Il vento

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Lui passa oltre, scrollando alberi, ululando tra le montagne, alitando sui paesi e sulle città, sui poveri e i ricchi, gli innamorati e gli assassini, sfiorando i tetti delle case schizza verso il basso, diretto sempre più rapido verso una piccola, tonda, finestra aperta d'una casa di contadini.
Dentro c'è una bambina addormentata nella sua culla a dondolo.
Una zanzara plana sul suo soffice braccio da infante.
Col pungiglione sonda il punto più caldo, poi affonda l'ago in un poro della pelle, alza le zampe posteriori e l'istante dopo l'addome, da grigio e magro, diventa rosso e tondo.
La bambina si sveglia, comincia a piangere e a strillare nella notte, troppo piccola per capire quel che è appena successo, troppo concentrata su sé stessa e sulla puntura per notare il poderoso colpo di vento che irrompe dalla piccola e tonda finestra aperta.
Spazzando via la zanzara, vortica selvaggio tra i muri rosa della stanza, scuotendo fogli, i due quadri appesi e soprattutto la piccola culla, ora una nave in tempesta, dondola furiosa a destra e a sinistra, la raffica soffia sempre più forte sulla bambina, che non può fare altro che piangere e respirare, quel vento le entra nei polmoni, nel sangue, nel cuore, nella mente.
Il vento scompare all'improvviso, la culla dondola, la bimba non piange più.
Zoppicante dal sonno, la madre entra nella stanza stropicciandosi il volto, afferra la culla oscillante e prende in braccio la figlia dagli occhi pieni d'una luce diversa, più coscienti, come se stessero osservando per la prima volta.
Alza gli occhi verso quella gigantesca donna orientale che la tiene al petto.
Dice "Mamma?"
La madre scoppia in un urlo di gioia.

Dream ThreeWhere stories live. Discover now