui.
Lilian era stupita, pensava che quell'invito fosse rivolto a lei e il soprannome l'aveva fatta arrossire non poco. Rose, invece, aveva un sorriso dolce sul volto e aveva riconosciuto il nomignolo che Dyl usava con lei dal secondo anno.
Già, era un ragazzo fin troppo dolce.
"Certo, mio principe." si alzò la rossa, porgendogli lentamente la mano "devo ammettere però che non sono una brava ballerina." aveva detto poi, scoppiando a ridere con il suo cavaliere.

Ridevano a crepapelle mentre si pestavano i piedi a vicenda ed esaminavano attentamente la faccia scocciata della piccola e viziata Lilian Luna Potter.
Una voce, però, li interruppe nel mezzo del loro 'ballo'.
"Posso portarvi via la dama?" Scorpius aveva posato una mano sul suo braccio e le aveva rivolto un sorriso smagliante.
"Ovvio, signore. Grazie per avermi salvato, Rosie. Vado a recuperare quell'angioletto di tua cugina Dominique." acconsentì e con un rapido occhiolino si dileguò in mezzo alla folla.

"Temo di dover avvertire anche te, Scorp. Sono una ballerina orribile." affermò con estrema semplicità, posando una mano candida sulla spalla del ragazzo.
"Non preoccuparti, Rossa. Devi solo guardarmi negli occhi."
"Non chiamarmi così, Scorp. Sai che lo detesto." esclamò guardandolo male. Cosa che non durò molto visto che non avrebbe mai potuto tenere il broncio al biondino.

"È proprio per questo che ti chiamo così, Rossa." le sussurrò beffardo, sorridendole gentile e guidandola nei movimenti.
"Come hai passato l'estate?"
"Beh, i miei genitori hanno deciso che la meta di quest anno era Melbourne. Sono stato in Australia due settimane e poi siamo tornati a casa per il compleanno della mamma." ammise Scorpius, ritornando con la mente ai suoi giorni di vita australiana.

"Giusto, il compleanno di Astoria. Mi ero dimenticata." confessò Rose e fece una faccia strana, quasi colpevole.
"Non ti preoccupare. Mia mamma ti adora comunque, mentre mio padre e mia nonna hanno un'altissima considerazione di te."
"Non sai quanto mi fa piacere sentirtelo dire. Dì a Narcissa che adoro le sue rose blu. Sono bellissime." gli sussurrò Rose, con un piccolo sorriso a illuminarle il volto.

"Glielo farò presente." rise Scorpius, sinceramente divertito.
Quattro o cinque persone si voltarono verso quella strana coppia. Non tanto perché fossero sorpresi di vederli insieme, a quello c'erano abituati. La cosa più unica che rara era sentire la risata del ragazzo. Una vera risata.
"E tu come le hai passate?"
"Oh, niente di che. Sono stata con i miei cugini, abbiamo giocato a Quidditch. Le solite cose. Oh, ho conosciuto un ragazzo." rispose entusiasta Rose.

A quelle parole Scorpius non poté fare a meno di guardarla in modo strano.
"E chi sarebbe?" chiese, forse troppo brusco. Infondo non aveva motivo di alterarsi.
Sapeva che Rose attirava molte attenzioni ma fino a quel momento non aveva avuto nessun ragazzo per la testa.
"Si chiama Andrew, un tipo carino. Peccato che avesse un ego spropositato, gli ho dato buca dopo il secondo appuntamento."

Scorpius sospirò di sollievo e tornò ad essere sereno.
"E poi sapevo benissimo che non avrebbe avuto l'approvazione di nemmeno uno di voi."
Rose fece una veloce giravolta e tornò a guardare il suo amico biondo.
"Non è vero, non siamo così rigidi. Lo facciamo soltanto per assicurarci che i vostri ragazzi non siano dei cretini." replicò offeso il Malfoy, arricciando le labbra in una smorfia.
"Lo so, Scorp. Grazie." Rosie incrociò le mani dietro al suo collo e posò la testa sul suo petto mentre Scorpius cingeva la sua vita con delicatezza.

La canzone era ormai finita e le coppie si stavano sciogliendo nel mezzo della pista, così anche Rose e Scorpius ripresero a camminare verso i divanetti di poco prima, ridendo e scherzando.
Si era fatto tardi e di comune accordo avevano deciso di passare il resto di quel sabato sera nella camera dei ragazzi, sperando di riuscire a rimanere svegli.
Scesero fino ai sotterranei e varcarono la porta della stanza, lasciandosi cadere seduti sui vari letti.
Cominciarono a parlare del più e del meno ma, dopo pochi minuti, Rose e Scorpius si erano già sdraiati sul letto del ragazzo, escludendosi dalla chiacchierata. Come tutte le altre volte.

"Comunque avevi ragione. Non sai proprio ballare, Rosaline. Anche se non c'era bisogno che lo vedessi, lo sapevo già." cominciò il biondo mentre sistemava la testa sulla pancia della ragazza.
"Come facevi a saperlo?" chiese quest'ultima, cominciando a far passare le sue dita tra le ciocche pallide e morbide.
Merlino solo sa quanto Scorpius adorasse quando Rose gli accarezzava i capelli. Gli trasmetteva un senso di pace e lo faceva rilassare.
"Io so tutto di te, Rossa."
"Okay. Questo però suonava inquietante." rise la ragazza, facendo sobbalzare la testa bionda che stava comodamente poggiata sul suo stomaco.

"Oh, non è vero. So tante cose di te perché ti conosco da quasi sette anni." alzò gli occhi al cielo e sorrise anche lui, mettendo in mostra i denti bianchi e diritti.
"Se sai così tante cose di me dimmi qual è il mio colore preferito." lo sfidò Rosie, con un sorrisetto sulle labbra rosse.

"Davvero, Rosie? Non ti è venuto in mente niente di più ovvio?"
"Hey, rispondi e basta." ridacchiò la ragazza.
"Azzurro. Il tuo colore preferito è l'azzurro."
"Animale preferito?"
"Per qualche strana ragione vai pazza per i pinguini. Cosa che non capisco. Ma i tuoi preferiti sono di gran lunga i lupi. Animali forti e maestosi." confessò Scorpius, giocando con la mano libera della sua amica.
"Primo bacio?" sussurrò allora la ragazza con un sorriso in volto, colpita che sapesse veramente così tanto di lei.

"Con quello stupido di Dylan Zabini. Un vero cretino." alzò la voce il Malfoy, in modo da farsi sentire dal suo amico, e ridacchiando tra una parola e l'altra.
"Grazie, cugino. Sai che ti voglio bene anche io." rispose il moro sorridente per poi tornare agli altri.
Così Scorpius, senza aspettare un'altra domanda, ricominciò a parlare.

"Ami stare sotto la pioggia, quando ti faccio il solletico e sei segretamente innamorata di quel Jon Snow. Quello della serie TV. Odi, invece, le persone che non ti rispettano, il sessismo e gli occhiali da vista che dovresti portare."
Il sorriso di Rose si allargò e strinse la mano del ragazzo.
Era il solito bambino che sul treno l'aveva guardata con curiosità prima di chiederle se voleva una delle sue cioccorane.
"Ti voglio bene, Scorp."
"Anche io, Rossa. Anche io."

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YayaXX

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