Capitolo Quarto: Non c'è sempre un lieto fine

159 13 0
                                    

Era mattina, Levy era vestita come il giorno prima ed aspettava Gajeel, il corvino stava ancora dormendo sognando la turchina tra le sue braccia, sognava di baciarla ovunque ma l'unica cosa che stava realmente accadendo era che stava sbaciucchiando il cuscino dicendo il suo nome, Lily lo vide, si trasformò e lo buttò giù dal letto. Gajeel vide l'orologio e capì, si vestì a caso, prese dei pantaloni neri, una felpa azzurra e corse giù per le scale legandosi i capelli con la fascia che gli aveva dato Levy, la turchina stava andando via, forse aveva perso le speranze di vederlo e riuscì a prenderla per un braccio, la sollevò e la portò nella sala allenamenti.
<<Oggi finiremo gli allenamenti.>> Disse Levy con un'espressione cupa.
<<Sì e domani ti alleni con Nat...>> Gajeel non finì la frase perché Levy si intromise fermandolo.
<<No, sta sera parto per una missione con Jet e Droy, di solito ero felice di partire ma con il tuo arrivo e ciò che hanno fatto quella sera non voglio andarmene, non posso restare se te lo stessi chiedendo, perché il Master mi sta obbligando.>> conclude la turchina. Gajeel stava già per rompere qualcosa, non aveva potuto neanche aiutarla con le armi o con altro e ora se ne esce che deve partire proprio oggi, << Se l'assalitore è di fronte a te e vicinissimo, puoi assestargli un colpo con la parte superiore della testa alla radice del naso.Ricorda devi colpire con la fronte e mirare al setto nasale. Un errore di un solo centimetro e sarai tu a farti male, ma ormai sai che in un combattimento corpo a corpo nessuno ne esce totalmente illeso, se lo scontro è alla pari. Se hai a portata di denti una delle seguenti "parti sensibili" del tuo aggressore, mordila senza esitare: il collo, le dita ma anche qualsiasi altra parte del braccio, le orecchie e il naso. In alcune situazioni potresti avere gli arti superiori semi-immobilizzati, cioè non in grado di effettuare i movimenti necessari per "caricare" il colpo. In questi casi è possibile ricorrere alle pressioni o alle torsioni. Ad esempio: l'assalitore più grande e più forte di te ti stringe in una morsa cingendoti con le braccia; i tuoi arti superiori sono dunque compressi contro le vostre costole e i vostri fianchi; con la mano, tuttavia,potresti riuscire a raggiungere i testicoli dell'aggressore, e piazzare un semplice quanto efficace "pizzicotto". Questa torsione costringerà l'aggressore a mollare la presa e ti consentirà di recuperare la posizione di guardia e/o di portare altri colpi.>> Gajeel si fermò mostrandole come si faceva, Lily era l'aggressore e lui la vittima, vista così era divertente pensò Levy però poi tornò seria. <<Ora ti dico una cosa, il livello di pericolosità, so che te lo ricorderai per questo credo sia importante:
1. Colpo doloroso o "fastidioso", che però non causa danni reali all'organismo.
2. Colpo che può causare danni non permanenti.
3. Colpo che può causare perdita di conoscenza e danni permanenti (ma non gravissimi).
4. Colpo che può causare gravi danni permanenti.
5. Colpo letale.
Zona oculare: Colpire l'occhio provoca dolore, lacrimazione, offuscamento della vista. Se il colpo è potente, e inferto ad esempio con la punta delle dita, può provocare addirittura la rottura del bulbo e la perdita definitiva della vista. scala di pericolosità: 2-3-4
Zona nasale: Rompere il naso (sia con un pugno che con una testata) causa sempre un dolore molto intenso; può produrre lacrimazione, fuoriuscita di sangue e perdita dei sensi; se il colpo è particolarmente violento, e indirizzato dal basso verso l'alto, potrebbe causare la penetrazione dell'osso nella massa cerebrale, e dunque la morte. scala di pericolosità: 3-4-5
Gomiti: Un colpo in una giuntura delicata come il gomito provoca dolore intenso e (talvolta) incapacità di usare appieno l'arto. scala di pericolosità: 1-2-3
Colonna vertebrale: Un colpo potente sempre molto doloroso può danneggiare seriamente le vertebre e il loro giusto assetto, causando anche la paralisi. In caso di colpo molto potente, la spina dorsale potrebbe addirittura spezzarsi, procurando la morte. scala di pericolosità: 3-4-5
Testicoli e vescica: La zona inguinale è delicatissima. Un colpo nei testicoli (sempre molto doloroso) può provocarne la rottura (tra i danni permanenti, in questo caso, c'è anche la sterilità). Anche la vescica e l'osso pubico possono essere rotti da un colpo potente (ad esempio un calcio): in questi casi si verifica un'emorragia interna che può condurre alla perdita di conoscenza.
