15.

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Josh Pov's
Appena Crystal rifiuta il mio passaggio, mi appoggio alla jeep, aspettando che Tyson si sbrighi.
Dentro di me inizio a pensare se per caso avrei dovuto difenderla, in mensa, con quelle ragazze...
Crys peró mi dice sempre che se la sa cavare, di non mettermi mezzo e di non essere troppo protettivo, sto solo rispettando il suo volere.
È questo che fa un buon fidanzato, no?



"Finalmente sei arrivato.." mi lamento quando Tyson sale in macchina, solo dopo noto che non è da solo.
"E tu che vuoi?" Mi rivolgo a Victor, che si siede dietro, insieme a Madison.
"Scusa se ti disturbiamo, ma nostro padre si è dimenticato di venirci a prendere, ti dispiacerebbe darci un passaggio a casa?" Chiede la ragazza, facendo gli occhioni dolci.
"Okay..." sospiro, ignorando il verme.




"Allora, vi piace la Dawson's High?" Chiede Tyson, giusto per fare conversazione e sembrare educato.
"Beh..." la ragazza prova a parlare,
"Ci piace, molto. Siete tutti molto gentili con noi...o quasi..." la interrompe il fratello, alludendo a me.
Dallo specchietto retrovisore lo guardo storto.
"Crystal non c'è?" Chiede poi Madison.
"No, aveva delle commissioni da fare." Rispondo, con gli occhi fissi sulla strada.
"Che strano..." commenta lei.
"Cosa c'è di strano?" Domando insospettito.
"No, nulla...È che l'ho vista andare via con quel ragazzo, Nicholas..." risponde lei, tranquillamente.
"Con Nick?" Anche Tyson è sorpreso quanto me.
"Cosa c'è, per caso non lo sapevi, Josh?" Mi chiede Victor, con quel suo sorriso arrogante ed irritante.
"Siamo arrivati, potete scendere" affermo rude, frenando di colpo una volta giunti a destinazione.
"Proprio con Nick..." dico a denti stretti, stritolando il volante, ora che siamo rimasti solo io e mio fratello.
"È per quella storia di quando era sotto l'influenza di Oliver?" Domanda Ty, pensieroso.
"Secondo te?" Borbotto, senza rispondergli.
Perché Crys mi ha mentito?



"Siamo a casa!" Grido, appena varchiamo la porta.
"Ciao, ragazzi, com'è andata a scuola?" Ci accoglie Wendy, con un sorriso smagliante.
"Bene..." rispondiamo io e Tyson.
"Josh Blues...vieni un attimo qui" sento dire a mio padre dal salotto.
Mi ha chiamato per nome e cognome?
Oh cazzo.
"Che c'è, papà?" Cerco di non sembrare intimorito.
"Puoi spiegarmi perché, nonostante io ti avessi ordinato espressamente di non fare nulla di stupido, hai provato ad affrontare il Dio della Morte con il tuo branco, ieri sera?" Domanda, avvicinandosi lentamente a me.
"Io vi lascio parlare..." commenta Tyson, cercando di salire di sopra.
"Non ci pensare nemmeno!" Wendy lo prende per un orecchio e lo porta fino alla poltrona, dove papà si è seduto.
"Io n-non ho fatto nulla, è-è lui il c-capo!" Balbetta Ty, provando a difendersi.
"Bastardo..." commento a denti stretti.
"State zitti!" Dichiara mio padre.
"Tyson, tuo fratello è l'Alfa del tuo branco e devi sottostare ai suoi ordini, ma, in quanto ragazzo intelligente e relativamente responsabile, quando noti che egli sta sbagliando è tuo dovere farglielo capire. Ora vattene in camera tua" ringhia mio padre, sempre con in tono pacato ma severo.
"Che intendi con 'relatimen..."
"Sparisci!" A quell'ordine, Tyson scappa su per le scale, come un gattino impaurito.
"Siediti, Josh..." sospira papà.



Gli si affianca anche Wendy.
Si toglie gli occhiali e si massaggia gli occhi, poi li rimette su e inizia a fissarmi.
"Chi te lo ha detto?" Borbotto, furioso.
"Ti ricordo che sono l'Alfa del branco formato da tutta la città, ho occhi e orecchie dappertutto." Ribatte subito.
"Allora, visto che hai tutte queste risorse, potresti informarti su chi sia questo Dio, così potrò riprendere l'anima del mio amico e porre fine a quelle profanazioni, senza che quel Cupo Mietitore provi a resuscitare Serpia!" Grido contro di lui, non riuscendo a trattenere la rabbia.
"E pensi che non lo stia già facendo? Solo perché io non mi comporto da bambino ma agisca con astuzia, pensando non solo al mio branco, ma a tutta la città, non vuol dire che non faccia nulla!" Ringhia anche lui a sua volta.
In vita mia ho visto papà poche volte arrabbiato, questa è una di quelle.
"Jeff, Josh, calmatevi..." prova a intromettersi Wendy, preoccupata.
"Non darmi ordini, non sei mia madre!" Grido dall'ira, pentendomi subito di quelle parole.
Lei rimane a bocca aperta, mentre mio padre si alza di scatto.
"Vai in camera tua, sei in punizione fino a quando non imparerai a comportarti" afferma, scandendo ogni singola parola, guardandomi con delusione e stringendo i pugni.
"Con piacere." Ribatto, salendo le scale.




Davanti alla porta trovo Tyson che, ovviamente, ha già sentito tutto.
"Josh..."
"Taci!" Lo spingo via ed entro in camera mia.
Fanculo tutti.
Chiamo Ian al telefono e gli racconto tutto.
"Fratello, non dovevi prendertela con Wendy..." commenta, serio.
"Ero incazzato..." provo a giustificarmi, sentendomi in colpa.
"Vuoi venire da me per una birra?"
"No, mi ha messo in punizione. Pff, come se fossi un bambino di 5 anni. Ci vediamo domani a scuola." Lo saluto e riattacco.
Che rabbia, voglio spaccare qualcosa.
Mi stendo sul letto e dopo poco mi addormento.




Sento bussare alla porta.
"Tyson, lasciami in pace!" Mi lamento.
"Sono Wendy, posso entrare?" Domanda con voce gentile.
Provo così tanta vergogna a parlarle dopo quello che le ho detto.
"Okay..." bofonchio, mettendomi a sedere.
"Ti ho portato la cena, dato che tuo padre non è ancora pronto a parlarti civilmente" afferma, entrando con un vassoio e poggiandolo sulla scrivania.
"Non ho fame..." ammetto a voce e testa basse.
"Ti ricordi quella volta, quando avevi 13 anni? Ti avevo detto che avresti potuto chiamarmi mamma e tu mi mandasti al diavolo" racconta , ridendo leggermente.
"Papà mi tirò uno schiaffo, ma poi mi disse che potevo anche chiamarti Wendy..." concludo la frase, guardando per terra.
"Lo so che ora sei arrabbiato, ma devi capire che ti ha detto quelle cose solo perché vi vuole enormemente bene e non vuole che vi facciate del male" mi spiega dolcemente, sedendosi accanto a me.
"E cosa dovrei fare, aspettare che quel Coso profani qualche altra tomba? Che resusciti, a metà, altra gente per poi farla morire di nuovo?!" Stringo i pugni e corrugo la fronte.
"Dovresti solo agire con più prudenza, tutto qui" risponde, pacatamente.
"D'accordo..." bisbiglio infine.
"Perfetto allora" sorride anche lei, alzandosi dal letto
"Wendy..." dico prima che se ne vada,
"Sì?"
"Mi dispiace per averti detto quelle parole...scusami..." affermo, sempre a bassa voce.
La sua espressione si scioglie in un altro sorriso:"Non ti preoccupare, io lo so di non essere la vostra mamma, ma a volte ci vuole qualcuno che si comporti come tale."
"Hai scoperto altro su quella tua amica?" Domando, ansioso.
"No, non ancora. Se le mie fonti dovessero metterci tanto andrò io a stessa a cercarla, non preoccuparti" conclude seria, uscendo dalla porta.




Mi squilla il telefono: Madison.
"Pronto?"
"Ciao Josh, sono Maddy, mi chiedevo...che fai stasera?"
Non può lasciarmi in pace? Già è strano che sia quasi identica a mia madre!
"Sto a casa."
"Da solo?"
"No."
"Con Crystal?"
"No."
"Ah...se vuoi puoi venire da me a guardare un film"
"Sono in punizione."
"Ah...be allora posso venire io."
"Mh, no, non mi va, ci vediamo domani."
"Cia-" riattacco senza lasciarla finire.
Sono abbastanza convinto di piacere a questa ragazza.
Peró non posso dirle di no in faccia, altrimenti Crys mi rimprovererà per essere stato sgarbato e cazzate varie.
Provo a dormire.



"Josh...." che cos'è questa voce?
"Josh..." è così familiare....
"Josh!"
Mi sveglio di colpo, tutto sudato e sconvolto.
Quella era proprio...
"L'hai sentita anche tu??" Tyson spalanca di colpo la porta della mia camera.
Guardo un attimo l'orologio. Sono le 3:44.
"Sì..." rispondo ancora sotto shock.
"Non me la sono sognata, vero?"
"Non credo sia possibile avere lo stesso sogno."
"Sembra proprio la voce..."
"Della mamma."

Violet Moon 2 (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora