Capitolo 4

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Non voglio che Maura veda...non voglio che sappia...la devo proteggere da tutto questo...non voglio che la mia sofferenza diventi anche la sua...
- Hoyt aspetta!... dico per prendere tempo...
- Cambiato idea, Jane??
- No!...certo che no!...questa storia deve finire una volta per tutte...ma prima voglio parlare un attimo con Maura...
- Vuoi dirle addio?...romantico...molto romantico....ok ti dò 5 minuti e poi torniamo a noi...
- Jane? che stà succedendo?!
- Stai tranquilla Maura...andrà tutto bene...
- Non può andare bene quando ci sono di mezzo delle pistole!... mi dice Maura piangendo...
- Ti fidi di mè?
- Ciecamente...darei la vita per te...
- Anch'io Maura, ma ora ho bisogno che tu faccia una cosa per mè, ma prima...Maura...io...volevo dirti che...
- Lo so Jane...lo so...anch'io...
Le sorrido, e la guardo con amore cercando di trasmetterle sicurezza...sicurezza che non ho, ma che lei non  deve sapere...
- Maura... ascoltami, devi spegnere il PC...questa è una questione tra me e lui...
- Cosa??!!! No Jane, non lo posso fare...voglio stare con te qualsiasi cosa accada...
- Ti prego, Maura...spegni il PC...se mi ami come dici...spegnilo...non voglio che tu veda...
- Non vuoi che veda cosa???!!! Che tu muoia???!!! Non posso...non posso perderti, la mia vita senza te non ha senso...
- Oh Maura...non mi perderai...
È così  dicendo, allungo il braccio con il palmo aperto cercando di toccare il monitor, dall'altra parte lei fa lo stesso e anche se, non c'è un vero e proprio contatto fisico le nostre anime si uniscono...
- Per sempre Maura...
- Per sempre Jane...
La comunicazione si interrompe e io rimango sola con il mio carnefice...
- Bene..bene..non ti facevo così sentimentale ...tu e io soli...mmhhh...mi piace questo lato di te...sempre pronta al sacrificio per l'amore verso gli altri...avrei preferito vedere il dolore anche negli occhi della tua dottoressa ma mi accontenterò del tuo...
Hoyt si avvicina e prende il mio braccio ma cerco di fare resistenza... incomincio ad ansimare. ..il mio petto si alza e si abbassa ripetutamente...stringo il pugno ma lui me lo distende e appoggia al centro del mio palmo la pistola sparachiodi...è un attimo e urlo con tutto il fiato che ho in gola.
Hoyt mi ha appena inchiodato la mano al muro...
Il dolore è insopportabile e mi sento svenire ma lui non me lo permette perché mi schiaffeggia ripetutamente il viso...ho il sapore del sangue in bocca e invece di deglutire gli sputo in pieno petto.
- Sei un bastardo...tu sei malato...io ti ammazzo!!!.... urlo
- Prego fai pure...  e così dicendo mi mette la pistola in mano.
A fatica riesco a reggerla  ma cerco di posizionare comunque un dito sul grilletto,  il movimento delle dita mi procura delle fitte fortissime che si irradiano lungo il braccio ma stringo i denti perché questa è la mia unica possibilità. ..
- Ora che hai la pistola cosa facciamo, Jane?...mi giro, faccio tre passi e poi contiamo fino a 3 e al 3 spariamo?
Nel frattempo Maura, dopo aver interrotto il contatto con Jane corre nell'ufficio di Cavanaugh...
- Frost! Nina! avete qualcosa?!!
- Quasi Maura, abbiamo ristretto la zona a quattro isolati ma se riusciamo ad escludere l'ultimo segnale di rimbalzo dovremmo avere il luogo preciso... dice Frost
- Ecco! ci siamo! È un magazzino in Victor Road vicino al porto
Il tempo di prendere le pistole  e tutti sono in auto...Maura in un momento di lucidità chiama il 911 e fa venire un ambulanza per essere subito pronti per qualsiasi evenienza.
- Facciamo come vuoi tu..a me va tutto bene...
- Ok dai...mi giro...conto e poi... buuummm...morta...sapevo che con te mi sarei divertito!... ahhhhahhhhh
Lo vedo voltarmi le spalle...non ho molto tempo...non credo arriverà a contare fino a tre...mi sparerà  sicuramente prima....
Prendo un bel respiro...
- Uunooo... -conta Hoyd
Ora Jane! Ora! Faccio leva sul gomito e urlando per il dolore riesco a strappare la mano inchiodata al muro e lo sorprendo faciendo fuoco...scarico tutto il caricatore su quel bastardo che crolla al suolo morto.
Lascio cadere la pistola ormai scarica e incomincio a singhiozzare....

Da quando abbiamo scoperto l'indirizzo è passato un quarto d'ora e ora siamo sul posto...mentre scendiamo dalle macchine sentiamo una raffica di colpi,  Frankie, Frost e Korsak armi in pugno si affrettato ad entrare...
Mi hanno ordinato di attendere il via libera ma sono troppo in ansia per Jane per rimanere ad aspettare....voglio trovarla, voglio vedere come stà la mia Jane...
La troviamo nel seminterrato e grazie a Dio è viva...
- Jane! Jane! Sono  stata tanto in pena...quando abbiamo sentito gli spari ho avuto paura che tu....
- Va tutto bene Maura...
Dopo che Frankie mi ha slegato il braccio, io e Maura ci abbracciamo, sono sporca e piena di sangue ma questo a lei non interessa...con gesto amorevole si sfila la sua costosa giacca e me la mette sulle spalle....il suo profumo mi inebria...com'è possibile rendersi conto di amare così tanto una persona che fino al giorno prima consideravi la tua migliore amica? E ora? Come affronteremo la cosa?
Mi sento debole...ma c'è Maura a sostenermi, da quando mi hanno trovata non mi ha lasciata un attimo...ora sono stesa sulla barella e lei stà controllando le mie ferite...non ha voluto che nessuno mi toccasse...la vedo preoccupata per la mia mano ma io continuo a ripeterle che andrà tutto bene...vedo che mi guarda poco convinta perchè lei sa che lo stò dicendo più per me...ha paura che questa volta il rapimento...la tortura mi abbiano scosso nel profondo...ma questa volta, ho la certezza che la sua vicinanza sarà un fattore decisivo per la mia guarigione fisica e morale. Spero solo di essere in grado di fare lo stesso per lei...

Quando ho visto Jane in quelle condizioni mi sono sentita morire...avevo tanto paura di perderla...avevo paura di non poter più rivedere la luce nei suoi occhi....quella sola e unica luce che riesce ad illuminare la mia vita...Hoyt le ha procurato diverse ferite, quella alla mano è grave ma quello che mi preoccupa maggiormente sono le ferite invisibili...quelle che nessuna medicina può curare...

Sono trascorsi quattro giorni...quattro giorni di ospedale in cui Maura mi è stata molto vicina ma la sua, è stata per lo più una presenza fisica...non abbiamo parlato molto...sento che è molto distante e pensierosa...forse dichiararci in un momento così drammatico non è stata una buona idea...ma se fossi morta, lei non avrebbe mai saputo cosa realmente provo...certo il mio può sembrare un gesto egoistico, un togliersi un peso dalla coscienza o forse, più un peso dal cuore...ma Maura è così importante per me che non ho potuto nasconderglielo...so che lei avrebbe capito e non avrebbe portato rancore....

Sono rimasta vicino a Jane il più possibile ma quello che ha passato...abbiamo passato, è stato per me devastante...spero non si sia accorta del mio stato d'animo non proprio sereno, ma ho paura...tanta paura che quello che lei ha detto di provare per me, sia solo frutto del momento...conosco Jane, sò che non dice le cose tanto per dire...quando lavoriamo insieme fa un sacco di battute spiritose ma in realtà è una donna dolce e profonda...non avrei potuto amarla se fosse stata diversa. Dovremmo parlare, dovrei chiederle tante cose ma non trovo le parole.. la paura di sapere mi blocca... La stimata dottoressa Maura Isles, il google parlante che sa argomentare su tutto, di fronte all'amore rimane senza parole...ironico, vero?

Questa mattina sarò dimessa, la mano mi fa ancora molto male e non riesco a muovere le dita ma Maura dice che con il tempo potrò recuperare la più completa funzionalità e se lo dice Maura, sono tranquilla. Per una settimana starò da lei, non ha voluto sentire ragioni ma a me fa piacere, su questo non avrei mai obiettato...si è presa pure una settimana di ferie per starmi vicina!
- Eccomi, Jane! Pronta ad uscire?
- Con quella io non vado da nessuna parte!
- Ma Jane! È la prassi...
- Prassi o non prassi io su quella cosa non ci salgo, se vuoi esco con le mie gambe oppure...ESCO CON LE MIE GAMBE!
Per confermare le mie intenzioni, mi alzo di botto dal letto ma un violento capogiro mi fa barcollare...Maura è subito vicino a me e mi prende per i fianchi e io mi appoggio a lei per trovare stabilità. Siamo vicine come non lo siamo mai state fino ad ora...le sue mani mi procurano dei brividi lungo la schiena...i nostri visi sono vicini...il suo profumo...Dio quanto è buono il suo profumo...e le sue labbra, così belle...così sensuali...

La solita testona, sempre pronta ad andare oltre i suoi limiti...se non fossi stata vicina sarebbe caduta a terra...L'ho afferrata per i fianchi d'istinto ma ora non vorrei più lasciarla andare, il contatto con il suo corpo mi inebria...provo sensazioni mai provate prima, possibile che in tutti questi anni non mi sia mai accorta della scarica di corrente che sento nel toccarla?

Non riesco a distogliere lo sguardo dalle sue labbra...sono così invitanti...sento muovere le sue mani  lungo i mie fianchi, ma non sta cercando di allontanarmi anzi, sembra quasi che stia cercando un contatto più intimo...non posso fare a meno di guardare Maura negli occhi e quello che vedo è il riflesso dei miei e perdendomi nello sguardo del nostro amore,  avvicino le mie labbra alle sue.
Le dò un bacio timido...le sue labbra sanno di pesca matura...vorrei osare di più ma ho paura di aver male interpretato i segnali...

Ho le labbra di Jane sulle mie...sento il suo respiro e trovo che non ci sia cosa più buona al mondo...schiudo leggermente le labbra e mi stringo a lei, ora sono io ad avere un capogiro...

Quando sento le sue labbra schiudersi mi lascio sfuggire un sospiro e mi abbandono ad un bacio appassionato...
È la mancanza d'aria a separci...le nostre fronti sono una contro l'altra e nostri respiri sono affannosi...
- Maura...forse ora è il caso che io accetti il passaggio su quella cosa....  le dico sorridendo...

La scelta di Jane Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora