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/Billie's POV/

apro lentamente gli occhi, la luce dell'alba che filtra delicata dalla finestra mi raggiunge, obbligandomi a sbattere le palpebre diverse volte per riabituarmi. Metto a fuoco una figura di fronte a me, una figura che tanto amo.

I suoi capelli color foglie d'autunno, così fini, che le ricadono dolcemente sul pallido volto, le palpebre calate suoi suoi occhi dorati, ambrati, misteriosamente magici. Le sue carnose labbra, morbide ad ogni tocco, fonte di ricchezza lessicale e prosperità d'amore, quell'amore che è così raro, e io l'ho trovato nella magnifica creatura che mi ritrovo davanti.

Il suo petto si muove ad un ritmo lento e pacato, segno del suo sonno tranquillo. La sua mano posata sotto il viso, come a sostenere la sua bellezza.

Il tutto, nel suo complesso, rende questa creatura magnifica, ma altrettanto malinconica.

Mi avvicino a lei, stringendola in un abbraccio. L'unica cosa che voglio fare è proteggerla ed amarla, fino a quando mi sarà possibile. Le sue mani si posano sul mio petto, stringendo un lembo di maglietta. Ma piano piano il suo corpo viene scosso da singhiozzi, delle lacrime iniziano a bagnarmi la maglietta.

"Billie Joe..."

inizia a chiamarmi, ripetutamente. L'abbraccio più forte.

"sono qui Martina. Sono qui, con te."

i suoi occhi si aprono debolmente, sbatte le palpebre per poi mettermi a fuoco. Mi abbraccia lentamente, sospirando per poi iniziare a piangere silenziosamente.

"ti amo...ti amo con tutta me stessa..."

le accarezzo la testa, avvicinandola totalmente al mio corpo.

"anche io ti amo."

rimaniamo abbracciati ancora un po', ma poi il suono della sveglia ci risveglia dal nostro torpore. Ci stacchiamo. Le lascio un bacio sulla fronte.

"forza, dobbiamo andare a scuola."

le dico. Sospira, passandosi una mano nei capelli. Ci alziamo e mentre lei va in bagno, io mi cambio rapidamente in camera. Una t-shirt dei Ramones, skinny neri e dei calzini bordeaux. Scendo in cucina e inizio a preparare il caffè.

"BILLIE!"

grida Tré, correndo ad abbracciarmi.

"hey Tré. Dormito bene?"

mi annuisce sulla schiena. Qualche istante dopo arriva Mike.

"ciao Mike."

"hey Billie. Caffè?"

annuisco. Voglio parlargli del pensiero che mi attanaglia le membra in questi giorni, ho bisogno di liberarmene.

"ragazzi...stavo pensando...se ricominciassimo a suonare seriamente?"

Tré si stacca dalla mia schiena. Mi volto, trovandoli sorpresi, ma con un enorme sorriso stampato sui loro volti.

"lo sai che non aspettavamo altro. Quindi...vogliamo rimettere insieme la band? Riprendere a suonare e fare grandi concerti? Ormai i nostri fan si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto. Sono passati più di dieci anni dal nostro ultimo disco."

sorrido. American Idiot. Ritorno a guardare i ragazzi, sorridendogli convinto. Vado verso di loro e li abbraccio e loro ricambiano.

La musica è sempre stata la mia passione, non potrei mai abbandonarla.

Qualcuno alle nostre spalle si schiarisce la gola. Ci stacchiamo dall'abbraccio e ci voltiamo. Martina ci guarda, un mezzo sorriso stampato sul volto.

Yes, Sir. /Green Day/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora