CAPITOLO 29

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Ziegler

"L'aiuto,aspetti."- prendo l'altro lato della barella e in fretta la portiamo all'interno.

"Dottor Franz! Dottor Franz,la prego,c'è Ilse,sta male,ci aiuti!"-inizio ad urlare,il mio petto comincia a muoversi ripetutamente.

Lo vedo voltarsi verso di me,dal fondo del corridoio. Il ragazzo che tiene la barella mi fa cenno con la mano di continuare a camminare.

Mentre striscio gli ultimi passi,guardo Ilse. Sembra essere caduta in un sonno profondo,non tiene più gli occhi semichiusi come prima. Il suo vestito con i fiori,ormai lacerato,mi fa pensare all'ultima volta che l'ho vista. Quella sera in cui mi disse di lasciarla stare,di non farmi vedere mai più. Io l'ho ferita,lei cercava soltanto di tenermi testa,di rispondere alla mia provocazione. Ancora non so per quale stupido motivo io l'abbia fatto.

"Poggiatela su quel letto accanto alla finestra,spostatevi."-  Franz armeggia con il fonendoscopio,lo appoggia sul petto di Ilse e fa venire un'infemiera.

"Bisogna fermare il flusso di sangue,disinfettarle le ferite,toglierle l'abito e lavarla."- dice alla ragazza che gli sta dietro,lei acconsente e subito prende una tovaglietta bianca e inizia a tagliarne delle strisce.

"Maggiore,ha perso troppo sangue,ora é in coma,mi dispiace doverla lasciare,ma ci sono altre persone. Se ne occuperà la mia infermiera,non si preoccupi,é in buone mani."

"Capisco,ma si riprenderà,non è vero?"- É titubante,ciò non fa altro che aumentare la mia ansia.

"Non c'è nulla di certo,l'unico consiglio che posso darle é di parlarle. Perché anche se al momento é in coma,non è detto che sia completamente estranea a ciò che la circonda. Inoltre,potrebbe aiutarla a risvegliarsi."

Il suo sguardo é più serio del solito,riesco a percepire che anche lui non crede fino in fondo a quello che sta dicendo,Ilse non ce la farà.

É questa la verità,che sopravviva é solo una piccola percentuale.
E vederla in queste condizioni,mi fa sentire soltanto peggio,se solo avessi saputo,avrei fatto di tutto per evitare quel nostro ultimo incontro,la colpa è solo mia.

Non posso lasciarla andare sapendo che la nostra ultima conversazione é stato un addio.

***
Ilse

Sento dolori dappertutto,la schiena mi brucia. Riesco a sentire la profondità  delle ferite sulle braccia e sulle gambe.

Non ho la minima idea di dove io mi trovi,il mio corpo viene adagiato su una superficie morbida.

Attorno a me ci sono delle persone,riesco a percepire le loro voci ovattate,ma non capisco di chi si tratta.

Poi,improvvisamente,sento che qualcosa di freddo viene messo su una ferita,forse è un panno bagnato,non lo so.

Il dolore non fa che aumentare,vorrei riuscire ad alzarmi e vedere con i miei occhi quello che mi sta succedendo,ma i miei occhi sono bloccati,non riesco ad aprirli.

Quando tutte le ferite sono state medicate,sento qualcuno allontanarsi,lasciandomi sola.

Cerco di girarmi,ma non c'è nulla da fare,il mio corpo sembra essersi pietrificato.

"Ilse,sono io,Ziegler."- sentire la sua voce,dopo così tanto tempo sembra ritornare a qualche mese fa.

Spero lui sappia che non riesco a parlare,a muovermi.

Come fa a sapere che sono qui? Come ci è arrivato? É forse stato lui a portarmici?

"So che probabilmente non mi sentirai,ma io devo parlarti,altrimenti rischio di diventare matto."- forse si avvicina,non so dirlo,ma poi mi prende la mano sinistra,adagiata accanto al mio fianco e la stringe forte con la sua.

"Il dottor Franz ha detto che sei in coma,la tua condizione è critica,é possibile che il tuo corpo non ce la faccia. -fa una pausa e poi,con un sospiro butta fuori l'aria,solleticandomi il collo- e capisci che io non posso tollerarlo,non ce la faccio. Per quello che mi hai permesso di conoscere di te e per ciò che sono riuscito a scoprire io da solo,sento che devo starti accanto,sarà sbagliato,tu non l'approverai,forse mi odierai per questo,anzi forse già lo fai."

La sua voce é calma e da quanto percepisco posso affermare che a breve si metterà a piangere.

Sentire queste parole da parte sua,in questa condizione in cui mi ritrovo é completamente diverso. Se ci fossimo trovati in un'altro posto,sicuramente non mi sarei lasciata sfuggire l'occasione di rinfacciargli ciò che è  e ciò per cui sta combattendo,non curandosi minimamente dei più deboli,di coloro che davvero hanno bisogno e di ciò che davvero è giusto. Ma lui non capisce,é materialista,spietato e dopo quello che ha fatto non riesco più a fidarmi,anche se adesso è qui ed è l'unico a stringere la mia mano. Ma ormai è tardi,non posso più dirgli nulla.

"Ti prego,te lo chiedo per favore,torna da me,Ilse,torna."- la sua testa si poggia sulla mia mano,continuando a tenerla stretta,la sento inumidirsi e dopo aver sentito i suoi singhiozzi capisco,sta piangendo.

Inizio ad agitarmi,cosa posso fare per svegliarmi? Io devo tornare la Ilse di qualche ora fa,devo aiutare,devo combattere per ciò in cui credo.

//
Ilse è in coma. Morirà o ce la farà a sopravvivere,grazie alla sua forza d'animo?
Che  cosa ne pensate di Ziegler? L'avreste mai detto?

Colgo anche qui l'occasione per ringraziarvi tutti,dal primo all'ultimo,per aver portato questa storia al secondo posto in narrativa storica,vi ringrazio dal profondo del cuore.

Al prossimo capitolo,
Lidia.

Eisblume •1 | COMPLETATA |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora