♡8♡{Smut}

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Visto che vi ho pubblicato il precedente capitolo in ritardo, mi scuso con l'attesissima smut (per alcuni)

Una volta tornato a casa, mi faccio una doccia veloce per poi iniziare a prepararmi. Camicia nera, cravatta nera con righe sottili bianche, giacca elegante nera e nel taschino di essa un fazzoletto rosso, jeans non troppo stretti neri e le Creepers per sembrare un po' più alto del solito. Un filo di matita sotto gli occhi, i capelli disordinati come sempre e sono pronto. Esco dal bagno e scendo in cucina, recuperando i fiori. Guardo l'orologio. Le 19:00, giusto in tempo.

"Martina andiamo!"

le grido dalle scale. Vado a mettermi davanti alla porta, aspettandola. Qualche istante dopo entra nel mio campo visivo. Ed è...wow.

Indossa un vestitino nero che le arriva sopra il ginocchio, stretto attorno alla vita, rendendo le sue forme delicate molto più evidenti. I capelli ginger sono raccolti in una piccola coda bassa, lasciando il ciuffo da emo visibile. Ai piedi porta delle normalissime Converse. È bellissima. Scende le scale lentamente, sorridendo timidamente e arrossendo ogni volta che incontra il mio sguardo. Appena arriva davanti a me si prende le mani.

"sei...incredibilmente bella. Sei magnifica."

dico, senza parole. Arrossisce violentemente, abbassando lo sguardo.

"anche tu sei bellissimo Billie Joe."

alza lo sguardo, puntando i suoi magnifici occhi ambrati nei miei occhi verdi. Le prendo una mano, lasciandole un bacio sul dorso, per poi allungarle i fiori, tenuti nascosti dopo tutto questo tempo dietro la schiena.

"Billie...n-non dovevi..."

gli occhi le diventano lucidi. Dopo aver inspirato il loro profumo, mi guarda negli occhi. Mi sporgo verso di lei per baciarla, ma il suo indice mi blocca.

"aspetta. Aspettiamo il momento adatto per un bacio. Ne voglio uno indimenticabile dopo questa serata."

le sorrido, staccandomi dal suo dito. Va in cucina, riempe un vaso d'acqua, ci mette dentro le rose e poi andiamo in macchina, diretti verso il ristorante.

Una volta raggiunto, scendiamo ed entriamo.

"tavolo per due. Armstrong."

dico prendendo la mano di Martina. La signorina ci guarda un po' male per poi accompagnarci al tavolo. La sala è molto carina, piccola ma accogliente. Il nostro tavolo dà su una vetrata con un giardinetto ricco di varie piante, molto californiano.

Ci sediamo ed iniziamo a chiacchierare della giornata, per poi ordinare da mangiare.

La cena è stata favolosa, Martina è una ragazza incredibilmente bella e molto profonda. Terminato il tutto, pago ed usciamo, tornando a casa. Durante il viaggio, Martina mi appoggia una mano sul ginocchio.

"grazie infinitamente per questa magnifica serata Billie Joe."

"non c'è di che Cucciola."

la sua mano percorre lentamente la mia coscia, disegnando con l'indice dei cerchi, per poi andare a prendere la cintura.

"sai...penso tu ti sia meritato un po' di più del bacio...diciamo che..."

la sua mano passa dalla cintura verso il centro, le sue dita sfiorano il tessuto sopra il mio membro. E sento i pantaloni iniziare a tirare.

"M-Martina...non ora...aspettiamo-"

la sua mano si posa completamente sui pantaloni, facendomi sfuggire un piccolo gemito impercettibile. Ridacchia, per poi staccare la mano velocemente. Tornati a casa, scendiamo entrambi rapidamente. Alla porta, pronto per aprire, Martina mi fa voltare, posando voracemente le sue labbra sulle mie. Riesco ad aprire la porta, per poi essere spinto all'interno dalla ragazza. Ma questa notte non sarà lei a dominare. Mi stacco da lei, richiudo velocemente casa per poi spingerla contro la porta. Riattacco le labbra alle sue, mentre le accarezzo le cosce, salendo sempre di più, iniziando a sollevarle il vestito. Lei mi allarga la cravatta e mi tira fuori la camicia da dentro i pantaloni.

