8.

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Josh Pov's
Non dovrebbe essersi accorta che l'ho messa nel giubbotto. Perfetto.

"Cosa c'è di così importante da vedere?" Mi domanda Crys appoggiandosi alla mia spalla.
"Ora vedrai" taglio corto parcheggiando la macchina nel vialetto di casa.
Entriamo in casa e troviamo quel cretino di Tyson insieme a Cassidy.
"Dammi la chiavi" dico subito a quell'imbecille.
"Ciao anche a te...Che chiavi?" Fa finta di niente.
Papà e Wendy hanno deciso che è meglio affidarle a lui piuttosto che a me perché sono troppo 'irascibile'. Io? Non è per niente vero.
"Le ho raccontato tutto, dammi le chiavi prima che ti spezzi l'osso del collo" insisto guardandolo truce.
Squadra sia me che Crys.
"E va bene, eccole" sospira lanciandomele.
"L'hai già vista?" Domando a Cassidy questa volta.
"Sì." Risponde tranquillamente.
"Ma di che state parlando?" Sbuffa l'incantatrice.
"Ora vedrai" faccio una smorfia simile ad un sorriso e le faccio cenno di seguirmi di sotto.

"Josh, mi stai facendo preoccupare" mi ferma prima di entrare nel seminterrato. Nel suo sguardo c'è del timore, come se nascondessi dei cadaveri lì dentro.
"Andiamo, non ti fidi?" Allungo una mano scherzando, ma lei la afferra subito.
Ci guardiamo negli occhi per un istante.
È sempre più bella ogni volta che la guardo.
Ma forse è solo una mia impressione.
Quanto vorrei baciarla in questo momento, ma prima la stanza.
Apro la porta e le mostro le montagne di fascicoli che siamo riusciti a raccogliere durante l'estate.
"E gli orfanotrofi per lupi mannari vi hanno dato tutti questi documenti  senza fare obiezioni?" Chiede stupita guardandosi attorno a bocca aperta.
"Oliver non ha una buona reputazione tra noi lupi mannari" commento sarcastico grattandomi la nuca.
"Quindi ora dovrete visionarli tutti" aggiunge quasi sussurrando.
Non so perché le abbia fatto vedere la stanza. Mi sento un vero idiota ad averlo fatto.



"Beh era solo per rispondere alla tua domanda sul come erano andate le ricerche" borbotto infastidito.
"Okay, io prendo questa pila" dice sedendocisi sopra ridendo.
"Come?"
"Che c'è, non penserai mica di riuscire a sfogliare tutte queste pagine in una sola vita? Tu e la tua famiglia farete la vostra parte e io voglio fare la mia." Aggiunge scrollando le spalle.
"Crystal, non ti ho portata qui per costringerti ad aiutarmi" ribatto rude.
Lei con un balzo scende dalla sua sedia di fogli, ovviamente inciampa e cade, si rialza e mi si avvicina.
"Lo so, è una cosa che voglio fare io. Per ora inizierò con questa" sorride di nuovo alludendo alla sua pila di scartoffie.
Questa ragazza è la cosa più bella che mi sia mai potuta capitare.
Ma non credo glielo diró. Non voglio certo che si monti la testa.
"Dovresti chiedere anche agli altri...ti aiuterebbero senza controbattere" aggiunge cercando di prendere la pila di fogli per portarli al piano terra.
"Più avanti...forse..." borbotto per non darle una delusione, prendendole le cartelle dalle mani perché sono molto pesanti.
"Grazie..." sussurra saltellandomi accanto.
Perché mi viene da sorridere?

"Dopo il povero Ian, costringi ai lavoro forzati anche la tua ragazza? Vergognati!" Mi punzecchia quel cane di Tyson.
"Io non costringo nessuno, a parte te, lurido cane bagnato" ribatto alterandomi.
"Come mi hai chiamato, verme schifoso?" Risponde lui.
"Dai calmatevi...Crystal fermali" prova ad intromettersi Cassidy.
"I-io..." bofonchia la bionda nervosamente, torturandosi le mani.
Perché non ci ferma incantandoci?
Effettivamente da quando sono tornato non l'ho più vista usare i suoi poteri.
Cosa mi nasconde?
Le leggo nella mente che ha paura di usarli.
Non voglio sapere il motivo peró, voglio aspettare che sia lei a dirmelo, sperando lo faccia.
"Cretino" gli tiro un pugno sulla spalla.
"Stronzo!" Ribatte spingendomi al muro. Per il colpo la giacca di pelle mi si apre e mi cade la cornice con la foto che vi avevo nascosto. E si rompe.
Cazzo.


"Josh, ma quella è...?" Chiede Crystal a bocca aperta.
"Senti...fratellone, io non..." mette le mani davanti Ty.
"Maledetto, guarda che hai fatto! Si è rotta!" Gli ringhio contro minaccioso prendendolo per la maglietta.
"Ecco io...Cass, corri!" Grida liberandosi, prende la manica della sua ragazza e insieme escono di casa in un nano secondo.
Stupidi ragazzini.
Mi piego a raccogliere tutti i pezzi e mi tagliuzzo con il vetro.
"Questa è la cornice che era sulla mia cassettiera...perché ce l'hai tu?" Mi domanda Crys. Non sembra ci sia rabbia nella sua voce, solo perplessità.
"Che importa, guarda che ha fatto quell' imbecille" borbotto senza alzare lo sguardo.
"Josh..." mi rimprovera.
"E va bene, mi piaceva, okay?! Non avrei dovuto rubartela e se non lo avessi fatto ora sarebbe ancora integra. Io non ho fotografie di noi due, ne volevo una e in questa sembri davvero felice, tutto qui!" Sbotto tagliandomi ancora e ancora.
Ora mi urlerà contro.
Si infurierà.
Si siede accanto a me e mi blocca le mani.
"Ti piaceva proprio tanto" mi prende in giro.
"Già..." risponde ridendo anche io.
"Smettila di toccare il vetro e prendi una scopa. La foto la possiamo ancora recuperare, è la cornice che è andata." Dice estraendo delicatamente la fotografia con le sue dita affusolate, smaltate di viola.
"Domani te ne compro una nuova e così la potrai rimettere sulla cassettiera, scusa ancora" dico imbarazzato grattandomi la nuca.
"No, non serve, tieni" mi passa la foto.
"Posso tenerla sul serio?" Chiedo meravigliato.
"Certo, non pensavo che una fotografia significasse così tanto per te. Sarei più felice se la tenessi tu." sorride cordialmente.
"Grazie..." rispondo. So di sicuro di essere rosso come un peperone in viso.
"Non sarai mica arrossito?" Si prende ancora gioco di me.
"Figurati..." mi giro dall'altra parte.
"Ah sì, fammi vedere" cerca di guardarmi il viso.
"E spostati!" Esclamo ancora più rosso.
"Ora sai come ci si sente." Ride ancora.

Violet Moon 2 (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora