Capitolo 12

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Mi sembra di rivivere un dejaveu. Io, il cimitero, la congrega Non sono più in un abito stile '700 ma l'ansia è agli stessi livelli, se non di più.

Affrontare le mie paure

Una bella bomba calcolando che non ho un buon rapporto con i sogni e nella maggior parte delle volte muoio, quindi... si mi sto cagando sotto dalla paura

La congrega c'è tutta, ogni rappresentante di ogni famiglia del quartiere francese, saranno una quindicina di famiglie. Sento dei passi avvicinarsi a me: è Josephine

Proprio mentre sta per iniziare la interrompo

Io: aspetta... mentre sarò priva di coscienza farò dei sogni... che tipo di sogni?

Jos: questo dipende da te

Faccio un respiro profondo e chiudo gli occhi. Non devo fare nient'altro mi ripeto. Forse se continuo a dirlo finirò per crederci anche io. Sento delle parole, come se l'incantesimo fosse già cominciato, ma io non posso saperlo perché non posso aprire gli occhi, non voglio aprire gli occhi. Ma poi sento qualcosa, qualcuno toccarmi la spalla ed improvvisamente me giro aprendo gli occhi e... niente. Sono in mezzo alle strade di New Orleans, sono desolate. Solitamente sono gremite di gente di ogni tipo, ma adesso sono desolate. Continuo a camminare ma senza muovere veramente i piedi. Più che il mio corpo, è la mia mente che viaggia tra le strade di New Orleans. Ad un certo punto giro l'angolo e non sono più a New Orleans, ma sono nello stesso sogno fatto 4 mesi fa. Lo stesso sogno che fatto quando sono svenuta il giorno del mio diciassettesimo compleanno. Questa volta però è diverso. Io sono la bambina, non guardo la scena da fuori, la vivo.

Mia madre è di fronte a me, bella e giovane come me la ricordo

Io: mamma che sta succedendo, ho tanta paura

Mamma: non piangere piccola Jeanne la mamma è qui con te

Io: mamma tu morirai, io l'ho visto

Mamma: nessuno ci dividerà piccola mia

Io: si mamma

Mamma: amore mio vieni qui da me, scendi dal tetto

***

Io: perché proprio io?

con le dita faccio dei movimenti circolari sul tavolino di legno dove siamo seduti

Tyler: secondo la tradizione anglosassone, una donna si trasforma in una banshee quando il suo cuore si gela oppure viene spezzato. Quando il tuo cuore si è spezzato?

***

Mamma: scendi dal tetto Jeanne

Io: mamma

Intorno a lei una chiazza di sangue nero che le esce dagli occhi come lacrime

Quando il suo cuore si gela oppure viene spezzato

Resto immobile per qualche secondo, incapace di muovermi e poi improvvisamente urlo

Una donna si traforma in una banshee quando il suo cuore si gela oppure viene spezzato

Io: mamma, tu non sei viva, io ti ho visto morire, e mi si è spezzato il cuore, si è gelato.

Mamma: Jeanne che cosa dici io sono viva non mi vedi?

Io: mamma tu non sei reale, tu sei morta davanti a me

Sbatto le palpebre e ci sono di nuovo: in quella soffitta vuota e so già la scena che mi si presenterà. Mia mamma sdraiata vicino la porta. Attorno a lei una chiazza di sangue nero che le esce dagli occhi come lacrime. E poi le voci. Sento delle voce nella mia testa, di persone. Non riesco a capire cosa dicono, sono troppe. Urlano e sussurrano qualcosa ma io non riesco a capire. E allora finalmente urlo più forte che posso. Le voci improvvisamente smettono di urlare e sussurrano un nome 'Jane-Anne'

***

Ho sempre amato svegliarmi con il sole che ti accarezza la pelle. Sento sugli occhi i raggi del sole che mi hanno riscaldato tutto il letto. Mi dimeno tra le coperte e apro gli occhi leggermente. Sono a casa e sono viva.

Viva. Ci vuole qualche secondo prima che mi torni tutto in mente, ma quando succede, alzo velocemente il busto dal letto e spalanco gli occhi. Mi affretto a levare i piedi dalle coperte per scendere ma una voce mi ferma

X: pensavo dormissi di più

Alzo gli occhi e non posso non sorridere. Tyler è appoggiato alla porta e ci vuole ben poco prima che lo raggiunga. Lo abbraccio forte. Guardo ci sciogliamo dall'abbraccio o un leggero giramento di testo, e Tyler fa appena in tempo a sorreggermi

Tyler: ei ei calmati ok? Già è tanto che stai in piedi. Vieni

Mi trascina fino al letto e mi mettere seduta appoggiandomi dei cuscini dietro la testa

Tyler: non dovresti sforzarti, hai dormito molto ma sei ancora molto stanca

Io: grazie Tyler. Senza di te non ce l'avrei mai fatta

Tyler: dovrei essere io a ringraziarti. Da quanto ho capito sei tu che proteggi me

Ridiamo insieme

Io: sai, ricordo tutto quello che ho sognato, non mi succedeva da tempo. Ho sognato mia madre. Era lo stesso sogno dell'altra volta ma io ero cosciente. Credo di aver superato una delle paure più grandi della mia vita: la morte di mia madre e grazie a te

Tyler: me?

Io: si. Quando sei stato via una settimana, poi sei tornato e abbiamo parlato al Jazz Club per molte ore. Tu mi hai detto una cosa 'Una donna si trasforma in una banshee quando il suo cuore si gela oppure viene spezzato'. E' stato grazie a quella frase che ho capito quando il mio cuore si è spezzato. Sei stato tu che mi hai fatto svegliare. Senza di te non ce l'avrei mai fatta.

Tyler: beh allora mi dovrai più di un caffè

Io: ora che cosa succederà?

Tyler: ci tocca scoprirlo

Il quartiere francese-the originalsWhere stories live. Discover now