3.Mercurio

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Quando tutte le nuove nomine furono completate, Giove prese un profondo respiro e disse con voce tonante:

" Ora devo occuparmi di una questione particolarmente spiacevole, che ho rimandato per troppo tempo, ma da cui, ormai, non posso più esimermi "

Tra tutti gli dei presenti calò un imbarazzante silenzio carico di attesa e anche di timore.

Il padre degli dei attese alcuni istanti e poi cominciò a parlare:

" Da molto tempo ricevo parecchie lamentele da parte di tante divinità, sull'operato di un dio in particolare e....sto parlando di te, Mercurio "

Il messaggero degli dei, seduto accanto a Chirone, spalancò gli occhi e divenne pallido.

" Tutti si lamentano " continuò Giove " del tuo perenne ritardo, della tua sbadataggine, del tuo modo di parlare strano e contorto e del fatto che sbagli nel riferire i messaggi "

" Ma non è sempre così..." si difese il dio " comunque prometto che starò più attento e non commetterò più errori "

" Purtroppo non posso darti un' altra possibilità, Mercurio " disse il padre degli dei.

" Come?" chiese il dio, guardandosi intorno smarrito.

" Da oggi ti saranno tolti tutti i tuoi patrocini e i tuoi incarichi e non sarai più il messaggero degli dei.
D'ora in avanti solo Iride manterrà il compito di portare i messaggi fra le divinità "

Dopo aver detto ciò, le ali che Mercurio aveva ai piedi sparirono e sparirono anche il suo cappello e il suo bastone.

Il dio si guardò attorno spaesato e gli occhi gli si riempirono di lacrime.

Chirone tentò di mettergli un braccio sulle spalle, ma Mercurio non gliene diede la possibilità perché svanì in una nuvola di fumo.

Tra i presenti calò un pesante silenzio, finché il piccolo Cupido si alzò in piedi e disse:

" Mircurio essere dio buono e simpatico e no meritare tanta chittiveria "

" È un'ingiustizia, lui è un dio fantastico " urlò il piccolo Pan arrabbiato.

" Tu essere chittivo, nonno " aggiunse Iris " Mircurio essere saggio e lui fare ridere e..."

" Questi non sono problemi di bambini " li interruppe Giove " e non c'entrano le simpatie personali, ma solo il modo in cui un dio svolge gli incarichi che gli vengono assegnati "

Cupido ed Iris chinarono gli occhi e si accoccolarono fra le braccia dei propri fratelli cercando conforto.

Il padre degli dei si guardò in giro per vedere se ci fosse ancora qualcuno che voleva protestare, poi, avendo visto che tutti tacevano, parlò ancora brevemente  e dopo alcuni minuti sciolse l'assemblea.

Ho ripubblicato le foto dei protagonisti della Saga! Sono nella raccolta " Os Saga di Cupido" !

Mercurio ( Saga di Cupido libro 16)Where stories live. Discover now