scala di pericolosità: 3-4-5
Polpaccio: Un colpo deciso può causare spasmo muscolare, difficoltà ad appoggiare la gamba e quindi temporanea perdita di funzionalità dell'intero arto. scala di pericolosità: 1-2
Stinco: Quest'osso non è protetto da fasce muscolari, pertanto è particolarmente sensibile: un colpo allo stinco provoca sempre intenso dolore. E talvolta la frattura. scala di pericolosità: 1-2-3
Caviglia, piedi e dita dei piedi: Dolori intensi, fratture, paralisi dell' arto: sono queste le possibili conseguenze di un colpo in queste zone. scala di pericolosità: 1-2-3>> Levy cercò di ricordarsele, solo che il ragazzo iniziò a combattere, così lei usando tutti i consigli e le cose che aveva appreso provò a metterlo al tappeto, andarono avanti per tre ore, anche se la ragazza stava per svenire dalla fatica continuava. Ad un certo punto Lily si trasformò facendo cadere Gajeel a terra.
<<Ma sei scemo Gajeel? Così la stai affaticando troppo, ma che hai nel cervello? La vuoi far morire?>>
<<La devo allenare.>> Rispose il corvino con un'espressione malvagia in faccia.
<<Non è il momento di scherzare, ora gli allenamenti sono conclusi. Per sempre.>> Lily tornó nella versione tascabile uscendo e Levy si alzó, guardó Gajeel negli occhi e corse via in lacrime.
Il corvino si alzó, il suo braccio era pieno di morsi per colpa della ragazza, <<Ma che problemi ha quel gattaccio, "non è il momento di scherzare", io non ho esagerato!>> Inizió a dare pugni contro il muro finchè non gli sanguinarono le nocche, cosa pensa? che solo a lui importi Levy? La difende come fosse sua figlia, certe volte mi dà suoi nervi! E lei cosa fa? Piange? Perchè! Gajeel era tormentato dai suoi pensieri e sapeva che gli importava di quella stupida ragazza, era migliorata tantissimo e anche lui faceva fatica a non cadere a terra, non era forte quanto lui, ma continuava ad attacare e finiva per stremarlo. Oggi partiva per chissà quanto e l'aveva ferita, decise di andare in centro a prenderle qualcosa, per scusarsi. Ma in cuor suo sperava di averla fatta stancare così tanto che sarbbe rimasta a dormire tutto il giorno. Nel frattempo la turchina era tornata a casa ed era sotto la doccia che piangeva, non capendo perchè, ma sapeva per colpa di chi: Gajeel. Era davvero odioso con lei, prima la aiutava poi la voleva distruggere. Uscì e si mise i cerotti sulle piccole ferite, indossò un paio di pantaloni lunghi neri, una camicia gialla senza maniche e un maglione grigio sopra, preparò la borsa per partire mentre in mano teneva la fascia. Si legò i capelli, mise le scarpe ed uscì. Come se non fosse successo nulla, il suo sorriso era già tornato e Lily stava al suo fianco, nessuno dei due fiatava, la ragazza andò il piazza e si sedette su una panchina, non faceva caldo per essere estate, c'era un vento freddo e un tempo brutto, come i suoi veri sentimenti, era stata un'altra volta abbandonata e Lily non aiutava visto che rincorreva le farfalle, prese un libro e iniziò a leggere ma dopo poco un ragazzo si mise a fianco a lei. Era alto, magro, aveva degli occhiali ma non capiva se fossero da sole o no, i capelli erano castani ed arancio, gli occhi marroni ed era vestito elegante.
<<So che conosci la mia Lucy>> levy alzó lo sguardo perplessa e chiuse il libro.
<<Chi sei?>> Chiese subito lei.
<<Loki. La mia Lucy come sta?>> Rispose lui malizioso, lei non sapeva chi fosse ed era parecchio fredda nei suoi confronti.
<<Parla direttamente con lei, non sono un messaggero e di certo non parlo di Lucy con uno sconosciuto.>> disse la turchina, lui inizió ad avvicinarsi a lei, guardandola fisso.
<<Qui la sconosciuta sei tu, visto che non ti sei presentata. Ma se vuoi fare la permalosa e la gelosa puoi tranquillamente dirlo ihihih>> Rise e se ne andó. Non capiva, aveva paura ma non poteva dirlo a nessuno, nessuno nella gilda l'aveva mai nominato. Mente camminava vide Gajeel, per un po' non voleva più vederlo ma doveva aspettare la sera per poi avverare il desiderio. Levy lo sorpassò, facendo finta di nulla e poi sospiró felice.
<<Senti Levy scusami, mi dà fastidio che tu parta con quei due dopo ciò che ho visto. Quindi tieni.>> Le diede il regalo e andò via, Gajeel che si scusava...Strano. Rimase di stucco anche Lily.
<<O ti considera come una sorellina o é pazzo>> disse il gatto sconcertato.
"Sorellina" forse Levy non voleva esserlo per lui. Aprii il regalo e vide una nuova fascia, era arancione con il suo nome sopra. La mise nello zaino, prese Lily ed iniziarono a camminare verso la Gilda. La giornata era inoltrata ma del sole neanche l'ombra, c'erano molte persone in strada che stavano assistendo ad una manifestazione che riguardava le gilde, molti ragazzi volevano unirsi alle gilde e fare i mercenari o lavorarci dentro così ogni anno era indetta questa manifestazione, ma Fairy Tail non partecipava. Levy non sapeva il perchè, ma se avessero partecipato, le persone sarebbero aumentata e così anche la loro reputazione nel Regno. Pensò di proporro al Master, se no potevano costruire una scuola, così la reputazione di Fairy Tail sarebbe tornata buona e le persone in gilda sarebbero aumentate.
Appena arrivati in gilda corsi dal Master lasciando Lily libero, appena spalancai la porta vidi Jet e Droy.
<<Signorina Levy si sieda, le spiego la missione.>> Disse il Master, non mi aveva mai dato del "lei". <<In pratica una delle chiavi di Lucy è sparita proprio in una città qui vicino, ma lei è già in missione in un'altra città quindi mando voi per conto suo, già che ci siete dovrete rubare per me uno scettro, non vi dirò altro sull'oggetto so che si trova in esposizione in un museo molto famoso e il resto è scritto sul foglio, volevo solo informarvi della chiave. Lucy ci ha fornito una descrizione, quindi sarà facile trovarla...penso.>> il Master finì, Jet e Droy uscirono ma Levy rimase dentro.
<<Master perché non partecipiamo al congresso sulle Gilde?>> Al Master geló il sangue a quelle parole.
<<Non voglio mettermi in competizione con le altre gilde, anche solo mandarvi il altre città è rischioso perché vedono il simbolo che avete sulla pelle e hanno paura. Levy toccó la fata che aveva dietro la spalla sinistra, era bianca e non capiva.
<<Fairy Tail viene considerata negativa, solo perché molte missioni hanno come obiettivo l'uccisione di qualcuno o comunque azioni negative all'interno del Regno, ma sapendo la reputazione ci tengono alla larga molte persone che vorrebbero che noi sparissimo.>>
<<Allora perché non facciamo opere buone? Perché non costruiamo una scuola? Poi non dovranno per forza entrare nella Gilda, però così avrebbero un'istruzione le persone, senza dover poi finire in Gilde dove vengono sfruttati.>> concluse Levy.
<<Bell'idea, anche perché in questo paese ci sono aree edificabili libere, mi servono gli insegnanti. Però prima parlerò con alcuni membri della struttura. Ora segui gli altri che devi partire per la missione.>> A levy brillarono gli occhi, le aveva dato retta e sarebbe potuta diventare un'insegnante, era un suo sogno. Andò all'ingresso, salutò tutti tranne Gajeel e Lily che non erano lì, uscì fuori e seguita da Jet e Droy andò verso il treno aspettando che arrivasse. Gajeel nel frattempo si era rifugiato su una scogliera e lanciava i sassi in mare, scaraventandoli contro la superficie, il mare era agitato e le onde si infrangevano contro gli scogli ma il corvino era abbastanza in alto per evitare l'acqua. Arrivò un'ombra dietro di lui, sperava fosse di Levy ma era troppo alta. Si girò e vide Mirajane con una ragazza dietro di lei, Urutia, la conosceva bene era alta, magra, con i capelli viola scuro e gli occhi neri, qualche anno fa, anzi anche solo qualche settimana fa, prima dell'incontro con Levy, gli sarebbe saltato addosso, ma ora erano tutte uguali, tutte un peso, tutte inutili, tranne...
<<Cosa vuoi?>> Le parole del corvino ruppero i suoi stessi pensieri.
<<Sarebbe mieloso se dicessi te?>> Disse la ragazza dai capelli viola.
<<Al limone o alla pesca?>> Chiese Lily scherzando.
<<Chi ti insegna queste orribili battute gatto.>> Chiese sempre la stessa ragazza. Gajeel si giró e lo guardò.
<<Una mia amica, in realtà le dice lei quando parla con delle persone o quando siamo al bar e commenta sottovoce frasi...come quella che hai detto tu>> Lily rise al pensiero di Levy che la imitava. I tre ragazzi erano perplessi.
<<Comunque, Levy è partita e allo stesso tempo è arrivata Urutia, che mi ha detto che ti cercava, ho chiesto a Gray dove fossi ed eccomi qui. Ora potete parlare.>> Mira se ne andó e la ragazza si sedette vicino a lui che si allontanò.
<<è quella Levy?>> chiese lei.
<<Sì.>> Rispose lui.
<<La conosce?>> chiese il gatto
<<Già, appena tornato dalla gilda e dopo aver visto quel gamberetto, raccontai tutto a lei.>> indicó Urutia <<Era davvero felice di aver visto una neonata che non si spaventava guardandomi e ora che l'ho rivista...>> il ragazzo proseguì senza finire.
<<Ora che l'hai vista non ha ancora paura di te. Come da piccola>> conclude il gatto facendo annuire Gajeel.
<<Quindi ho una rivale? La uccido tranquillamente>> Disse la ragazza diventato ossessiva.
<<Peccato che se ho chiuso con te c'era un motivo. Tu sei come le altre, come Mirajane o Juvia, avete lo stesso fisico, la stessa ossessione per qualcosa o meglio qualcuno, siete perse nel vostro mondo che se viene rotto, potreste anche perdere la testa. Se devo scegliere tra te o stare da solo per sempre, preferirei la seconda.>> Concluse Gajeel freddo.
<<Lei, è una sorella per te? Da quanto ho saputo da Mirajane..>> Fece lei
<<Chi?>> chiede il corvino
<<Levy, tu avresti scelto me tra milioni, me lo dicevi da piccolo.>>
<<Ora sono cresciuto e tu saresti solo un peso, come le altre...>> Gajeel si alzó e tolse la sabbia dai vestiti.
<<Ho capito, non è una sorella...è stato bello rivederti>> lo bació sulla bocca e andó via. Il ragazzo si passò una manica sulle labbra, non voleva quel sapore, non l'aveva deciso lui che da piccolo si sarebbe innamorato, ma da grande aveva avuto tante donne e non aveva rimpianti. Se davvero ne fosse stato innamorato ora il suo cuore sarebbe stato marcio, perchè l'aveva tradita più volte. Come ora, il suo cuore stava chiedendo pietà di quell'errore madornale, come se dovesse rendere conto a qualcuno, a qualcuno con i capelli azzurri. Tornò a casa e non chiuse occhio, pensava continuamente a quello stupido ed insignificante bacio.
Levy era sul treno, dormiva e inconsciamente piangeva. Stava sognando il suo ritorno a Magnolia, però al suo arrivo non c'erano più i suoi amici, nè Lucy e Natsu, nè Happy, nè Juvia e Gray, tantomeno Gajeel e Lily.
Jet e Droy la fissavano, poi si addormentarono. La mattina erano tutti e tre distrutti, appena sveglia Levy si toccó le guance ed erano bagnate.
La città in cui erano era fantastica, appena uscirono dalla stazione c'era una via alberata che conduceva in piazza, in mezzo c'erano una fontana, a destra il municipio, davanti una gilda: I Phantom Lord, e a sinistra un museo o meglio, il museo.
Molti ragazzi della gilda guardarono male soprattutto Levy, per via della sua fascia nera in testa, non se la toglieva più perché era di Gajeel. Andarono nella locanda dove alloggiavano e si prepararono per la sera...dovevano rapinare un museo.
Gajeel a casa, non era uscito dalla sua stanza, diceva a Lily che non aveva nessun motivo per farlo.

Tra un milione di paroleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora