La seconda notte dietro al vetro

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Central City, 6 marzo 2017

Caro Leonard,

oggi non è stato emozionante come ieri, lo so ieri ho combinato un casino e ora ne pago le conseguenze, ma almeno mi sono divertita oggi mi sono, sinceramente te lo dico, molto, ma molto annoiata. Avrò guardato l'orologio almeno un miliardo di volte, e non passavano i secondi, figurati i minuti e le ore... è stato davvero noioso. Ma immagino vorrai sapere come sta la ferita, della quale tu del resto non sai nulla, queste lettere sembrano più un diario al momento, comunque la ferita sta bene, è quasi completamente guarita anche se ho paura che stavolta una cicatrice non me la levi nessuno. Qua a parte la noia che appesantisce l'aria anche molto si sta bene tutto sommato. Per fortuna quando mi hanno messo in questa stanza avevo il mio zaino dietro, ho passato quasi tutto il giorno stesa sul letto, che non è poi neanche così scomodo, a sfare e rifare il mio adorato cubo, si proprio quello che mi hai regalato per i miei otto anni, l'ho tenuto bene. In questa cella c'è pure la presa per ricaricare il telefono così posso ascoltare tutta la musica che voglio e inoltre col computer posso continuare a vedere cosa accade fuori da queste mura, anche se internet quaggiù va davvero lento. Tu invece come te la passi a fare l'eroe? Io l'ho quasi battuto un eroe, e che ho fatto alla fine mi sono buttata da sola nella mia cella, o almeno è come se lo avessi fatto. Sai qua dentro ci vorrebbe un po' di te, per dare un po' di vita. Ho imparato una cosa fighissima in una sola intera giornata di nulla da fare. Sai i raggi della tua pistola, quelli che dal giorno dell'incidente posso creare anche io, li ho imparati non solo a dosare, ora li so anche modellare, ho passato qualche ora a tentare di creare sculture di ghiaccio, e lo sai? Ci sono riuscita! E' venuto fuori uno spettacolare trono di ghiaccio, dove non mi posso sedere perché è troppo freddo. Leonard, con te posso essere sincera vero? Ho paura, paura di non uscire mai più da qui, paura di essere diventata un mostro e di meritare di stare qua dentro. Lo so non sono brava a scrivere in modo decente, faccio salti da un argomento a un altro che neanche io capisco, ma ho bisogno di scrivere, di parlare, di dirti tutto, mi fa stare meglio. Anche oggi Joe è venuto a fare un salto qui, dice che glielo avevano chiesto gli altri per sapere come stavo, ma io ci credo poco, e se mi avesse riconosciuto, lo credi possibile, che si sia ricordato di quella notte? Non lo so, se so una cosa per certo, però, è che in quegli occhi oggi ho letto lo stesso sguardo di sette anni fa... poi che altro c'è da dire? Ci sarebbe un mondo da raccontare, lo so ho detto che è stato noioso, ma io ho tanto bisogno di parlare con te e questo è l'unico modo che ho adesso per farlo. Sono ancora qui dietro questo vetro e tu sei lontano, ignaro di tutto il casino che ho combinato e continuo a pensare che sia meglio così, perché almeno sei fuori da tutta questa storia. Comunque sia stai tranquillo "fratellone" qui sto bene, non ti devi preoccupare, riuscirò ad uscire da qui, e mi farò perdonare da Flash perché non so essere una brava cattiva e non voglio esserlo, sarò una brava ragazza e tu sarai orgoglioso di me, te lo prometto. So benissimo di aver sbagliato e voglio rimediare al mio errore, e lo farò, promesso.

La tua piccola Lily Mudd-Snart

Lily Mudd-Snart [COMPLETA]Where stories live. Discover now