"salta."

le sussurro in un orecchio. Esegue il mio comando. Le afferro le gambe, portandola contro di me. Le sue mani mi esplorano i capelli. Saliamo le scale e andiamo in camera mia. Come precauzione chiudo velocemente a chiave la porta. Mi volto verso di lei, la quale è seduta sul letto.

"dove eravamo rimasti?"

dico iniziando a baciarle il collo. Le sue piccole mani mi tolgono la cravatta, la giacca, slacciano tutti i bottoni della camicia, lasciandomi a petto nudo. Le slaccio la gala che tiene su il vestito, per poi toglierglielo, facendola rimanere solo in intimo. Mi toglie la camicia, per poi prendermi per le spalle e buttarmi sul letto. Rimango sorpreso di tutta questa fiducia, ma devo dire che mi eccita da impazzire. Si mette a cavalcioni sulla mia vita, per poi stimolarmi i capezzoli con le dita, facendomi sfuggire un gemito di piacere. Le sue labbra collidono con le mie, la sua lingua scivolando all'interno della mia bocca, facendoci combattere. Vinco io e lei è obbligata a ritirare la sua. Esploro ogni angolo della sua bocca. Lei si sposta improvvisamente, solo per iniziare a baciarmi il collo, lasciandomi probabilmente dei love bite. Le slaccio il reggiseno con un gesto rapido, per poi buttarlo lontano. La faccio staccare dal mio collo, solo per farla girare sotto di me. Mi slaccio i pantaloni e li tolgo, liberando parzialmente la mia erezione. Le bacio il collo, per poi scendere e baciarle le clavicole, fino ad arrivare ad un capezzolo su uno dei suoi piccoli seni. Inizio a succhiare e a leccare, strappandole gemiti di pura estasi. Mi tira i capelli, facendoci gemere entrambi.

"Billie..."

mi chiama. È pronta. Prendo rapidamente un condom dal cassetto del comodino. Le sfilo gli slip. Mi abbasso e soffio contro la sua zona più sensibile, per poi stuzzicarla con le dita. I suoi gemiti mi fanno impazzire. Mi sfilo i boxer neri, liberando la mia erezione, per poi srotolarmi il condom su di essa. La ragazza con una mano mi accarezza i testicoli, con l'altra prende in mano il mio membro e lo accarezza, facendomi gemere. Mi libero dalla sua presa infernale, solo per posizionarmi alla sua entrata. La guardo, cercando la sua approvazione. Mi sorride timidamente, rossa in volto. Entro dentro di lei lentamente, strappando ad entrambi un gemito. Inizio ad andare avanti ed indietro, accompagnato da lei che invoca il mio nome. Quando inizio a sentire quella strana sensazione ben accolta, aumento la velocità, sentendo le pareti della ragazza iniziare a stringersi. Sta per venire.

"Billie..!"

i suoi muscoli si contraggono, il suo corpo è attraversato da piccoli spasmi muscolari, il suo respiro accelera. Ha avuto un orgasmo. Dopo altre due poderose spinte, mi sento pervadere dal puro piacere, il liquido biancastro che fuoriesce e va a finire nel condom. Il suo nome, il quale esce sotto forma di orgasmo. Esco da lei, mi srotolo la protezione, mi alzo e la butto nel cestino accanto alla scrivania. Vado a stendermi accanto a Martina, ancora con il respiro affannato. Ci copriamo con le coperte, la sua testa contro il mio petto, le coccole. Ma dopo poco, il sonno prende il sopravvento.

Always standing when you're holding your face
I'm gonna choke you til you're blue in the face
pretty thoughts and a dirty mind
Aaahhh

Oh baby baby, it's fuck time
You know I really wanna make you mine
Oh baby baby, it's fuck time
Do you wanna stay, yeah
When you look into my eyes
I wanna hold you til I'm paralyzed

Oh you're dirty when you slam the door
I'm gonna fuck you til I give you some more
Dirty thoughts and a dirty mind
Aahhh

Oh baby baby, it's fuck time
you know I really wanna lose my mind
Oh baby baby, it's fuck time
Do you wanna stay, yeah
When you look into my eyes
I wanna hold you til I'm paralyzed

When you look into my eyes
I'm gonna hold you til I'm paralyzed
Til you look into my eyes
I'm gonna hold you til I'm paralyzed

Yes, Sir. /Green Day/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora