Capitolo 4

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Daren's POV
Mio padre mi richiama dal suo studio.
Alzo gli occhi al cielo per le sue parole, mi scuso con la ragazza davanti a me.

"Non si preoccupi" dice in modo cortese. Si aggiusta una ciocca di capelli sfuggita dal suo chignon e si morde il labbro.

"Allora andiamo?" il ragazzo moro afferra la sua mano e la tira verso di sè. È il fidanzato?
Non è un po' troppo giovane e infantile per lei?

La donna dagli occhi color cielo annuisce e si incamminano verso l'uscita, non prima che le mi abbia dato un ultima occhiata e rivolto un ultimo sorriso.

Ricambio il suo gesto e con i pensieri in subbuglio mi dirigo nello studio di mio padre.

Jesy sta prendendo dei fascicoli e mio padre le sorride cercando di non dare nell'occhio con la sua tosse.

"Papà dovresti andare in pensione" affermo " con i soldi che hai potresti chiamare un intera squadra di esperti che possa badare al tuo ospedale" dichiaro.

Mi fissa per un attimo, quasi disgustato dalle mie parole, per poi riportare l'attenzione sulla figura di Jesy: una donna afro-americana di circa 50 anni.

Mi ricordo che una volta mi sbucciai un ginocchio e , mio padre essendo molto impegnato e richiesto come medico in South Caroline, lei mi si avvicino e mi disinfettò la ferita.

Subito mi senti al sicuro con lei.
"Porti via il fascicolo di Miss Owen" dice mio padre a Jesy " e se capita di vederla di nuovo in quelle condizioni, non le firmi il permesso. La tratterremo qui in ospedale" la donna annuisce senza obiettare.

Mi rivolge un caldo sorriso, che io ricambio, per poi uscire via dall'ufficio.

"Cosa ha quella donna di tanto grave che vuoi ricoverarla?" chiedo sedendomi sulla poltrona in pelle posta di fronte alla sua scrivania.

"È una donna troppo testarda che non segue le mie precauzioni" dice in modo vago e quando fa così so che non mi dirà altro su di lei.
Segreto professionale!

"Ma tornando a noi" annuncia " sai perché sei qui?" chiede.

"Me lo stavo giusto chiedendo durante il mio tragitto in aereo da Monte Carlo a qui" sbotto " perché devi sempre interrompere i miei viaggi sul più bello?" domando in modo retorico.

"Perché sono tuo padre!" ribatte in modo autoritario.

"E questo non ti vieta di farti gli affari tuoi, suppongo" il solito tic all'occhio ricompare non appena quelle parole fuoriescono dalla mia bocca. Mi ricordo che lo notai la prima volta quando avevo circa 12 anni e trovò in camera mia una rivista porno. Andò su tutte le furie, ma in mia difesa ero un ragazzino curioso, anzi un po' troppo curioso del normale.

"Non mettere il dito nella piaga" mi avverte " sai quanto odi il tuo stile di vita" dichiara " come dici? Un viaggio oggi e un altro volo domani? " rido alle sue parole.

"Non hai detto neanche una parola giusta" lo prendo in giro " il mio motto è : Un volo oggi, una scopata domani e vivi sempre il presente." storce il naso davanti alle mie parole.

"Credo che debba cambiare" dichiara.

"Perché, cosa me lo impedisce di vivere sempre così?" chiedo schietto e anche un po' alterato, se prova a farmi cambiare il mio stile di vita per solo tempo.

"Sono malato Daren e anche molto vecchio" dichiara.

"Questo lo vedo" dico in modo ironico guadagnandomi un'occhiataccia da parte sua.

"E voglio andare in pensione"
"E quello che ti ho suggerito io" esclamo " non c'è di che papà" mi alzo per porgermi con il busto verso di lui, dall'altra parte della scrivania, per toccargli la spalla in senso di soddisfazione.

"Non hai capito" allontana la mia mano dalla sua spalla e mi obbliga a sedermi "andrò in pensione, ma non voglio che nessuno prenda il mio posto" afferma.

"Sarà difficile che l'ospedale vada avanti da solo" ironizzo.

"Questo era ovvio" dice " ma non sarà solo" spiega " ci sarai tu al mio posto" quasi mi strozzo con la mia stessa saliva con quelle parole appena udite.

"Stai scherzando, vero?" sbotto e lui nega.

"Non rinuncerò mai alla mia vita di scapolo e di libertà per rinchiudermi in questo ufficio e restare per sempre vincolato in South Caroline!"dichiaro.

"Farai quello che ti dico" dichiara mio padre "se vorrai continuare la tua bella vita avrai bisogno di soldi e se ti blocco il conto bancario resterai qui davvero" mi minaccia.

"Secondo te perché ho fatto studiare medicina al mio unico figlio, il quale non aveva voglia di fare niente? Non ho sprecato sangue e sudore per vedere andare tutto all'aria." dichiara " tu prenderai il mio posto" annuncia.

"Mi rifiuto" sentenzio.

"Non ti chiedo di fare la mia stessa vita. Non voglio che tu dedichi anima e corpo a questo lavoro. Dovrai dedicarti un mese continuo a questo lavoro e poi potrai fare uno dei tuoi soliti viaggi, a patto che tu ritorna per continuare il lavoro per un altro mese."

"Quindi alla fine di ogni mese posso riprendere la mia vita?" chiedo e lui annuisce.

Prendermi la responsabilità di tutto non è da me, non ho mai avuto nessun peso sulle mie spalle, ho sempre avuto mio padre pronto a correggere ogni mio errore e a farsi in quattro per me.

Vederlo così stanco e distrutto davanti ai miei occhi mi rende cosciente che adesso sono cresciuto, ho 33 anni, e lui ha bisogno di me adesso.

Sono un adulto e, prima o poi, dovrò prendermi le mie responsabilità, se non comincio adesso per amore dell'uomo che mi ha sempre dato tutto quando comincerò?

"Sto riflettendo" dichiaro vedendolo fissarmi.
"Non c'è niente da riflettere, Daren" dichiara " non era una proposta" afferma " era un ordine" dice.

"Ok! Ci sto" dico fissandolo negli occhi.
"Domani verrai con me a lavoro e comincerai a vedere come funziona la vita qui" dice " per il momento va a farti un giro e va da tua madre, le manchi molto" spiega " sente davvero la tua mancanza e non far caso ai suoi vuoti di memori, è l'età che avanza" conclude.

"Sii uomo, Daren" aggiunge " mostrami la tua virilità" cerca di incoraggiarmi.

"Solo se mi dici dove hai messo il tuo apparecchio acustico" lo prendo in giro " il tuo cellulare sta squillando da circa 8 minuti" lo rimprovero.

Sospira.
"Non cambierai mai vero Daren?" chiede mio padre affranto.

"Non c'è pericolo per questo" dico.

#SPAZIOAUTRICE
Ed ecco anche il punto di vista di Daren.
Cosa ne pensate?
Commenti.
Xoxo

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