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Troviamo un edificio sotto la sabbia Teresa è la prima ad entrare non curante degli avvertimenti di noi tutti.

Entriamo anche noi, mi siedo a terra appoggiata ad una parete mentre ascolto gli altri discutere.
<<Thomas mi stai dicendo che siamo arrivati fin qui e che non hai un piano?!>> sbotta Newt
<<Janson ha parlato di un popolo fra le montagne>> lo informa Aris
<<Sì...il braccio destro. Hanno attaccato Wicked...quindi potrebbero aiutarci...>> spiega Thomas
<< Un popolo fra le montagne? Dei montanari? È questo il piano?>> domanda Newt con un tono che non riesco neanche a decifrare.
<<Ragazzi, venite a vedere.>> li interrompe Winston.
Mi alzo anche io, sembra che adesso io stia meglio.
<<Qualcuno viveva qui.>>

Mi incammino per l'edificio.
Thomas ci ha detto di divederci e di prendere tutto ciò che ci sembra utile, dopo attimi di esitazione sono andata con Newt. Pensavo che sarebbe stato più imbarazzante...invece lo è meno di quanto immaginassi. Mi aiuta a non pensare che sto da schifo. Poco lontano da noi ci sono Teresa, Frypan ed Aris, Minho e Thomas sono scesi al piano di sotto.

Sentiamo Teresa sobbalzare dallo spavento.
<<È tutto ok?>> domanda Newt
<<Sì.>> risponde lei <<Madison, vieni. Questa roba potrebbe servire anche a te!>>
Mi indica dei manichini con dei vestiti, in effetti in pantaloncini corti fa freddo.
Ci cambiamo tutte e due.
Mentre mi cambio la maglia noto che il punto in cui ho subito l'iniezione è contornato dalle mie vene con un liquido scuro, che cerca di propagarsi ma torna indietro ogni volta.

<<Tutto bene?>> mi domanda Teresa, non avendo visto nulla.
<<Oh, ehm si>> rispondo.

Collego in un attimo tutte le cose, l'eruzione, il virus, il fatto che il dottore volesse sapere se io ero immune. Forse lo sono, a quest'ora starei peggio no? Sono passate quasi 24 ore ora che ci penso...

Purtroppo, Teresa ha preso lei l'unica giacca, ma forse non ne avrò bisogno, con tutto questo correre e camminare dubito che avrò freddo.

Torno da Newt che ha trovato dell'acqua. Dovrei bere, ho la bocca secchissima e anche le labbra, sembra che non bevo da una vita, ma non ha importanza.
<< Stai meglio.>> mormora Newt
<<Già, credo di si>> affermo. Forse mento, ma mi sento molto meglio rispetto a prima.
<<Tieni, ho trovato questa>> mi passa una giacca beige chiaro che metto subito, si ho abbastanza freddo, come lui. È molto distaccato ora.
<<Forse dovremmo parlare di prima... non sopporto che mi parlo in questo modo.>>
<<Ti parlo normalmente.>>
<<No. Sei freddo e... distaccato.>> non risponde.
<<Bene, voglio solo che tu sappia che se mi sono spostata è perché c'era Aris dietro di noi.>>
Noto che sorride e sorrido anche io.
<<Che vuol dire?>> domando
<<Cosa?>>
<<Quel sorrisetto.Sono perdonata?>>
Scuote la testa sorridendo.
<<Lo prenderò come un sì, Newtie>>
<<Non chiamarmi così.>>
<<Così come? Newtie?>>
Ridiamo entrambi.

Possibile che riesce a farmi sorridere anche in momenti come questi? Credo proprio che mi sia innamorata di lui, ogni movimento, ogni lineamento inizio a guardarlo con occhi diversi. Continuo ad osservarlo, fino a quando se ne accorge.
<<C'è qualcosa che non va?>> mi domanda, scuoto la testa in segno di un "no" e continuo a cercare qualcosa, qualsiasi cosa.

All'improvviso si accendono tutte le luci, ci guardiamo tutti intorno spaesati, per la paura gli prendo la mano, lui guarda le nostre mani intrecciate con un sorrisetto sul volto.

All'improvviso si accendono tutte le luci, ci guardiamo tutti intorno spaesati, per la paura gli prendo la mano, lui guarda le nostre mani intrecciate con un sorrisetto sul volto

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Poi sentiamo Minho e Thomas urlare, ci avviciniamo verso le urla e li intravediamo.
<<Correte!>> <<Scappate!>> urlano, sono seguiti da qualcosa, gli spaccati.
<<Oh...cazzo!>> sospira Newt.
"Non si finisce mai di correre qui" penso nella mia mente.

Mi ricordo solo ora del mio "problemino" mi guardo il braccio velocemente e vedo scomparire tutto sotto i miei occhi: sono immune. Sono immune!
Si sei immune, ma ora scappa...
Stupida coscienza... sta zitta.
Iniziamo a correre, a scappare.
In queste settimane sono diventata molto più emotiva, infatti ora non nascondo che sto morendo dalla paura, ma più che per me per loro che ormai sono come dei fratelli per me, stiamo praticamente vivendo insieme il periodo più sconvolgente della nostra vita, ci proteggiamo a vicenda, teniamo a tutti e cerchiamo di stare il più uniti possibile.

Si ma smettila di pensare, scappa!

Scuoto la testa per cacciare via i pensieri e mi trovo uno spaccato difronte, ma quanto cazzo è brutto? Oh mio Dio, che schifo.

Newt mi tira via per un braccio e Aris gli va incontro buttandolo a terra.
<<Grazie Aris>> sospiro dandogli una pacca sulla spalla.
Continuiamo a correre, saliamo al piano di sopra.

Sento un vetro rompersi e vedo Newt a terra con uno spaccato sopra di lui. Fortunatamente Thomas lo raggiunge e lo "salva". Lo raggiungo anche io, vorrei sapere perché zoppichi, ma se vorrà parlarne me lo dirà lui da solo.
<<Stai bene?>> gli domando con più preoccupazione di quanto potessi immaginare.
<<Si.>>
Corriamo per un corridoio stretto, c'è una porta ma non si apre...merda. Winston tiene impegnata la trentina di spaccati che ci sta seguendo con una pistola.

Frypan finalmente riesce ad aprire la porta.
Entriamo tutti, Winston rimane indietro, riesce a entrare per metà, gli spaccati lo stanno tirando. Lo tiriamo anche noi, abbiamo la meglio, ma il suo ventre è pieno di graffi profondi.
Thomas e Minho ci fanno andare avanti mentre tengono la porta bloccata, riusciamo ad uscire dall'edificio ed è solo quando siamo sicuri di averli seminati e dopo aver medicato Winston ci accampiamo.

Ovviamente resto accanto a Newt, il mio cuscino preferito penso fra me e me. Sul serio penso a cose del genere dopo un momento del genere?
<<Pensi troppo.>> mi sussurra Newt
<<Pensavo a quanto fossi comodo.>> sorrido
<< Oh allora giustifico il tuo essere pensierosa>> mi appoggio con la testa sul suo petto e osservo il cielo stellato.

La luminosità delle stelle, mi ricorda la catenina e il primo giorno che sono arrivata nella radura, forse la mia catenina è ancora lì?
Mi tocco il collo nella speranza di trovarcela, ma niente.
Provo uno strano senso di amarezza, quella collana riusciva a darmi un positivo senso di sicurezza in più, forse me l'aveva regalata qualcuno, come mia madre, mio padre o... qualche nonna o nonno, insomma qualche parente... avrei voluto darla a Newt o a Thomas una volta usciti da questa situazione...come ricordo, perché infondo credo che bisogni avere un ricordo di ogni cosa, anche brutta...

Una in più nella radura. ^^Maze Runner story^^Where stories live. Discover now