Capitolo 3

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Mi strofino gli occhi per capire se sia tutto vero...
Ho un leggero mal di testa ma credo sia normale dopo un rito magico no?
Sorrido, pensando a quello che è accaduto ieri, o almeno credo fosse ieri.
Ora sono una strega vera e propria!
Mi alzo dal letto e mi piego per prendere le mie pantofole sotto al letto.
Ovviamente non ci sono dato che questa non è più casa mia ma al loro posto noto una scatolina nera. Non faccio in tempo ad aprirla che sento un sasso sbattere alla finestra.
Mi affretto a mettere la scatolina in un cassetto e mi affaccio lentamente alla finestra. Quando mi accorgo di chi è non riesco a smettere di sorridere: Allison!
Non la vedevo da troppo!
Lei mi vede e mi fa un cenno della mano, io veloce come un fulmine prendo una vestaglia e ancora a piedi scalzi mi precipito giù per le scale con la mia solita eleganza da elefante incinta. Corro verso di lei e la abbraccio più forte che posso.

Allison ed io siamo state amiche fin da piccole. Quando morì mia madre mi transferii in città con mia zia e lei fu la prima bambina che incontrai. È anche lei una strega ma un anno fa è dovuta partire e non ci vediamo da allora.

Mi scendono lacrime di gioia quando ci sciogliamo dal l'abbraccio

Allison: Ho sempre saputo che ti vestivi male ma non pensavo così male!

Cominciamo a ridere insieme del vestito che indosso dato che non mi sono potuta cambiare

Allison: sono giorni che ti cerco, mi rispondi solo ora.

Ok ora sono confusa...

Io: ma che stai dicendo Ally?
Allison: non lo sai?

Sgrano leggermente gli occhi
Ti pare che non era successo niente

Allison: Jeanne hai dormito per giorni
Io: Come???
Allison: durante il rito sei svenuta. Gli anziani hanno provato a svegliarti ma sembravi morta anche se respiravi. Non reagivi a nessun impulso.

Il mio cuore si ferma a quelle parole.
Vedendo Allison accigliata le sorrido

Io: beh allora mi dovrai sopportare per un altro po' .
Dico ridendo
Allison: hai un'aria stanca, facciamo che ti vai a riposare e ripasso domani?
Io: ok va bene, a domani
Allison: a domani streghetta

Quando se ne va mi attraversa una sensazione di vuoto.
In realtà non sono stanca solo sconvolta e da quel che ho capito ho dormito abbastanza!
Questa casa mi è sempre piaciuta poiché io amo la campagna e l'aria aperta e qui c'è tutto quello che cerco.
Mentre cammino verso il bosco l'erba sfiora la pelle nuda dei miei piedi ma è una sensazione piacevole. Vengo immersa nei pensieri e prima che me ne possa accorgere sono già nel pieno della foresta.
Non ho paura anzi mi sento sollevata di essere da sola nel bel mezzo della natura. Vivere in città è rumoroso mentre qui è tutto più sereno e calmo.
Sarà anche tutto bello e piacevole ma vedo il sole che comincia a tramontare e allora mi preoccupo seriamente.
Devo dire che quando ho avuto la brillante idea di fare Dora l'esploratrice nel bosco isolato non ho pensato all' ipotesi di essere sbranata da un lupo o di morire ibernata se non ritrovo la via di casa.
Brava Jeanne, molto intelligente

Avrò un bel funerale?
Sarò sacrificata?
Ok no
Io oggi non morirò.

La levo dalla scatolina che faccio cadere a terra e la infilo

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La levo dalla scatolina che faccio cadere a terra e la infilo. Quando la luce smette di lampeggiare sbatto le palpebre ed è come se mi risvegliassi.
Il problema è che non so perché ho fatto quello che ho fatto.
È come se sapessi cosa fare quando in realtà non lo sapevo.
Mi ritorna un po' di mal di testa e quindi, stanca mi sdraio sotto le coperte e quando chiudo gli occhi mi addormento
Eccome se sono strana!

Il quartiere francese-the originalsWhere stories live. Discover now