You and I《Justin Drew Bieber》

Capitolo 9

Attaccai e andai da mia mamma.
Io: oggi pomeriggio viene Christian.
Ma: va bene, vado a preparare il pran...
Mi iniziò a suonare il telefono che avevo lasciato sul divano. La chiamata veniva da Miami, risposi e mentre iniziò a parlare andai in cucina da mia mamma.
X: ciao, Katniss Price?
Io: si, tu chi sei?
J: Justin Bieber.
Feci un sospiro enorme che chissà Justin cosa pensava stessi facendo.
Io: oh ciao.
J: dopodomani quindi per le 10:30 ti fai trovare all'Hotel XXXX, ci sarò io ad aspettarti.
Io: sisi, ci sarò.
J: okay, non vedo l'ora di vederti.
Io: ehm, okay, ci vediamo dopodomani.
J: chiamami pure per qualunque dubbio tu abbia.
Io: va bene, ciao.
J: ciao.
Attaccai e guardai mia mamma e gli sorrisi.
Ma: chi era?
Io: Justino Bieberon!!
Ma: quindi, possiamo dire che il tuo sogno si è realizzato?
Io: oddio mamma, si. -dissi piangendo di gioia.
Mia mamma mi abbracciò e dopo mise la pasta nei piatti. Mia mamma era felice, pure io, però c'era qualcosa che mi aspettavo, però non riuscivo a immaginare.
Ma: tutto bene tesoro?
Io: ehm, ho come l'impressione che potrei, far star male qualcuno, non so come ma ho questa impressione.
Ma: stai tranquilla, mangiati la pasta che se no arriva Christian.
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Appena finito di mangiare, misi i piatti in lavastoviglie e suonò il campanello.
C: EHI!
Io: CHRI! Entra pure.
Lui entrò e andò a salutare mia mamma.
Io: saliamo?
C: okay.
Salimmo in camera mia e appena entrò vide un sacco di vestiti sparsi per la camera e la sua faccia era tipo: WTF?!
Io: non esagerare, non è così disordinato.
C: ma quante cose ti porti?
Io: beh starò per tanto tempo.
C: del tipo? -disse guardandomi con faccia un po sconvolta.
Io: non lo so.
Non ho voluto dirgli un anno così di colpo.
Io: questa va bene? -dissi facendogli vedere una maglia un po scollata.
C: non è che poi Bieber si eccita?
Io: ma sta zitto! Comunque Biberon.
C: provatela.
Io mi girai dandogli le spalle e mi misi la maglia.
Io: come sto?
Christian rimase a bocca aperta e disse..
C: sei perfetta...
Io: grazie mille -dissi abbracciandolo.
Lui mi strinse forte e mi sentì protetta. Ci staccammo e lui mi guardò intensamente negli occhi, poi mi guardò le labbra e di nuovo negli occhi.