Capitolo 11

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Capitolo: 11 Ma perché lo hai fatto?

Questa storia non si RUBA! Ecco l'undicesimo capitolo
Angelachichi96

Capitolo 11
Bulma gli prese una mano.- Ti prego non andartene!-
Vegeta non voleva andarsene, ma era sicuro che se fosse rimasto lì l'avrebbe baciata è tutto quello che provava per lei sarebbe venuto fuori.
Bulma si alzò in piedi e parandosi davanti a lui lo abbracciò.
-Vegeta, lo so che tu sei orgoglioso, sei il principe dei Saiyan, e che non vuoi o non puoi rimanere. Ma io ti chiedo solo una cosa.- E con una lacrima che gli scendeva dal viso:
-Ascolta il tuo cuore e fai quello che ritieni giusto. Metti da parte l'orgoglio e le tue origini e fai quello che tu vuoi fare, e non quello che devi...-
Le parole di Bulma erano davvero profonde, e anche Vegeta ne fu toccato. La spostò gentilmente, e si avviò verso la porta con il suo portamento fiero. Però sapeva che se varcava quella porta sarebbe caduto in lacrime.
Che non l'avrebbe mai più avuta, la donna che amava sarebbe svanita per sempre, come si può essere così masochisti? -Come posso lasciarmela scappare ancora, devo farla andare tra le braccia di un altro uomo per la terza volta?-
Prese la maniglia e fece per abbassarla, aprì un po' la porta.
-Ma cosa sto facendo? Me ne sto andando dalla donna che amo, sto mandando in fumo ogni possibilità di stare con lei. Mi sto facendo del male da solo. Credevo di essere felice da solo, ma è il contrario. Io sono felice solo quando sto con lei.- Riaccostò la porta. La chiuse, si girò e guardò Bulma negli occhi. Si avvicinò e lei e la baciò.
La ragazza aveva il cuore che gli batteva fortissimo e anche quello di Vegeta batteva forte. Si baciarono a lungo, poi si sdraiarono sul letto.
Continuavano a baciarsi mentre i loro occhi si guardavano in un nuovo modo, anche se in fondo gli era familiare. Si dicevano tutto senza però dirsi niente, riuscivano a capirsi a vicenda e quel momento, li rese consapevoli, che se lo sarebbero ricordato per sempre.
Bulma si lasciò possedere da Vegeta tutta la notte, convinta che non sarebbe stata l'ultima. E nella passione riuscirono a ritrovare i propri sentimenti ormai nascosti da orgoglio e incertezza.
Arrivò mattina, Vegeta fu il primo a svegliarsi, guardava la sua donna dormire come un angelo accanto a lui.
Le diede un bacio sulla spalla, nuda e calda.- Solo ora capisco quanto amo questa donna!-
Si alzò e si vesti. Andò nella GR e non ne uscì fino all'ora di pranzo.
Bulma preparava qualcosa di semplice da mangiare. Appena vide Vegeta passare nei corridoi lo salutò con un gran sorriso. -Buon giorno!-. Vegeta la guardò, sorrise e si diresse verso lei. Le diede un dolce bacio sulla fronte e poi andò in camera sua per cambiarsi. Bulma era davvero felice. Sapeva di amarlo e sapeva che lui amava lei. La sua vita non era mai stata così bella!
Si trovarono seduti uno davanti all'altra, mangiavano lanciandosi dolci occhiate.
La ragazza finì tutto il cibo che aveva nel piatto, e poi si pulì la bocca con il tovagliolo.
Schiarì la voce.
-Sai, non credevo che saresti tornato indietro ieri sera...-
-Nemmeno io...- disse il Saiyan con ancora la bocca piena.
Sorrise. -Ma perché lo hai fatto?-
Vegeta smise di mangiare e guardo la ragazza che lo fissava con la testa appoggiata sopra le mani che stavano orizzontali a pochi centimetri da tavolo.
Deglutì.
-A dire il vero, credo che sia stato il mio istinto a farmi tornare indietro!- Il principe portò le mani dietro la testa e chiuse gli occhi.
-Il tuo istinto? Ma che vuol dire?-
-Diciamo che ho fatto ciò che mi sentivo di fare, la cosa che mi è venuta naturale!-
Bulma divenne rossa.
-Cosa ho detto di male?- pensò Vegeta vedendo la sua faccia diventare seria e il suo viso in scurirsi sempre più.
-Te sei venuto da me solo per soddisfare i tuoi piaceri carnali! Sei un infame Vegeta!-
Cadde una lacrima sul tavolo.
-Ma cosa dici Bulma!- Il Saiyan si alzò in piedi e punto le mani al tavolo.
-Sei come tutti gli altri uomini, non hai cuore! Pensi solo a te. Sei egoista Vegeta, sei un egoista ed egocentrico che pensa che il mondo gira solo intorno a te!-
-Ma stai scherzando donna?-
-Vattene da casa mia!-
Il principe guardava quella donna mentre piangeva e singhiozzava, si vedeva che cercava di calmarsi, di non farsi vedere così, ma non ci riusciva, continuava a singhiozzare e a piangere. Si alzò in piedi anche lei e corse in camera con le mani che li coprivano il volto.
Vegeta rimase immobile.
Non era certo per quel motivo che era tornato indietro, ma come al solito il suo orgoglio e la sua paura nell'esprimere i suoi sentimenti lo avevano fermato e bloccato.
Strinse i pugni.
-Non posso averla persa ancora!-
Uscì di casa e volò via.
Intanto Bulma piangeva come una bambina!
-Come ha potuto quel brutto porco, approfittarsi di me in quel modo! Non sono la sua bambolina! Non lo voglio più vedere, mai più!-
Continuava a singhiozzare, poi si calmò per un secondo, si girò a pancia in alto e fissò il soffitto.
Ormai cominciava a erodersi da quanto lo guardava quel povero soffitto di camera sua.
-Vegeta, come hai potuto. Come hai potuto!- Gli scese un'altra lacrima. -Come ho potuto mandarti via, io ti amo!-
Vegeta volava via veloce, la metà era ignota e i pensieri nella testa erano tanti, ma di certo nessuno riguardava la sua futura dimora, riguardavano tutti lei, la donna che lo aveva rapito, la donna che lo faceva vibrare senza neanche toccarlo! La donna che era riuscita a vedere oltre al suo scudo di muscoli e ghiaccio.
L'unica che era arrivata dritta al suo cuore, con baci, parole, abbracci e anche solo sfiorandoli la mano.
-Sembro uno scemo, qui a soffrire per una donna! Perché mi è successo, voglio guarire dall'amore!-
Trovò un posto molto bello, era una Savana, decise di allenarsi un po' per migliorare il suo autocontrollo. Si sedette per terra e cominciò a fare esplodere sassi con solo la forza del suo pensiero.

Vegeta e Bulma Where stories live. Discover now