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Per la gioia di Emma, ecco a voi il secondo capitolo della giornata!

"siamo a casa!"

urla Tré dall'entrata di casa. Mi alzo dal divano e li raggiungo. Abbraccio prima Tré, poi Mike.

"ti chiedo scusa Martina, non so che mi è preso. Per fortuna Tré mi ha fatto ragionare."
"ti perdono Mike, non mi ero neanche incavolata con te, perché non ce n'era bisogno. Ti voglio bene."

"anche io ti voglio bene piccola emo che non sei altro."

ci stacchiamo dall'abbraccio. Tré dà un bacio veloce sulle labbra a Mike, ricevendo un "aww" da me.

"a proposito, come sta Beej?"

Mike si irrigidisce, un po' teso.

"ha un po' di febbre, l'ho messo a letto e ora sta riposando. Questa sera c'è una festa, posso andarci?"

i due si guardano.

"a casa di chi?"

"Samuel, fa con me il corso di Italiano. E tranquilli, vado con degli amici."

iniziano a borbottarsi qualcosa nelle orecchie, per poi voltarsi verso di me e annuire.

"non più tardi di mezzanotte, chiaro? Se non hai un passaggio e hai bevuto, chiamaci."

li abbraccio fortissimo.

"grazie grazie grazie!"

mi stacco da loro, gli sorrido e poi corro in camera mia, avvisando Federica.

"grande! Passiamo a prenderti alle 9, fatti trovare pronta!"

"okay! Hey, come mi devo vestire?"

"sexy, provocante, insomma, una da urlo!"

divento rossa.

"ma il signor Armstr-"

"fregatene di lui! È solo un vecchio babbione alla ricerca di qualche ragazzina giovane da potersi fare! Trova qualcuno della tua età!"

mi sento un pochino offesa dalle sue parole, ma rispondo con un semplice "okay.".

Terminiamo la conversazione e inizio a cercare qualcosa nel mio armadio di 'sexy e provocante'.

Non trovando nulla, opto per una semplice canottiera un po' scollata dietro e dei leggings. Mi vesto, mi trucco un po' più forte del solito e mi infilo le Converse. Vado in camera di Billie Joe e mi sorprende il trovarlo sveglio mentre legge un libro.

"dove vai?"

mi domanda, guardandomi confuso.

"vado ad una festa con degli amici. Non farò stupidaggini, te lo prometto."

mi siedo a bordo letto, per poi dargli un bacio.

"non bere, non drogarti, non fare stronzate con i ragazzi. Perché ne hai già uno a casa più che arrapato anche se con la febbre."

mi sorride maliziosamente lui. Gli tiro un pugno sulla spalla, ridacchiando.

"scemo. Stai tranquillo, non lo farò. Tutti i maschi della mia età sono stupidi."

sento suonare il campanello, segno che sono arrivati i miei amici.

"ora devo andare, ci vediamo domani mattina. Riposa e dormi bene, okay?"

annuisce.

"quando torni vieni a dormire qui con me. Non voglio stare da solo."

mi sorride timidamente. Ricambio, per poi lasciargli un bacio sulla fronte.

Yes, Sir. /Green Day/Donde viven las historias. Descúbrelo ahora