Paura in autogrill (parte quinta)

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Intanto dietro di loro l'auto che li stava seguendo continuò il pedinamento, con qualche imprecazione del guidatore: il loro piano era saltato.

Poco dopo Daniele parlò al telefono con il commissario, che li rimproverò per non aver obbedito ai suoi ordini: "Vi rendete conto del grave rischio al quale state esponendo non solo Ilaria e Mario, ma anche altre persone? Quella è gente senza scrupoli: ridurrà l'autostrada in un far west!"

"Si calmi..." provò a giustificarsi il poliziotto.

"Voi adesso tornate indietro, avete capito? Ora!" urlò Alessio con tutto il fiato che aveva in gola. "Dannato il giorno in cui vi ho affidato questo incarico!" continuò stringendo il telefono per consumare la sua rabbia.

Daniele allontanò la cornetta dal telefono e commentò: "Quando è arrabbiato, ha una voce davvero rauca, non trovate?"

Alessio continuò: "Sei sempre stato una testa calda, ma questo è davvero troppo! Appena ci rivedremo, io..."

Daniele premette il pulsante per concludere la chiamata e tirò un sospiro di sollievo: "Ora va meglio!"

Simona era rimasta stupita dalla reazione del commissario: e se avesse davvero sbagliato a cambiare strada? Ormai era troppo tardi per tornare indietro, ma il suo cuore cominciò a battere con più frequenza. Cambiando strada, stava mettendo in pericolo la loro vita?

Anche Mario e Ilaria erano rimasti stupiti: non avevano mai sentito parlare Alessio con un tono così risoluto.

Il ragazzo notò che Ilaria stava tremando. "Non ti preoccupare, andrà tutto bene" le sussurrò all'orecchio.

Lei forzò un sorriso: "Non è per quello: ho... freddo..."

Lui le accarezzò le braccia per scaldarla: "Va meglio?"

Lei scosse la testa e si strinse sempre di più a lui. Mario continuò a scaldarle le braccia, ma sembrava che dopo ogni tocco tremasse con più intensità.

Lui le mise una mano sulla fronte: "Sei bollente..."

Daniele si voltò: "Ha la febbre?"

"È probabile..." commentò Mario accarezzandole le guance.

Simona si rivolse alla ragazza: "Ilaria, cosa senti?"

"Non so...", biascicò lei. "Mi sento debole. Le mani e le gambe tremano e... non riesco a respirare bene..."

Simona aprì i finestrini per far entrare aria e Daniele commentò: "Meno male che ti sentivi in forma..."

"Chiudi quella bocca!" ringhiò Mario, stanco di sentire le sue lamentele.

Il poliziotto si accorse troppo tardi di aver pensato ad alta voce e abbassò lo sguardo: "Quanto manca ancora?"

Simona rispose: "Un quarto d'ora, credo..."

Ilaria cominciò a tossire e le si mozzò il respiro: "Non riesco a... respirare... Mi sembra che le bende prendano fuoco!"

Mario guardò il suo volto e si spaventò: era diventato viola.

"Dobbiamo chiamare un medico, subito!" urlò, agitato.

Daniele cercò di mantenere la calma: "Non possiamo, nessuno deve sapere di questo trasferimento!"

Simona si oppose: "Prendi quel maledetto cellulare e chiama il 118! Di' in quale autostrada ci troviamo e che ci fermeremo nell'autogrill più vicino!"

Lui annuì, stupito per la sua reazione, e compose il numero.

Mario diede un bacio sulla guancia di Ilaria e le prese una mano: "Andrà tutto bene, ci sono io con te!"

Chiave: il lato oscuro della luceWhere stories live. Discover now