Capitolo 5

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E' arrivato finalmente il giorno che aspettavo con molta molta ansia: il ritorno a casa. Non so come sarà tornare, rivedere le persone che tengono a me, o semplicemente le persone che camminano nelle strade affollate di New Orleans. Immagino che sarà difficile tornare alla normalità o a quella che credo possa essere la normalità. Quasi non ricordo più com'è svegliarsi la mattina presto, affacciarmi al balcone e sentire il profumo della città che si risveglia. Passati un paio di mesi sono cominciata a migliorare: ho imparato incantesimi nuovi e ogni giorno riuscivo a controllare sempre di più il potere. Passavo tutte le mie giornate davanti a un grimorio (libro di incantesimi), e qualche volta mi sembrava anche di aver trovato una sorta di equilibrio. Poi però arrivava l'oscurità della notte e tutte le mie sicurezze e i buoni propositi sparivano nel nulla per fare spazio al terrore e agli incubi. Adesso quando mi sveglio riesco a ricordare dei piccoli frammenti dei sogni e a volte credetemi vorrei non ricordare nulla. In alcuni sogni mi capita di bruciare viva, di affogare... Il problema è che non sembra di star sognando. Senti il dolore sulla pelle, non riesci a respirare... Ho letto da qualche parte che quando dormiamo il nostro corpo è paralizzato, così quando sogniamo di correre, non ci mettiamo veramente a correre. Solo che a volte la mente si sveglia prima del corpo e tu sei cosciente di non sognare ma il tuo corpo è paralizzato e non riesci a muoverti. Credo che sia questo uno degli aspetti peggiori. Spero con tutta me stessa, che tornando a casa tutto questo sparisca anche se so che in un certo modo c'è un'oscurità dentro di me che non se ne andrà facilmente.

Questa notte ho dormito una cosa come due ore, ma ormai è quasi un'abitudine sfuggire al sonno. Faccio colazione con un semplice frutto e decido di cominciare a prepararmi, per l'arrivo di mia zia che proprio questa mattina mi riporterà a casa. Mi faccio una doccia che dura più di quanto avrebbe dovuto ma quale metodo migliore di rilassarsi? Mi infilo un pantalone nero di tuta e una canotta bianca. Non sono più abituata a vestirmi come facevo una volta, quando mi impegnavo veramente ed uscire di casa senza trucco era uno scandalo. Questo posto mi ha veramente cambiata, e non solo per quanto riguarda l'abbigliamento...

Finalmente dopo poco sento il rumore delle gomme della macchina sui sassolini e corro giù per le scale. Fidatevi se vi dico che questo suono non è molto familiare dalle mie parti.

Appena vedo mia zia le salto sopra con un abbraccio e lei credo non abbia nemmeno avuto il tempo di guardarmi in faccia. Appena ci scostiamo dall'abbraccio mi mette le mani sul volto

Sophie: O mio dio quanto sei crescita, quasi non ti riconosco più

Io: beh anche tu non scherzi, sei diventata una vecchietta

ridiamo insieme

Io: come sta Allison?

Sophie: bene, adesso è in Francia dallo zio, ma dovrebbe tornare tra qualche settimana

Sono dispiaciuta da non poter vedere la mia migliore amica, ma sono troppo euforica per il ritorno a casa, e non posso dispiacermi per così poco

Dire che il viaggio in macchina è stato lungo è dire poco, sarà durato qualcosa come 6 o 7 ore. Appena vedo la scritta "New Orleans" faccio i salti di gioia

Mi ero dimenticata di quanto quella città fosse così luminosa. Non parlo delle scritte a led o dei lampioni, parlo del cielo che non avevo mai visto così limpido. Sorrido al pensiero di essere tornata alla normalità e faccio un sospiro di sollievo quando finalmente entro a casa e precisamente, nella mia camera. Certo, non mi passa una bella sensazione quando entrando, vedo appeso sull'armadio in bella vista il lungo vestito bianco che indossavo alla cerimonia che mi ha stravolto letteralmente la vita. Mia zia vedendo la mia espressione accigliata, si affretta a toglierlo e comincia a parlare a raffica, come fa lei quando non sa cosa dire. Non sento niente di quello che dice ma istintivamente sorrido, come non succedeva da molto tempo.

In poco tempo riesco a ricordare tutte le piccole cose che facevo e che mi facevano sentire felice, come guardare un film o pitturare, e quasi posso considerare la mia vita normale. Ordiniamo su mia personale richiesta pizza e patatine fritte mentre guardiamo un film in bianco e nero, come quelli che piacciono a me. Quando vado a dormire quasi tutto il periodo in cui sono stata segregata in una casa vuota in mezzo al nulla, sembra essere sparito completamente o almeno essere solo un lontano ricordo. O almeno fino a quando non chiudo gli occhi.

Il quartiere francese-the originalsWhere stories live. Discover now