Capitolo 16 - Paura.

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Mike's pov.

Quando ero rientrato in camera la borsa di Alessandra non era più qui. Da quando era entrata in questo college, in questa stanza, e nella mia vita, aveva confuso tutto. Perché era così strana a volte? Dopotutto volevo solo aiutarla, mostrarmi buono, ma era stato inutile.
Mi gettai a peso morto sul letto, ripensando a ciò che era successo 3 giorni fa. Il modo in cui avevo iniziato a baciarla, il suo tocco sulla mia pelle, avevano confuso ancora di più i miei sentimenti. Non avevo mai provato una cosa  del genere con nessun'altra ragazza.
Mi voltai verso il suo letto, era freddo e vuoto, e la sua assenza si sentiva.

Ma perché mi stavo preoccupando tanto? Sicuramente era dal suo amico, Roman. Sarebbe tornata dopo cena, e avremmo ripreso il nostro rapporto fatto di momenti strani, di litigi, e indifferenza.
Afferrai la chitarra e iniziai a suonare qualcosa, ma avevo un brutto presentimento, e sbagliai le note. Il mio sguardo si posò nuovamente sul suo letto.
"E se gli fosse successo qualcosa?" Domandai fra me.
Poi un risolino mi sfuggii dalle labbra, facendomi scuotere la testa. "Che stupido a preoccuparmi così tanto" posai la chitarra, e mi stesi di nuovo.

Ma strani pensieri invadevano la mia mente, facendomi alzare di nuovo. Decisi di andare da Roman per accettarmi che lei fosse lì. Se avesse chiesto spiegazioni mi sarei inventato qualcosa per giustificarmi. Come sempre, del resto.
A passo svelto raggiunsi l'ala est del dormitorio, chiedendo in giro quale fosse la stanza di Roman.
Una volta che mi trovai di fronte alla sua porta, non ci pensai due volte a bussare insistentemente.
Venne ad aprirmi, non molto felice di ritrovarsi davanti me. Ero sicuro che si sarebbe aspettato chiunque tranne me.
"Cosa vuoi?" Domandò acido.
"Alessandra è qui?" Chiesi direttamente senza giri di parole.

Sembrò sorpreso di vedermi chiedere di Alessandra. Sicuramente sapeva cosa succedeva tra noi, lui e Alessandra avevano legato tantissime.
"Perché ti interessa, scusa?" Si appoggiò allo stipite della porta, beffardo.
"È  qui o no?" Domandai ancora una volta, scocciato.
Sembrava che volesse giocare, ma io non ne avevo voglia, quindi lo scansai e entrai in camera sua, trovandola vuota.
"Sei uno stronzo! Come osi entrare così in camera mia?"
Lo afferrai per i bordi superiori della maglia, sbattendolo contro il muro.
I passanti si affacciarono per godersi la scena che si stava consumando davanti ai loro occhi, perennemente divertiti.
"Dimmi dov'è Alessandra" dissi deciso, digrignando i denti.

Lui mi spinse, liberandosi della mia presa, e mi guardò in cagnesco prima di rispondere.
"Non lo so!" Mi urlò contro. Si voltò verso i ragazzi fuori dalla porta, e la sbattè in faccia a tutti quelli che guardavano.
Mi passai le mani nei capelli, guardando l'ora. Erano appena le 20:00 pm e di Alessandra nessuna traccia.
"È sparita!" Esclamai io.
"Impossibile! Sarà in biblioteca o qua da qualche altra parte! Io non le parlo da stamattina a causa di una discussione." Ammise lui.

Qualcuno bussò alla porta facendoci dimenticare, per un attimo, la nostra discussione riguardo Alessandra.
Roman andò ad aprire e davanti alla porta c'era Ethan Miller, con uno sguardo interrogatorio dopo aver visto che il biondo non era solo.
Alzai la mano, evitando equivoci: "Ho solo chiesto dove fosse Alessandra" mi diressi fuori dalla porta.
Mi voltai un ultima volta. "Se sai qualcosa di lei, chiamami"
Ripresi a camminare, ma la voce di Ethan alle mie spalle, mi fece fermare di botto.
"L'ho vista prima.." sussurrò: "È uscita,  ma non so dove fosse diretta" Scrollò le spalle.
Mi allontanai velocemente, e decisi che forse era meglio andarla a cercare.

Continuavo a sentire dei pensieri negativi crescermi dentro, e affrettai il passo per sbrigarmi.
Fortunatamente conoscevo tutte le strade, ed era facile per me camminarci dentro senza riuscire a perdermi.
Ciò che mi domandavo era se, anche lei, conoscesse queste strade.
Magari i miei erano solo dei stupidi dubbi, ma dovevo trovarla assolutamente, evitando che le succedesse qualcosa.
Non me lo sarei mai perdonato sennò.

N/A: Ecco il capitolo e...SORPRESA!
Un pov di Mike.
Cosa ne pensate?

A Lonely Night. ||Mike Bird||Where stories live. Discover now