Capitolo 1

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Erano trascorsi sei mesi. Finalmente ero pronta, spaventata ma , al contempo, felice di iniziare questa nuova avventura. Volevo dimostrare quello di cui ero capace, volevo far capire a me stessa e al mondo quanto valessi. Mi ci era voluto un po' di tempo ma avevo riacquisito fiducia, forse per la prima volta, mi sentivo veramente in grado di farcela...

Mi alzai e, controvoglia, mi costrinsi a fare colazione e a buttarmi sotto la doccia. L'acqua calda mi distese i nervi e, subito dopo, mi vestii con quello che mi ero preparata la sera prima. Non ero così organizzata di solito, ma volevo che fosse tutto perfetto, senza sbavature, per questo avevo scelto un completo che non si addiceva per niente alla mia personalità, ma, che probabilmente, agli occhi del mio nuovo capo sarebbe sembrato adulto e professionale.

Il blu non mi aveva mai fatto sentire a mio agio e, salita in macchina, non riuscivo a pensare ad altro.

Ovviamente c'era traffico, "classico, quando hai fretta è sempre così". Quando fui quasi arrivata davanti al civico giusto ovviamente iniziò anche a piovere. "Cazzo" questo sì, che si addiceva alla mia personalità e sempre meno al mio vestito.

I tacchi sul pavimento scivoloso del centro di Londra erano sempre meno comodi, e quel fastidio cominciava ad aggredire il mio umore. Ora ero incazzata nera, oltre che in ritardo! Feci un lungo respiro e, ripetendomi come un mantra "stai calma...respira...stai calma..." entrai nell'enorme edificio in pietra scura che mi si presentava davanti. Elegante marmo quasi nero ricopriva pavimenti, muri e perfino la grande reception collocata al centro dell'atrio in cui mi trovavo.

Dietro il bancone una bionda tutta tette e trucco impeccabile, mi fece cenno di avvicinarmi e, solo in quel momento, il mio senso dell'umorismo ebbe la meglio, pensai "se lei ha un lavoro conciata così beh...c'è speranza per tutti!".

< Lei è? > mi domandò con aria supponente.

< Elisabeth, Elisabeth Evans. Ho un appuntamento, beh...avevo un appuntamento venti minuti fa con il signor Styles >

< Aspetti che verifico > sempre con quell'aria di sufficienza che stava cominciando ad infastidirmi, altri cinque minuti e lo scaricatore di porto che era in me sarebbe scoppiato urlando.

< Primo ascensore sulla sinistra, e magari si dia una sistemata > disse indicando i miei capelli.

Solo in quel momento mi accorsi che dietro di lei c'era un enorme specchio e vedendo il mio riflesso, non riuscii a trattenere un "Merda". Lo Chignon raccolto ed educato che avevo preparato questa mattina, a causa della pioggia, era diventato una specie di nido d' uccelli e la gentile signorina non aveva perso l'occasione per farmelo notare. La guardai per un ultima volta, aveva quel ghigno che avrei tanto voluto cancellare da quella faccia arrogante e presuntuosa, ma questa volta decisi di lasciar perdere.

Corsi in direzione dell'ascensore, prestando comunque attenzione a non scivolare sul pavimento perfettamente incerato. Una volta dentro cominciai a sistemarmi trucco colato e capelli in disordine. Ovviamente il risultato non fu di grande successo, ma , senza gli attrezzi giusti, più di tanto non avrei potuto fare. Non avevo mai avuto una grande passione per il make-up e, più in generale, per quelle cose per cui le donne avrebbero ucciso: unghie, capelli e lustrini.

Vidi davanti a me la porta, e non una porta qualsiasi, ma la porta su cui brillava una scritta grande e dorata " H. Styles". Bene, ora sì che si andava in scena. Bussai. Nessuna risposta...la pazienza non era di certo il mio forte e bussai di nuovo.

< Avanti > una voce roca, maschile e dalle note irritate mi invitò ad entrare e fu così che il mio cuore perse alcune battiti...

Davanti a me c'era un ragazzo, non certo il vecchio che mi immaginavo. Il mio capo era poco più che ventenne ad occhio e croce. Alto, capelli castani pettinati all'indietro, con alcuni ricci che ricadevano sulle spalle e un viso dai tratti duri in cui brillavano due smeraldi di un verde intenso.

Nota dell'autrice:
Ciao a tutti, spero che la storia vi piaccia, sarò felice di leggere i vostri commenti e...cercherò di aggiornare regolarmente.Buona lettura :)

NORTHERN LIGHTS H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora