Parte senza titolo 5

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Devo essermi riaddormentato mentre Claudio faceva gli impacchi per fare abbassare la febbre, perché quando mi risveglio lui non è più accanto a me.

Ma panico e delusione non hanno il tempo di prendere il sopravvento. 

Non appena con lo sguardo passo la camera in rassegna, infatti, lo vedo. Si è addormento sulla poltrona e sarà la febbre, sarà la stanchezza, sarà lo spavento che mi sono preso, ma lo trovo bellissimo! 

Si, lo trovo davvero bello.

E mentre lo osservo lui spalanca i suoi grandissimi e meravigliosi occhi verdi, quasi come avesse percepito il mio sguardo su di sé. Poi, con la voce impastata dal sonno si scusa dicendomi "Mi dispiace, non volevo addormentarmi" e di scatto si alza e mi viene vicino. Mi poggia delicatamente una mano sulla fronte per capire se la febbre si è un po' abbassata. "Scotti ancora, ma il medico ha detto che il prossimo antibiotico potrò dartelo soltanto domattina. Prendo un altro po' d'acqua per fare degli altri impacchi", mi dice, ma prima che possa allontanarsi riesco a fermalo.

"Claudio non c'è bisogno. Ti prego vai a casa. È notte fonda ed io sto bene. Per favore vai via".

Ma lui non vuole sentire ragione. "Col cazzo che ti lascio qui da solo. Se pensi che me ne tornerò a casa, allora non hai capito niente" mi risponde deciso, per poi aggiungere, sorridendo. "Fortunatamente sei debilitato. La febbre dovrebbe impedirti di essere il solito vicino scassacazzo!".

Io scuoto la testa rassegnato e gli dico "Sei il solito coglione", ma in fondo sono sollevato di sapere che rimarrà qui, accanto a me.

"Amico, visto che il vicino figo ti ha salvato la vita, fossi in te, sarei un po' più gentile con lui. Ma ti perdono perché sei fuori gioco!" mi dice con il suo solito tono canzonatorio, per poi continuare, stavolta un po' più seriamente, "Se non vuoi altri impacchi, io mi metto sulla poltrona, ma per favore svegliami se dovessi avere bisogno di qualcosa".

E senza rifletterci, mentre lui si sta per sistemare nuovamente in poltrona, gli dico "Se proprio devi imporre la tua presenza in casa mia, allora cerca almeno di riposare un po' anche tu. Il letto è grande. Puoi dormire nell'altra metà." Lui mi guarda perplesso, sembra quasi combattuto, ma alla fine annuisce e si viene a coricare accanto a me.

Deve essere sfinito perché crolla immediatamente in un sonno profondo. Io invece non riesco a riaddormentarmi. Averlo accanto a me, nel mio letto, mi fa uno strano effetto. "Ma che cazzo mi è saltato in testa?", "Mario ma sei scemo?" domando a me stesso, ma la verità è che sono stato uno stronzo egoista. Non avrei dovuto proporgli di dormire con me, non prima di avergli rivelato la mia omosessualità.

So che non stiamofacendo niente di compromettente. So che la mia proposta non era certamentemaliziosa, ma so anche che se Claudio avesse saputo che sono gay, non avrebbemai accettato di condividere il letto con me. Solo che, per una volta nellavita, sono stato egoista. Stasera ho davvero bisogno di avere qualcuno accanto.Non voglio rimanere solo. Non voglio sentirmi solo. 

   *******

L'indomani quando mi sveglio mi sento decisamente meglio. Impiego qualche secondo per fare mente locale e ricordarmi cosa sia successo la notte prima, Claudio che mi solleva dal pavimento dove devo essere svenuto. Claudio che mi fa gli impacchi di acqua fredda per fare abbassare la temperatura corporea. Claudio che si addormenta accanto a me ...

Mi volto di scatto cercandolo e chiedendomi come sia possibile avere permesso una cosa del genere. Avevo giurato a me stesso che non avrei più dormito con nessuno! Ma quando mi volto di Claudio non c'è alcuna traccia.

Insegnami ad amarmiWhere stories live. Discover now