capitolo 30

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Mia madre essendo una lupa non poteva fare niente se non nascondersi e accettare le condizioni di mio nonno nel sposare un'uomo che sia adatto a lei. Cioè il padre di Alex. Che purtroppò morì.

Il loro era un'amore impossibile come quello mio e di Raul e quel racconto mi fece pensare tanto.

-dai non volevo spaventarti piccola...che ne dici di fare una cena tutti insieme stasera...ho già chiesto a tuo fratello e ha accettato insieme a Raul..ti va?- sorrise.

Io lo guardai curiosa, perché un uomo che per anni non mi ha mai cercato nemmeno una volta dovrebbe entrare nella mia vita ora...proprio ora? Ci pensai molto fidatevi e visto che Alex aveva accettato non volevo farlo arrabbiare e accettai pure io.

Il pomeriggio andai insieme alle ragazze a fare spesa e mi aiutarono tutto il giorno a cucinare per stasera, mio fratello non si fece vedere per tutto il giorno e non rispondeva al telefono e la stessa cosa vale per il mio ragazzo..mi stavo preoccupando.

La sera mi preparai per la cena e mio padre fu il primo ad arrivare.

-buonasera tesoro, oh che bella casa che hai..- sorrise e lo guardai

-è stata casa tua un tempo se non ricordo male.- lo guardai

-ah si hai ragione ma sai non mi ricordo molto con il tempo la mente perde colpi- ride e va in sala -hai già preparato tutto? Wow che brava donna di casa Raul sarà molto fiero.- disse ridendo

-si ma nessuno dei due si è fatto sentire e vedere oggi non vorrei che fosse successo qualcosa..- dissi preoccupata e lui notai che si fermò alle mie parole e ci mise un po a rispondere.

-oh non ti preoccupare Alex l'ho incontrato poco fa...per strada-

annuisco e vado in cucina a prendere il piccolo cestino con dentro l'insalata.

Non feci in tempo a tornare che qualcuno mi infilò una siringa nel braccio con qualcosa di velenose che mi fece perdere i sensi.

Al mio risveglio mi trovai in una stanza buia,seduta a terra legata ad un palo e pure imbavagliata. Mi guardai intorno e mi dimenai cercando di spezzare le corde.

Ad improvviso si aprì una porta che emanò una luce accecante, poi la porta si richiuse e si accese una luce normale, che fece rivelare la faccia di quell'ombra che avevo davanti. Era mia madre.

-mamma? Che mi state facendo!?- dissi agitata

-ti abbiamo catturata tesoro per tenerti al sicuro insieme a tuo fratello- disse ridendo

-al sicuro? Qui in mezzo al nulla legati pure?!-

-allora ascolta,- si girò e in un mezzo secondo quella donna si trasformò in un'altra donna, non era più mia madre. Non sapevo chi fosse. -sorpresa..- rise e si avvicinò a me -io non sono tua madre tua madre è morta. Caput, l'ho fatta fuori tanto tempo fa e così facendo mi sono presa il suo potere ma non era una volpe lei era una lupa quindi i suoi poteri erano inutili-

io mi stavo innervosendo e così facendo mi sarei trasformata. -sei soltanto una troia! Se fossi libera ti spaccherei quel culo che ti ritrovi troia!- urlai

lei rise e la porta si riapri di nuovo e un'altra persona entrò dentro. Questa gettò mio fratello a terra.

-ALEX!- dissi urlando e dimenandomi

-oh che scena commuovente i due fratellastri insieme. Oh ma non lo sanno che sono veramente fratelli.- rise andò via e quando la porta si chiuse le corde scomparirono nel nulla.

-Daisy!- lui si alzò e corse da me

-Alex- lo abbracciai forte e anche se cercavo di resistere alla sua stretta era impossibile era più forte di me.-A-alex sei sempre più forte di me- dissi con un filo di voce.

Lui si staccò e mi guardò. -ma Raul?-

scossi la testa. 

I'M A GIRL FOXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora