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Ài
Love

"Anche il secondo più breve può essere infinito se passato con la persona giusta."

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È la calda e afosa sera del 30 Luglio, sono la mezza e diciassette minuti. No, ora diciotto.
Tecnicamente è mattina, perché la chiamano notte?
Fa caldo, come ho già detto. Il lampadario con le ventole è accesso, la casa è riempita solo dal piccolo brusio che produce quell'affare vecchio e malandato. Anche se vecchio e malandato non è.

Ho appena preso delle matite in mano, sono belle sai? Sono davvero belle quelle matite che tanto piacevano a te. Quelle matite per i bambini, tozze e in legno, di quei colori inusuali e terribili, quelle talmente tanto grosse che per temperarle e poterle usare di nuovo dovevi andare a comprare il temperino apposito. Quelle lì, sì, quelle che hanno la mina quasi morbida, che quando le attacchi, strisci e stacchi dal foglio fanno quello schiocco imbarazzante ma infantile.
Sono proprio belle le tue matite preferite.
Sai, ci ho appena disegnato un volto.
Non è granché e nemmeno so chi sia, forse è solo un insieme di linee, oppure è come immagino me stesso: asimmetrico, un po' bello, un po' brutto e col viso stanco. È incredibile come riesca a trapelare così tanta debolezza da un insieme di tratti. Ora capisco perché ti piaceva tanto l'arte.
Nell'angolo del foglio, sotto il disegno, sto scrivendo una frase:

«"Non c'è nulla di più appuntito delle spine che ti crei come corazza."»

Banale, non è vero?
Però mi è venuta così spontanea che tanto banale non la reputo. Perché dovrei reputare banale il sentimento che mi corrode dall'interno l'anima? Un'autodistruzione. Forse potrei definirla così quella cosa che sento farmi male al cuore.

Ora è la mezza e ventinove minuti. Mi piacerebbe dire che sono i trenta, ma come ho già detto la simmetria non è all'ordine del mio giorno. Mio perché non tuo. Mio perché tu sei perfettamente simmetrico. Non ho mai visto un volto così tanto fine e delicato quanto il tuo; ricordo perfino di averti paragonato al dolce coniglietto della vicina di casa, la signorina Moon, per la tua dolcezza d'animo.
Tu sì che lo sei.
Tu sì che sei perfetto.
In ogni tua imperfezione c'è la perfezione.
Non capisco come sia possibile, personalmente.

Prima mi sono messo a ridere per una cosa, vuoi saperla? Credo di no, ma io te la racconterò ugualmente. Stavo bevendo della birra, mi ero detto:

«"Sono così disperato che il pensiero di annegare i miei problemi nell'alcol mi sembra intelligente."»

Poi mi sono ricordato che tu odiavi gli alcolici, e mi sono messo a contemplare la mia bottiglia. Cosa c'è di divertente in tutto questo? Beh, la il nome della birra è Desperados.
Scommetto che questa cosa ti starebbe facendo ridere, purchè sia squallida come poche altre cose al mondo. Squallida quasi quanto me.

Sai che la Betty sta invecchiando? Da quando te ne sei andato non sembra più felice come prima. Probabilmente perfino lei preferiva te a me. Chi non lo farebbe? Pure io preferisco te a me.

Sono proprio desperados, eh?

Come ormai mi faccio leccare via dalle labbra quel miscuglio frizzantino di tequila e birra dalla vecchia Betty, anch'io vorrei leccar via un'ultima volta il succo all'albicocca dalle tue, di labbra. Era così dolce, proprio come il tuo sorriso. Sapevi schiarirmi la giornata con un battito di ciglia. Letteralmente.

È angosciante ciò che provo, non è vero?Probabilmente se non fossi così assimetrico non mi avresti lasciato solo. Non fraintendere, non te ne faccio una colpa, anch'io l'avrei fatto.
Nel senso, non per essere vittimista, ma guardato nudo come un verme sono proprio triste. La mia pelle trasuda miseria.
Forse sono solo un peso. O forse non sono solo un peso.
Probabilmente tu non mi amavi come io amavo te. Non fraintendere, non te ne faccio una colpa, anch'io non l'avrei fatto.
Capisco però il disgusto nei tuoi occhi, visibile anche quando non era possibile vederlo perché l'ho soltanto intuito da quella lettera.
Non fraintendere, non te ne faccio una colpa, anch'io l'avrei fatto.

Spiegazione!
Taehyung è stato lasciato da Jungkook, il quale le ultime parole che ha rivolto al protagonista sono state di addio, citate in una lettera.
Il ragazzo si è addossato le colpe di ciò, trovandola come unica causa possibile e, pur avendo del risentimento per il cattivo gusto dell'ultima azione dell'amato, lo rinnega a stesso.
Questo perché l'amore che prova per lui è più forte di quello che prova per se stesso.

Spero abbiate apprezzato la lettura!

Pearl » TaekookWhere stories live. Discover now