Capitolo 2°

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Brendon parcheggia davanti alla nostra casa e, premendo un tasto posto sotto alla radio, blocca gli sportelli.
Fisso l'asfalto davanti a me e rimango in silenzio... come se con questo silenzio riuscissi a fargli capire di aprire immediatamente gli sportelli prima che sfondi un finestrino.
Alza lentamente un braccio e mi sfiora la spalla, leggermente sudata per via dei battiti cardiaci aumentati in seguito alla discussione avvenuta al lago.
Scrollo la spalla sinistra e tiro su col naso, cercando di ricacciare indietro le lacrime.
Brendon rimane in silenzio ed io, per cercare di distrarmi, seguo con lo sguardo le macchine che passano velocemente.
Mi passo una mano sul viso e sospiro, per poi guardare il mio compagno di avventure. Lui gira la testa e mi fissa anche lui.

-Non so cosa dire- fa spallucce e accenna un sorriso, cercando di ripristinare la situazione.

Una lacrima mi riga il viso e Brendon alza nuovamente il braccio. Passa il suo pollice sulla mia guancia e l'asciuga.

-Odio vederti così..-sospira e sfrega le sue mani tra di loro, per cercare di scaldarsi.

-Odi vedermi così e mi fai questo?!- faccio spallucce- pensa se non provassi una qualche sorta di affetto per me!-

Deglutisce rumorosamente e accenna un sorriso.

-Certo che provo una qualche sorta di affetto per te. Era da anni che non mi affezionavo così a qualcuno dopo...- distoglie lo sguardo e segue con gli occhi una macchina- dopo la morta di mia moglie e di mio figlio-

Annuisco e premo il pulsante che Brendon aveva premuto precedentemente per bloccare le portiere.

-Mi fa molto piacere che mi vuoi bene- gli rispondo fredda ed esco dalla macchina. Potrei giurare che lo sguardo di Brendon mi segue fino a quando la mia figura non sparisce dietro la porta della nostra casa.

Salgo frettolosamente le scale e mi chiudo in bagno. Mi posiziono davanti allo specchio ed indico la mia figura riflessa con il mio dito indice, come se volessi farmi un discorso automotivazionale prima di un incontro di Box. Scuoto la testa e sorrido alla mia sciocca idea di incoraggiarmi con un discorso.
Apro l'acqua della vasca da bagno e la riempio, rischiando di far strabordare l'acqua. Mi spoglio e mi ci immergo, cercando di mantenere i capelli asciutti. Lascio che l'acqua calda e il vapore mi penetrino nel corpo, una sensazione di relax mi pervade e chiudo gli occhi.

Nel dormiveglia sento un rumore forte, di mani che sbattono su una vecchia porta.
Apro gli occhi lentamente e mi guardo intorno confusa: mi rendo conto di essermi addormentata in acqua.

-Apri Adele- Brendon continua a battere rumorosamente le mani sulla porta.
Non faccio in tempo a rispondere che la sfonda con una spallata.

Scuoto la testa...

-Santo cielo!- guardo la porta in frantumi di fianco alla vasca.

Brendon mi fissa e sospira.-Sei dentro la vasca da due ore e hai le labbra violacee. E' il caso che tu esca dalla vasca!- esclama.

Faccio un cenno con la testa, indicando l'asciugamano appesa di fianco al lavandino. Brendon me la porge e mi da le spalle.

Mi alzo e poggio i piedi sul tappeto del bagno, mi avvolgo l'asciugamano in modo da coprirmi e guardo Brendon.

-Tutto bene?-

Si gira di scatto e mi fissa, serio.

-Perché ti sei addormentata?-

Lo guardo sorridendo e mi controllo la faccia davanti allo specchio. Alcuni ciuffi di capelli sono dritti per via dell'umidità ma, tutto sommato, non ho un brutto aspetto.

-Adele! Ti ho chiesto perché ti sei addormentata nella vasca da bagno!- alza il tono di voce e noto il modo in cui mi guarda attraverso lo specchio.

Capisco subito cosa pensa: crede che abbia preso delle pillole per addormentarmi, in modo da non pensare a tutti i problemi che in un lampo sono ripiombati nella mia vita.

Ancora più furiosa di prima, lo guardo.

-Ho preso delle pillole, non riuscivo a chiudere occhio da giorni. E tu mi hai anche svegliata.-

-Avevi promesso che non le avresti prese! Non ne hai bisogno...- distoglie lo sguardo e cerca di non incrociare i miei occhi.

-E tu avevi promesso che non saremmo mai più andati a caccia ma, a quanto pare, questa vita ci rende difficile mantenere le promesse.-

Non gli lascio il tempo di rispondere ed esco dal bagno, dirigendomi in camera mia. Raccolgo i miei vestiti in un borsone e mi vesto, sistemando poi le pistole nelle fondine.
Dopo poco ritorno in bagno e vedo che Brendon sta svuotando la vasca da bagno e sta sistemando il disordine che avevo lasciato, mettendo infine i miei vestiti sporchi nella lavatrice.

-Quando vuoi, possiamo partire. Ti aspetto in macchina.-

Scendo le scale e lo sento sbraitare. Lo ignoro.

Arrivo alla macchina e butto il borsone nel bagagliaio, per poi sedermi sul sedile del passeggero.

Brendon arriva poco dopo ed entra, accende la macchina e parte.


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Ciao a tutti! Scusate l'assenza, ma ho dovuto chiarire qualche idea che avevo sulla storia. Ho deciso di modificare questo capitolo e quindi anche i successivi!

Come al solito, se vi è piaciuto il capitolo, lasciate un commento o una stellina!

Grazie!

P.S.
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La cacciatrice 2 Where stories live. Discover now