Prologo.

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"Voglio partire. Voglio uscire dalla mia cameretta,voglio esplorare il mondo. Mamma,per favore,perché non posso? Voglio andare in Giappone."
Il biglietto che Agnes,la madre di Charlotta,stava leggendo venne passato nelle mani del padre,Craig Hillman.
Craig lesse e rilesse quel biglietto,collegato alla sparizione dell'unica figlia,e strinse i pugni,fino a stracciare il piccolo pezzo di carta sul quale c'erano scritti pochi segni,dei punti per chi non appartenesse alla famiglia Hillman,ma pieni di significato per quei due genitori che erano preoccupati per le sorti di Charlotta.
-Dovevamo proteggerla,Craig..perché se n'è andata? Come faremo con i suoi occhi? Dobbiamo trovarla,sarà sicuramente in pericolo!
-Calmati,Agnes. So per certo che Charlotta è in viaggio per il Giappone,verso la casa del suo amato zio,nonché mio fratello,Seymour.
Tutta quella "prigionia"forzata le ha fatto male.
-Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Lei non poteva uscire,e tu ora sembri così distaccato da non poter capire cosa le potrebbe succedere!
-Lo so benissimo,ma io non mi dispero come te,ma cerco di ragionare a mente fredda. Contatta la polizia. Io andrò a cercarla in auto.
La moglie annuì e si passò una mano sugli occhi velati di lacrime,prima di raggiungere il telefono e comporre il numero di emergenza.
Craig prese le chiavi dell'auto e,quando fu certo che Agnes non potesse sentirlo,tirò un pugno al muro.
Come aveva potuto? Lei sapeva di essere in una condizione grave,eppure era partita comunque.
A questo pensava l'uomo dai capelli brizzolati,che nonostante tutto fece un sorrisetto. Questo carattere indifferente e spregiudicato che la figlia possedeva lo aveva ereditato direttamente da lui.
Uscì dall'appartamento e con l'auto si diresse all'aeroporto. Charlotta aveva comunque lasciato delle tracce.
L'aria fredda della Russia colpì in pieno viso Craig,abituato alle temperature miti del Giappone,suo Paese d'origine.
Lì,a Tokyo,aveva conosciuto suo fratello maggiore,aveva giocato con lui a calcio,e poi decise di abbandonare tutto per studiare giurisprudenza. In Russia,dove aveva finito gli studi,aveva incontrato Agnes,la ragazza che poi sarebbe divenuta sua moglie e dalla quale aveva avuto una bellissima bimba chiamata Charlotta.
Craig pensò ai motivi che avevano spinto Charlotta alla fuga.
Fin da piccola,aveva condotto un'esistenza da reclusa a causa del suo unico piccolo,ma grande,difetto,per il quale lui e Agnes avevano cercato tutte le cure possibili.
La bambina,anche a causa di questo,era cresciuta silenziosa,abituata a valutare le azioni e poi a conferire. Parlava poco.
In questo suo lato molto riflessivo somigliava tanto allo zio,Seymour.
Avrebbe ritrovato sua figlia,costi quel che costi. Quella ragazza dai bellissimi occhi grigio perla,che nascondevano nella loro bellezza ciò che di più orribile ci possa essere.

Dedicato a @Akimove e a sua sorella💫

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