(9)Buio.

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Rachel's POV.

Fu li,
Fu lì nel momento in
Cui entrai dentro casa
Ed abbandonai il suo contatto
Visivo che mi pentii,
Ma non feci niente
Ed è questo il grande rimpianto
Che ancora adesso mi tormenta.

Mi accorsi solo dopo
Pochi minuti che indossavo
La sciarpa che precedentemente
Benjamin mi aveva prestato,
Sentivo il suo odore adesso,
Lo sentivo accanto a me,
Tentai di chiamarlo per
Avvertirlo ma il fatto che
Non mi rispondeva
Mi preoccupò,
E mi sentii in colpa,
Mi sentii una sciocca.

Benjamin's POV.

Sospirai e me ne andai
Indietreggiando,
Gettai le sigarette che
Mio padre mi aveva comprato
Senza che nessuno gli aveva
Chiesto nulla e le buttai
Una per una in un secchio
Lasciando solo il pacchetto
Per fingere di averle fumate.

Sentii dei passi aggiungersi
Ai miei,
Mi voltaii cercando di distiguere
La figura scura,
Poi misi a fuoco e capii.

-Ragazzo-

Mi disse con voce roca,
Io restai a fissarlo,
Era un poliziotto di alta statura,
Mi guardava con aria superba e
Abbastanza furiosa,
Lo guardai interrogativo.

-Cosa ci fai qui e per
Di più con delle sigarette?-

Abbassai lo sguardo verso
Il pacchetto di sigarette che
Scorgeva a malapena dalla tasca
Del giacchetto,
Mi domandai come avesse fatto
A vederla con la poca luce che
C'era,
Non risposi,
In realtà stavo cercando di formulare
Una risposta ma.. Non ci riuscii.

-Nome e cognome-

-Benjamin Cox..-

-Dove abiti?-

-Vermont street..24-

-Ti accompagno a casa-

Disse prendendomi con
Forza per il braccio
Trascinandomi verso casa.

-Quanti anni avresti?-

-15..-

-Perché hai delle sigarette,
Non puoi comprarne se sei minorenne,
Sono tue?-

-Sì..-

-Te le ha date qualcuno?-

Mi soffermai su quella domanda,
Non potevo dire di sì,
Mio padre..
Non potevo, ma lo feci,
Era l'unica risposta che potevo dargli,
"No" allora lì avrei messo nei
Guai qualche cassiere e poi,
Essendo senza scontrino,
La colpa sarebbe andata
Comunque a mio padre,
Degludii abbassando lo sguardo
Afflitto.

-Sì-

Ma alla fine era colpa sua,
Io,
Non gli avevo mai chiesto nulla
E non volevo nulla tanto che
Ero costretto a fumare o a bere,
Ma chi mi avrebbe creduto?
A volte non mi credo nemmeno io,
Perché non sono forte,
Non lo so.

-Chi?-

-Mio padre-

Quando risposi eravamo
Arrivati davanti alla
Porta di casa mia,
Il poliziotto si fece avanti
Senza mai lasciarmi il
Braccio e suonò il
Campanello,
Sentii il cuore martellare nelle
Orecchie,
Speravo al massimo
Che mio padre fosse lucido.

La porta finalmente
Si aprì,
Ad aprirla fu mio padre
Il quale assunse uno sguardo
Furioso,
Non osai incrociare i suoi occhi
Poiché lo evitai per
Tutta la discussione.

Una multa salatissima,
Fu questo la sua ricompensa,
Appena il poliziotto se ne
Andò mio padre si fiondò
In cucina per bere altro vino,
Io mi diressi senza parlare in
Camera,
Arrivai dinanzi alla porta quando
Mio padre mi tenne fermo
Stringendomi la spalla,
Rimasi indifferente
Cercando di liberarmi della
Mano.

-Ti rendi conto di cos'hai fatto?-

Mi disse,
Mi morsi il labbro,
Già odiavo me stesso,
Non mi serviva qualcuno Che
Mi dicesse tutti I miei grandi
Difetti,
Io ero un difetto.

Sentii uno schiaffo rude
Arrivarmi sulla guancia,
Mi voltai violento
Verso di lui,
Mi guardava con disprezzo,
Con occhi pieni di odio.
Mi tenne fermo,
Mi gettò qualcosa contro
Che andò ad urtarmi alla tempia,
Era qualcosa di freddo
Che produsse un rumore
Di metallo quando cadde a terra,
Mi massaggiai questa cercando
Di sopprimere il dolore,
Ma mi prese alla sprovvista,
Mi picchiò,
Mi odiava,
Mi odiava,
Sei un errore della natura,
Mi diceva sempre e dopo
Quell'episodio io capii che
Lo diceva sul serio,
Che lo diceva con odio,
Tanto odio,
E io mi disprezzavo,
Mi odiavo anche io,
Aveva ragione alla fine,
Oh si se aveva ragione.

Mi chiusi a chiave in
Camera non appena si
Stancò di torturarmi,
Ma era vano,
Non riuscivo più a dormire,
Aveva la testa che mi pulsava
Insieme alla tempia,
I diversi lividi che mi aveva
Provocato,
Era buio e non volevo
Vedermi allo specchio,
Non volevo spegnere la luce,
Restai nell'ombra.

[Spazio all'autrice/
Mi scuso infinitamente
Per questo ritardo,
Sono state alcune critiche a rallentarmi,
Ho cercato di capire il mio errore,
Ma alla fine, ho pensato,
Una persona scrive per liberarsi,
Per sentirsi meglio,
Scrivere secondo me serve a questo
E rileggendo le vostre recensioni
Bellissime,
Mi sono convinta a continuare,
Grazie❤]

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