Tretatré

63.6K 4.6K 783
                                    

Non mi ricordo molto... oh no, tranquilli... non è come una Notte da Leoni, non ho passato la notte più folle della mia vita con la persona che odio di più.
È stato solo molto... liberatorio? Si, liberatorio.
Guardo la macchina di Jessica partire davanti a casa mia.
Siamo andate in un bar o una discoteca... entrambe forse.
So solo che c'era molto Alcool... troppo Alcool.
Abbiamo ballato, ballato fino alla fine, abbiamo riso... ci siamo anche insultate se non sbaglio pma nulla di esagerato.
Ho urlato, alzato una bottiglia di Vodka con un braccio e tutti hanno urlato in coro dopo di me.
È stato divertente.
Forse era una festa... si era una festa.
Ora si spiega il ragazzo dai pettorali scolpiti che vagava in giro con la testa da Mascotte.
Credo di aver anche vomitato, un paio di volte forse, Jessica mi ha tenuto i capelli.
Poi è rincominciato tutto da capo.
Ballare, urlare, bere, vomitare.
E di nuovo, di nuovo, di nuovo e di nuovo ancora.
Fino a quando non è arrivata la polizia.
Non potrei bere ma non sono tenuta a dirlo a nessuno e poi sono perfettamente in grado di ragionare.

Barcollo fino alla porta di casa e provo ad aprirla.
Chiusa, ovviamente.
Cerco le chiavi che di solito nascondiamo ma non le trovo.
Okay, Jen, ragiona... dove ho messo il telefono?
Cerco nella tasche dei jeans e della felpa... della felpa? Non sono uscita con la felpa... la guardo bene.
Non è mia.
Una fitta alla testa mi distrae dalla felpa rossa.
Sussurro un "ouch" veloce e cerco di pensare a una soluzione che non preveda svegliare mia madre, visto che probabilmente vuole uccidermi.

Poi mi si illumina la lampadina nella testa.
Ma certo!
Scavalco il recinto che circonda il mio giardino con non so quale atleticità.
Cado comunque per terra.
Mi gira la testa e devo vomitare... ancora.
Due secondi dopo vomito all'angolo del recinto.
Spero funzioni come concime.
Cammino e attraverso il giardino.
Prendi un po' di ghiaia dal giardino e vado davanti alla finestra della mia camera.
Tiro il primo sassolino contro il vetro.
Dai Caleb... coraggio.
Ne tiro un altro.
Niente.
Ancora un altro.

<<Cazzo!>>
Sento imprecare.
Caleb... mi guarda dall'alto, è arrabbiato... macché, furioso.
L'ho colpito in testa.
Lo saluto con un sorriso.
È senza maglietta, vedo l'orlo dei pantaloni della tuta... è molto... sexy...
Mi mordo involontariamente il labbro.
<<cosa vuoi bambinetta?!>>
Giusto.

<<mi apri? Sono chiusa fuori>>
Gli chiedo.
<<sei ubriaca?>>
Scuoto la testa bruscamente e urlo di no per poi tapparmi la bocca e scoppiare a ridere.
<<no! Che hai capito? Sono chiusa fuori!>>
Susssurro divertita.
Lui sparisce dalla mia visuale e qualche secondo dopo la porta posteriore di apre.
Mi fa segno di entrare con una mano.
Io vado verso di lui e rischio di inciampare un paio di volte.
Caleb, allora, viene verso di me e mi prende a modi sacco di patate.
Mugugno qualcosa incomprensibile ad entrambi.

<<che hai detto?>>
Chiede.
<<devo vomitare!>>urlo poi lo guardo male...o almeno, guardo male la schiena.
<<shhht! Non urlare!>> gli sussurro poi scoppio a ridere.
In un tonfo sono sul mio letto.
È così... morbido... rido ancora.

<<di chi è questa felpa?>>
Mi chiede accigliato.
Alzo le spalle e mugugno velocemente un "boh".
Lui si prende con il pollice e l'indice il ponte del naso.
<<... non so nemmeno perché c'è l'abbia>>
La slaccio e guardo la mia maglietta bagnata.
Mi ero scordata fosse bianca.
<<oh... ecco perché>>

<<già, Jennifer! Ecco perché! Togliti quella roba che la metto a lavare!>>
Mi oppongo facendo di no con la testa.

<<cos'hai adesso?>>chiede scocciato.

<<non voglio spogliarmi!>>
Sbatto i piedi sul materasso come una bambina.

<<ti ho già visto nuda Jennifer...>>
Mi ricorda, arrossisce insieme a me e realizza cosa ha appena detto.
Ma lui, a contrario di me, si ristabilizza subito.
Mi sento coraggiosa... non so perché lo sto per dire ma voglio dirlo.

<<fallo tu>>
Lo sfido.
<<come?>>

<<fallo tu... spogliami tu...>>
Sento che sto più o meno smaltendo la sbornia.
Ragiono un po' di più ma non abbastanza da fermarmi.

<<non ti spoglierò Jennifer...>>

<<nemmeno io ho intenzione di farlo, quindi o lo fai tu o non lo fa nessuno... per me non c'è problema a restare così>>
Lo vedo stringere i denti.
So che effetto gli fa il mio corpo nudo.
Prima si è trattenuto perchè avevo la biancheria intima ed era lontano.
Sta pensando cosa fare.
<<tu non hai davvero intenzione di farlo?>>
Faccio di no con la testa.
Senza dire niente si avvicina e io capisco, mi alzo in piedi di fronte a lui e lo guardò dal basso come lui guarda il mio corpo dall'alto.
<<okay... allora...>>
Con lentezza mi finisce di slacciare la felpa e con un dito per sbaglio mi tocca lo stomaco.
Sussulto.
Ha le mani talmente fredde che riesco a sentirle da sopra la maglietta.
<<scusa>> chiede.
<<fa niente>>
Era da tanto che non mi toccava così delicatamente... in questo modo.
Torna sulle spalle e fa scivolare la felpa per terra.
Scruta ogni mia minima parte.
Passa le mani sui miei fianchi e io stiro la schiena.
Con un gesto rapido ma troppo lento allo stesso momento tira via la maglietta.
Le sua mano toccato delicatamente la mia pelle nuda dopo tanto.
Le mia dita di spostano direttamente sul suo addome e lui trattiene il respiro finché non la sposto sul suo fianco.
Mi guarda un attimo negli occhi come per chiedermi il permesso.
Annuisco.
Sposta la mano destra dietro la mia schiena e con un gesto unico slaccia il mio reggiseno bagnato.
Fa scendere una spallina dopo l'altra.
Il reggiseno cade a terra.
Chiude un attimo gli occhi come per autocrontrollarsi e deglutisce.
Fa fatica... lo capisco.
Sento il suo respiro.
<<non vai avanti?>>
Chiedo innocente.

<<jennifer, è da qualche mese che non ti vedo nuda... mi è difficile controllarmi visto quello che vorrei farti in questo momento>>
Dice a denti stretti sempre con gli occhi chiusi.
Avvolgo le mie braccia attorno al suo collo.
Entrambi a petto nudo.
<<chi ti dice che tu non possa?>>
Gli sussurro davanti alle labbra.
Desidero solo quelle al momento... sarebbero una distrazione perfetta da... tutto.
Lui apre gli occhi di colpo e succede quello che ho desiderato da mesi a questa parte.
Le sue labbra.

Quel coinquilino snervante 2 - You were on my to do listWhere stories live. Discover now