Gli ultimi saluti

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Mi siedo. La sedia però è scomoda. Tempo di realizzare dov'ero entrano mia madre, mio padre e i miei fratelli. Mi abbracciano tutti e tutti ci mettiamo a piangere.-Addio mamma, addio papà, addio ragazzi.-Non voglio dargli false speranze. Sò che non sopravviverò e voglio prepararli. Mi sento malissimo ho gli occhi gonfi un mal di pancia enorme e mi manca l'aria. È come se avessi una lama conficcata in gola, riesco a sentire la morte che cammina in punta di piedi e mi raggiunge.-Tesoro tu ce la farai, ci riuscirai, lo sò, perché tu sei la mia bambina, sei il canto che mi sveglia, sei il mio angelo custode, la mia protettrice. Ce la farai cara, ci riuscirai, vincerai gli Hunger Games.-Mia mamma era convinta che ce l'avrei fatta, e la sua unica medicina nel dolore del perdere una figlia era la speranza. Non volevo toglierli quella possibilità di guarire.-Rue io....voglio solo che tu sappia che sarò sempre il tuo super papà. Tu credi che sia stata la tua famiglia ad aiutarti, ma la verità è che sei tu che ci hai aiutato. Con te abbiamo vissuto 2 volte, con te abbiamo imparato a camminare di nuovo, a vedere con i tuoi occhi, a sentire con la tua anima. Ti adoro tesoro, hai spianato per noi una nuova strada, reso navigabili nuove acque, aperto il cuore delle persone. Ce la farai, e quando vincerai ci abbraceremmo forte forte, dimenticando per qualche minuto l'arena.-Mi sono messa a singhiozzare e ho abbracciato la mia mamma e il mio papà fortissimo. I miei fratelli se n'erano andati. Non ce l'avevano fatta a vedermi così, non erano ancora capaci di dire addio. Ad un certo punto sono venuti dei signori che indossavano delle tute bianche e hanno allontanato i miei genitori. Ho visto di sfuggita i miei amici e in un lampo ero sul treno per Capitol City.

Gli Hunger Games negli occhi di Rue.Where stories live. Discover now