Capitolo 2.

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Un raggio di sole inondò il mio viso.
Sbattei piano le palpebre,ancora assonnata a causa del cambio di fuso orario.
Al mio fianco,sentivo Rox che si stiracchiava,segno che anche per lei la giornata era iniziata.
Misi una gamba fuori dalle lenzuola.
Non ce la faccio.
Con uno sforzo immane,infilai le tipiche ciabatte che si usavano in Giappone e con l'aiuto di Rox,tastando i mobili di quell'antica casa,mi diressi in cucina.
Ero stata in Giappone solo una volta,e il luogo che mi era piaciuto di più fu la Torre Inazuma,dedicata alla squadra che più di quarant'anni fa quasi non vinse il FF.
Con mio zio Seymour,avevo ripercorso le tappe della sua magnifica squadra,e mi ero appassionata così al calcio,che però non praticai a causa del mio problema.
Spesso chiedevo allo zio perché non si fosse mai sposato.
"Io sono sposato con la mia causa",ripeteva. Quale causa,ancora non ero riuscita a capire.
-Buongiorno zio.- dissi,sedendomi su una sedia con Rox accanto.
-Buongiorno cara,cosa vuoi per colazione?
Pensai alle colazioni che mia madre mi preparava in Russia.
-Soltanto un po'di té,grazie.
Sentii il rumore della teiera sfrigolare.
-Allora zio..posso farti una domanda?
Mormorò un "sì".
-Di che cosa ti occupi?
Lo sentii sospirare e poggiare di fronte a me una tazza colma di té,che io bevvi piano.
-Non posso dirtelo. È una mansione speciale,che riguarda il calcio. Ecco tutto.
Annuii,poco convinta.
Mio zio prese la mia tazza e la mise nel lavello,per poi uscire.
Rimasi delusa. Con mio zio,a dispetto di tutti gli altri,avevo un buon rapporto,forse il migliore che io abbia mai creato.
Cosi,decisi di seguirlo.
Ritornai in camera con Rox al guinzaglio e provai a mettermi qualcosa.
Optai per una gonna,pratica da mettere e anche comoda,e una maglietta con un fiocco. Gli abbinamenti li predisponevo sempre prima,perciò sapevo cosa mettere.
Non mi era mai piaciuto apparire,anche perché non potevo.
Pettinai con difficoltà la mia matassa di capelli biondi,quasi bianchi,e fuori di casa indossai le scarpette che di solito mettevo.
-Rox,ora seguiamo lo zio.
Rox iniziò a correre e io la seguii,abbandonandomi al suo fiuto impeccabile.
Quando ci fermammo,allungai una mano.
Ci trovavamo di fronte ad un edificio,piuttosto strano,a giudicare dal battente attorno al quale le mie dita si erano attorcigliate.
Bussai con forza,e sentii aprire.
-Si,voi chi siete?
-Mi chiamo Charlotta Hillman,sono la nipote del signor Seymour Hillman.
-Ah,una parente di Hillman. Prego,entrate. Come avete fatto a raggiungerci?
Non risposi. Quella voce era calda e aveva un nonsoché di protettivo.
Tramite Rox,riuscii ad arrivare in una stanzetta.
-Capo,qui c'è una ragazza che chiede di voi.
Riuscii a comprendere solo delle voci confuse,e poi sentii imperare quella di mio zio.
-Charlotta! Cosa ci fai qui?
-Zio,ho 22 anni. Voglio aiutarti,in qualsiasi mansione tu faccia.
Mio zio sospirò.
-Io sono il capo della Resistenza segreta attuata contro il Quinto Settore,che non permette ai ragazzi di giocare a calcio liberamente,con tutte le emozioni che esso comporta. Stiamo stringendo un patto con il Grande Imperatore Alex Zabel,presidente del Quinto Settore.
Mi fecero sedere,ed io rimasi attonita.
-Voglio parlare con questo Alex Zabel.
-Charlotta,non ti preoccupare..tutto si sistemerà. Ci penseremo noi,ma tu non devi dire a nessuno di tutto questo. Già che ci sono,ti presento i membri della ex Inazuma Japan.
Il mio cuore iniziò a battere forte. Avevo sempre sognato di poterli incontrare.
Strinsi a tutti la mano,senza dire niente,come mio stile.
Avrei dato loro il mio contributo contro questo Alex,che secondo me non era intenzionato a firmare nessun accordo.
Lo avrei scoperto.

Ragazzi,ecco a voi il secondo capitolo!
Volevo avvisarvi che la storia avrà pochi capitoli,in cui descriverò bene Charlotta,che con il suo carattere indifferente e spregiudicato è convinta di poter sfidare il nostro caro Alex..vedremo come finirà.
Lasciate un voto e un commentino!
-Manu🌸

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