Capitolo 8

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10 anni fa ...

"Ellie dai che siamo quasi arrivati alla fermata dell'autobus" dice Even lamentandosi del mio passo lento.

"Even non ce la faccio" sbuffo " è troppo pesante questa valigia" mi lamento.

Decido di non dargli più ascolto, lascio la valigia e la getto a terra sedendomici sopra per calmare il mio respiro irregolare.

Abbasso la testa e fisso il pavimento di cemento cercando di calmare il mio respiro.

"Ehi" la voce di Even arriva subito alle mie orecchie, alzo lo sguardo per perdermi completamente nel suo sguardo magnetico.
Ricordo che la prima volta che lo incontrai mi innamorai subito del suo sguardo e la notte sognavo spesso quegli occhi fissarmi.

Le sue mani toccano le mie spalle e riesco a fissarlo negli occhi, una volta che si è bassato sulle ginocchia, e posso toccare perfino le sue labbra se mi espongo ancora un po'.

"Dai" mi incita " ce l'abbiamo quasi fatta, siamo lontano da casa davvero molto, i tuoi genitori non ci hanno ancora chiamato e noi siamo ancora insieme" sorride arrivato alle ultime parole.

"Ed è quello che conta" esordisco poggiando le mie mani dietro al suo collo per avvicinarlo sempre di più al mio corpo che brava essere vicino a lui sempre di più, ogni giorno che passa non posso fare a meno di avere un minimo contatto con lui.

Sorride.
Le sue labbra toccano le mie, le accarezza con delicatezza, le assapora per poi distaccarsi da me lasciandomi un vuoto dentro.
Ogni volta che mi bacia, mi tocca e mi guardo porta via con sè un pezzo di me, e io rimango sempre debole e pronta a lasciarglielo fare perché io affiderei la mia intera vita nelle sue mani.

"Allora un ultimo sforzo, promesso?" chiede porgendomi il mignolo. Sorrido a quel gesto, mi ricorda la nostra infanzia vissuta insieme.

La vita è strana, siamo passati da estranei a compagni di banco alle elementari, in seguito siamo diventati vicini di casa a migliori amici, da amici a fidanzati fino ad oggi.

Sorrido ricordando tutto il tempo passato insieme a lui e quanto sono grata di aver trovato la mia anima gemella.

"Promesso" afferro il suo mignolo sorridendo leggermente.

Mi alzo grazie al suo aiuto.
"Come i vecchi tempi, vero?" dice ricordando il nostro passato.
Annuisco.

"Ellie"
Even richiama la mia attenzione, mi ero persa nel guardare i tratti del suo volto, mi volto verso il punto che sta indicando e noto un mezzo pubblico: l'autobus!

Corriamo con il fiatone e il battito a mille per cercare di raggiungere il trasporto, quando arriviamo Even sbuffa vedendo le porte chiudersi davanti al suo volto.

Sbatte i pugni sopra e impreca contro il conducente, che fa finta di non vederci, pronto a continuare la sua corsa senza degnarci di uno sguardo.

"Bastardo!" urla Even.
Mi avvicino a lui per cercare di calmarlo, ma tutto sembra inutile.

"Even" lo richiamo per costringerlo a guardarmi.

"Che c'è!" sbotta verso di me, ritraggo la mano a quelle sue parole.
Percorre il mio corpo con il sguardo, note il mio gesto e il suo guardo si intenerisce vedendomi debole alle sue parole.

"El, perdonami!" si avvicina a me circondandomi il corpo con le sue possenti braccia, inalo l'odore del suo dopobarba e mi inebrio i sensi.
"Ti amo" mi sussurra all'orecchio.

"Anche io" ribatto per poi baciarlo con passione sulle labbra.

Le sue mani vagano per il mio corpo, mi avvicina a lui con una spinta del suo bacino, sento la sua eccitazione crescere in lui e arrossisco al solo pensiero che la causa di cio' sia io.

"Ti amo, El" dice " più di qualsiasi altra cosa al mondo" dichiara per poi cominciare a baciare il mio collo.

Lo abbraccio lasciandogli libero accesso al mio corpo per perdermi nella sensazione di piacere che solo lui riesce a darmi, stringo la sua maglia nelle mani e chiudo gli occhi per assaporare il momento.

"Pfff ... pfff " una tosse isterica costringe Even ad allontanarsi da me, mi sento persa i questi secondi di lontananza ma costringo il mio corpo ad aspettare.

Even sarà sempre mio come io sarò sempre sua, in un modo nell'altro siamo destinati ad appartenerci e niente potrà dividerci.

"Dovete salire?" una voce calda e profonda ci invita a salire sull'autobus.

Io annuisco e seguo Even.

"Grazie ... " Even cerca di essere cortese ringraziando il conducente.

"Bob" dichiara lui con un sorriso.
Even annuisce lasciandomi intravedere finalmente il volto di Bob.

Un uomo di circa 40 anni, capelli rossicci e barba folta. Un bel uomo non ce che dire, con delle caratteristiche un po' singolari ma comunque un bel uomo.

Fisso l'uomo davanti a me, mi sorride e ad un certo punto vedo le sue labbra muoversi ma non riesco a capire cosa stia dicendo.

Strizzo gli occhi per mettere a fuoco le sue labbra e concentrarmi su cio' che voglia dirmi.

Finalmente si schiarisce la voce e riesco a capire qualcosa.
"Ellie"

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"Ellie" scuoto la testa per riprendermi dai miei pensieri.

Fisso Bob davanti a me.

"Sali" mi ordina " farai tardi al lavoro" mi ricorda.
Annuisco e, con imbarazzo, salgo sull'autobus.

Le porte si chiudono una volta che i miei piedi hanno abbandonato completamente il pavimento di cemento.

"Persa nei tuoi pensieri?" chiede sorridendomi debolmente.

"Ricordi" affermo con sguardo malinconico dirigendomi verso un posto libero.

Troppi ricordi mi stanno assalendo e non capisco perché, sono circa 4 anni che non pensavo più ad Even ma ultimamente mi risulta difficile non perdermi nei ricordi del passato. Come questa mattina, mi sono svegliata presto per non fare tardi a lavoro, sono arrivata presto alla fermata dell'autobus e mi sono incantata davanti alla porta del mezzo pubblico.
Se non fosse stato per Bob adesso sarei ancora lì, come quel giorno, saremmo stati ancora lì ad aspettare.

Scuoto la testa, basta assillarmi con il passato.
Ho cercato di dimenticare tutto e ho lavorato duro per diventare la persona che sono adesso, non posso tornare indietro.

Il cellulare squilla come ogni mattina e, come mio solito lo afferro, rispondendo con il medesimo tono di ogni mattinata grigia trascorsa in South Carolina.

"Mamma" dico.
"Oh Ellie" la voce di mia madre viene spezzata dal suo pianto isterico.

Cosa succede?

#SPAZIOAUTRICE
Ed ecco un nuovo frammento della vita di Ellie. Cosa ne pensate di Even?
Commenti.
Xoxo

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