Capitolo 7

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Capitolo: 7 che tipo!

Questa storia non si RUBA! Ecco la seconda parte del capitolo 6, spero vi piaccia, visto che non avete lasciato commenti nella scorsa puntata, comunque mi sono rimessa in pari con la scrittura e non ci saranno più ritardi! Buona lettura!
Angelachichi96

Capitolo 6
Abbassò il finestrino. "Mi scusi agente! Ho perso il controllo della macchina e...".
Rimase a bocca aperta. Davanti a lei vi era un ragazzo molto bello, biondo con gli occhi azzurri."Ehi Piccola! Non darmi mai più dello sbirro!". E dicendogli questa frase gli fece un gran sorriso. Aprì la portiera della macchina e l'aiutò a scendere. "Tu piuttosto, stai bene?"
Bulma annuì, e subito dopo si ricordò che quello era il ragazzo che stava superando 1 minuto fa.
Il giovane guardò il cofano della macchina, emanava uno strano fumo nero, lo aprì e fu invaso da una fumata nera calda e puzzolente. Tossì. "La marmitta è andata!" e dopo un altro sbuffo di fumo aggiunse. "Anche il motore!". Bulma fece una faccia seccata, doveva farsi venire a prendere. Lì. In mezzo al nulla.
Mentre il ragazzo cercava di riparare l'irreparabile, la ragazza chiamò a casa.
-Pronto?-
-Pronto Papà? È successo un guaio e avrei bisogno di te!-
-Sono Vegeta!-
A Bulma gli si paralizzarono le labbra.
-Cosa è successo?- gli strillò al telefono il Principe.
La terrestre osservò il cellulare e poi chiuse la chiamata senza nemmeno salutare. "Non c'è proprio dubbio che io mi faccia venire a prendere da lui!"
-Bé! Io non posso fare nulla, bisogna portarla da un meccanico!- Lei sapeva benissimo come fare per rimetterla apposto, ma se risolveva tutta la faccenda subito quel bel ragazzo se ne sarebbe andato lasciandola lì da sola immersa negli ingranaggi e nel grasso della macchina.
-Senti, ti do un passaggio io a casa, dove abiti?- Bulma diventò tutta rossa.
-Non è necessario, davvero!-
-Insisto!-
Alla fine si lasciò convincere da quello strano ragazzo che l'accompagnò a casa fin davanti alla sua porta.
-Ti ringrazio per il passaggio!-
-Dovere!-
Gli occhi dei due si incrociavano e Bulma riusciva a vedere la malizia nei suoi. Non gli dava fastidio, anche se sapeva che non era assolutamente dell'umore per farlo entrare in casa e dividere una tazza di cioccolato con lui.
-Senti, non pensare male, ma io voglio rivederti. Ti va di venire a una festa con me per conoscerci meglio?-
Bulma lascio passare qualche secondo per riflettere bene, in fondo si dovevano solo conoscere. E a lei piacciono molto le feste.
-Va bene ci sto! Quando?-
-Martedì nel tardo pomeriggio, ti passo a prendere io, e mi raccomando vestiti come me!-
Bulma lo squadrò con sguardo provocatorio e poi entrò in casa. Gli è sempre piaciuto provocare gli uomini e farlo con lui era ancora più bello di quanto potesse mai immaginare.

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