Fuori dall'incubo

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Sentivo qualcuno scuotermi la spalla e chiamarmi 《Ehi? Puoi sentirmi? Svegliati!》
Una ragazza dai capelli rosso-biondi, abbastanza carina, snella e alta, cercava di smuovermi da quella situazione di blocco.
Sentivo il mio sangue nelle vene, il cuore battere, i polmoni riempirsi di ossigeno, ma rimanevo ferma, come una statua di marmo. Mi era impossibile muovermi, anche se ci provavo, ogni sforzo era inutile.
Passarono si e no trenta minuti da quell' inferno.
Sempre la stessa ragazza, seguita da un ragazzo bruno, veramente bello, magro e alto, dagli occhi dolci marroni.
Loro parlavano e io sentivo, parlavano e sentivo ma i miei muscoli rimanevamo comunque immobili.
《Ehi...ehm...ragazza...》 Disse il ragazzo, mentre mi scuoteva bruscamente, facendomi anche un po' male.
La ragazza rosso-bionda lo interruppe prendendolo per una spalla.
《Stiles! Non fare così! Devi essere più...dolce...》
Stiles si chiamava il ragazzo. Stiles. Che bel nome, anche se mi parve curioso.
《Allora, Stiles, lascia fare a me.》
Proprio quando la ragazza mi sfiorò la pelle della guancia, sobbalzai.
Contatto. Serviva contatto diretto sulla pelle.
Non so come, né perché, ma quando Stiles mi prese le guance e si mise a sussurrare di svegliarmi, ebbi come uno shock.
Sentii il sangue arrivare ai muscoli, che li fece iniziare a muovere.
Le mie mani arrivarono a quelle del ragazzo, che mi prese poi sotto braccio.
《Visto Lydia?? Ce l'ho fatta.》 Esclamò felice.
Lydia si chiamava invece la ragazza.
《Come ti chiami?》 Mi chiese Lydia metre mi accompagnavano verso una jeep, fuori da quella che posso dire la scuola superiore. Era abbastanza vecchia, forse un po' scassata. Ma era comunque carina. Era azzurra, e io adoro l'azzurro.
《Ma..ma....》 Non riuscivo a parlare, mi sentivo ancora fragile e confusa 《Magd..magda..》 Riuscii a sputare dalle mie labbre solo questa specie di nomignolo con un fil di voce.
《Okay, okay...ce lo dirai dopo...ora ti portiamo all'ospedale, va bene? Dovresti essere un po' confusa no?》 Mi disse la ragazza.
Non le diedi molta attanzione, annuii un po' con la testa e mi sedetti nella jeep.
Non riuscivo a smettere di guardare il ragazzo: qualcosa di familiare mi attirava a lui e non riuscivo a spiagarmelo, sarà perché non ne ero abituata...
Il fatto è che ho imparato a leggere e scrivere in quella stazione fantasma, grazie ad una donna di nome Liz: era un insegnante delle elementari.
Era arrivata nel mio stesso momento: si era presa cura di me, mi aveva insegnato tutto ciò che sapevo fino a quel momento e io l' ho sempre ritenuta una seconda mamma per me...dopo la morte della mia.
Liz era alta, aveva i capelli biondi mossi e gli occhi verdi. Era fin troppo magra, ma restava comunque una bella donna.
Resto comunque una ragazza diversa perché mano a mano che crescevo e il tempo passava, Liz diventava più cupa e triste, rimaneva ore seduta sulla panca della stazione a fissare il vuoto e non mi parlava più. Anche io, dopo molti anni, avevo iniziato a comportarmi così, fino a restare tutto il giorno immobile sulla panca, aspettando un treno...

Quando fummo giunti all'ospedale Dicon Memo...Memorila....credo, Stiles mi prese a mo' di principessa e, in un tempo record, fui sopra una barella con davanti una signora sulla quarantina, mora con i capelli mossi.
《Niente di che Melissa...》 Disse Stiles 《È tornata dallo stato Trans post Stazione. È solo un po' debole...》
Sembravano conoscerla.
Mi sedetti, quando Lydia iniziò a parlarmi.
《Hey... come stai?》 Mi chiese cordialmente.
《Magdalena...M...Mag》 Dissi affaticata.
《Quindi ti chiami Mag?》 Domandò.
《Si.》
《Perfetto, penso che possiamo portarla a casa!》 Esclamò con una certa fretta Stiles.
《Stiles!》 Lydia sembrava una ragazza sicura e determinata.
《Certo, dopo dei controlli...Hey Mag?  Ce la fai ad alzarti?》 Mi chiese Melissa. Con il suo aiuto mi sedetti su una sedia, dove mi visitò.
Passarono si e no quindici minuti finché non ritornammo al parcheggio.

Stavamo salendo sulla jeep, quando arrivò un ragazzo veramente bello, sebbene avesse la mascella storta, chissà perché. Rimasi imbambolata a fissarlo, mentre scendeva dalla sua moto, si toglieva il casco e si passava la mano fra i capelli. Era muscoloso, aveva i capelli bruni e i suoi occhi erano profondi, e marroni.
《Stiles, che succed... oh, ciao》
Già, parlava con me...
Cavolo Mag di' qualcosa! Pensavo.
《Ehm..eh...ciao!》
Stiles notò subito che ero nervosa, si tinse sul volto un sorrisetto sghembro, a cui il ragazzo fico rimase perplesso, e poi cinse il collo del ragazzo e iniziò a parlare.
《Senti, amico, è tutto okay, okay? La smettete di farmi sentire un cretino? Okay? Non lo sono! Scott, puoi benissimo tornare a casa...》
Scott. Mamma mia che bel nome... anche se mi ricordava quello del cane della mia vecchia migliore amica.
《Okay...comunque posso sapere almeno come ti chiami?》 Mise gli occhi su di me.
《Chi? Io?》 Chiesi timidamente. Stiles esitò a ridere. Che situazione imbarazzante. 《Io...ehm... sono Mag》
Per fortuna Lydia giunse in mio soccorso prendendomi le spalle.
《D'accordo. Invece di star li a parlare di non so cosa...Mag, scusa se te lo chiedo così ma... mi sai dire dov'è casa tua?》
Quando pronunciò la parola casa, la mia mente cominciò a vagare fra i ricordi. 《Io....io..》 mormorai... 《No...ricordo solo l'aspetto, a tre anni non sapevo neppure il mio indirizzo...》
Quando enunciai "tre anni" tutti e tre i ragazzi sgranarono gli occhi:
《Tre anni?》
《Si, perché?》 Domandai.
Stiles si avvicinò a me con un passo osservandomi attentamente e ad alta voce disse: 《Ma non è possibile! Non c'è niente là, solo una stazione! Come hai fatto a sopravvivere? Saresti dovuta salire sul treno com...》 Lydia portò la mano sulla sua bocca facendolo indietreggiare per farlo tacere e gli sussurrò delle parole.
Nessuno di loro volle tornare su quell'argomento, e, dopo un po'n decisero che sarei stata da Lydia per quella notte...

Stiles ci portò fino a casa di Lydia, che mi ospitò con piacere.
Mi imprestò dei vestiti per dormire e, prima di andare a dormire, chiacchierammo un po'.

《Mag... dimmi... com'era la tua famiglia?》
《Avevo un fratello più grande di uno o due anni, non ricordo bene, mia madre era morta quando avevo tre anni, e rimase mio padre...》
《Oh...beh....e come hai fatto a stare quattordici anni in...》
《Liz. Liz era una maestra che ho incontrato alla stazione. Mi ha insegnato tutto ciò che so: leggere, anche se qualche volta sbaglio, scrivere e tutte le altre cose... era come una mamma, sembrava sapere però cosa stava accadendo, aveva pensato lei a me, a salvarmi dai...》mi fermai un secondo quando mi tornarono in mente i volti degli uomini sui cavalli, sospirai e ripresi a raccontare《...da quelli che chiamava Cavalieri Fantasma...ma dopo qualche anno, verso i miei dieci anni, ha cominciato a fare la bella statuina.》
Lydia sembrava capire tutto quello che usciva dalla mia bocca. 《E poi?》 Chiese con un sopracciglio alzato.
《E poi sapevo parlare, contare, scrivere e leggere, ma ero sola...ed ho iniziato a fare la bella statuina anche io...》
《Mi dispiace...》 Mi prese la mano.
Io la guardai sconsolata e piano le dissi :《Anche a me...》
Mi guardò un po' offesa.
《Scusa ma vivere quattordici anni in una stazione fantasma non aiuta l'educazione...soprattutto dopo quattro anni di solitudine...》
Lei abbassò gli occhi e fece per cambiare discorso.
《Okay Mag, quello è il tuo letto, spero che tu ci dorma bene!》
Disse Lydia molto gentilmente indicando una grande brandina con un materasso sopra.
Mi ci stesi sopra e cercai di mettermi comoda.
《Hey, Lydia》 la chiamai, prima di chiudere gli occhi 《grazie mille, mi avete salvata da un incubo senza fine.》
Mi sorrise dolcemente in risposta poi sussurrò 《Notte! Chiamami se serve!》 E spense la luce...
Che brutto che è il buio...perché si spegne la luce?





Oi oi!!!
Vi piace?? Comunque solo per farvi sapere
Magdalena si pronuncia così come si scrive, con "a".
Mag, invece, che sarà il nome usato più spesso, si pronuncia come un normale Mag, con la "e".
Bene, votate, commentate!!!
Niente, ehm...buona notte!
V.😘

Remember || Teen WolfWhere stories live. Discover now