Dominic

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10.43 a.m.

“Signor Shepherd?” La voce della segretaria eruppe dall’altoparlante del telefono. “Il suo agente immobiliare è qui”.

Un trentenne sbarbato che giacca e cravatta non invecchiavano di un giorno, entrò nell’ufficio e posò un bicchiere di caffè di fianco alla tastiera del computer.

“Espresso nero senza zucchero”, spiegò soddisfatto accomodandosi su una delle due sedie dall’altra parte della scrivania. “Come stai, Geo?”

“Una meraviglia.” “Cynthia?”

“In viaggio per la Florida con i gemelli.” “Thomas?”

“Sempre impegnato a dimostrarmi la sua stima.” “A Natale mi ha regalato un porta carta igienica che pronuncia la parola ‘cacca’ in venti lingue diverse.”

“Deve averlo trovato nel negozio in cui Cynthia mi ha comprato i calzini con le renne.” “Qualcuno ti ha avvisato? Sai che Clive è morto?”

“Ho letto il necrologio sul giornale.” “E’ tutto vero?”

“Mio padre me l’ha confermato. Era in vacanza a Caracas e stava prendendo il sole sotto ad una palma. Un cocco si è staccato dalla cima e lo ha centrato in testa.” “Sei in vena di gossip?”

“E questo cos’era?”

“Pare fosse in compagnia di una signorina che è scappata lasciandolo in giardino con i pantaloni calati.” “A Marina hanno taciuto i particolari scabrosi della faccenda, suo marito era un santo per lei.”

“L’umanità ha un debito di gratitudine nei confronti di quella pianta.”

“Puoi dirlo forte.” “Lo sai che le noci di cocco mietono più vittime degli squali?”

“Ma meno degli ippopotami.” “Vuoi il palazzo di New York? Quello nell’Upper East Side”.

“Credevo che il messaggio della tua segretaria fosse uno scherzo”.

“Mi hai mai sentito fare una battuta?”

“Sono insorti dei problemi?”

“Mia moglie mi ha convinto a vendere.” “Te ne occupi tu?”

“Martha non regalerebbe un sorso d’acqua ad un assetato.” “Un dollaro per un palazzo in quel quartiere è un prezzo da fantascienza”.

“Non accetterò un centesimo in più”.

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Love Of My LifeWhere stories live. Discover now