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|Harry|

Mi sveglio tutto dolorante e spaesato, mi guardo intorno e non riconosco l'ambiente, è tutto buio e c'è puzza di muffa. Non ricordo granché e non so perché mi trovo qui. Mi caccio sempre nei guai, anzi sono loro che cercano me
"Hey ragazzino!" Sento il rumore di una porta che si apre e una voce possente, di un uomo, mi arriva alle orecchie ma non vedo la sagoma, è tutto scuro
"C che ci faccio qui?" Sto tremando sia per il freddo che per la paura
"Chiedilo a tuo padre, rimarrai qui per un bel po' di tempo"
"Ma.. ma io non ho fatto nulla!" Scoppio a piangere come se fossi un bambino, cosa c'entra mio padre in tutto questo?
"Harry se non farai domande e non ti lamenterai non ti verrà fatto nulla, il nostro obiettivo è tuo padre, non tu" adesso sembra quasi che il tono di voce dell'uomo si sia addolcito
"Se speri di ottenere qualcosa da lui prendendo me ti sbagli, è un uomo meschino, non gli importa di me, non sono altro che un problema per lui" l'uomo non dice nulla, se ne va chiudendosi la porta alle spalle.

***

|Louis|

"Lou secondo me stiamo sbagliando, te l'ho detto, il ragazzino è spaventato e mi ha chiaramente detto che al padre non importa nulla di lui" ascolto le parole di Zayn andando avanti e indietro per la cucina di questa casa immersa nel verde, impossibile da trovare. Non posso provare pietà per quel ragazzo, il figlio di Desmond Styles è per forza uguale a lui, ne sono certo
"Io non gli credo, vorrà fare la parte della vittima adesso!"
"Guarda tu stesso, vai da lui, ha paura e non sa cosa gli aspetta"
"Non mi interessa nulla di quel ragazzino viziato"
"Non lo conosci Louis e sta pagando per colpe che non ha"
"Smettetela tutti e tre! Non mi farete cambiare idea" sbotto infastidito, prendo la mia roba ed esco da lì più in fretta possibile.

***

Entro nella specie di cantina nella quale abbiamo portato il ragazzo e sento un pianto provenire dal fondo della stanza, è tutto buio e non ho intenzione di accendere la luce, non mi lascerò impietosire da un ragazzino viziato e pieno di se
"C chi chi sei?" Domanda con voce tremante guardandosi intorno, vedo i suoi occhi verdi spaventati che nel buio cercano qualche appiglio
"Sono l'uomo che rovinerà te e la tua famiglia, piccolo Styles" lo prendo in giro ridendo nervosamente
"Capisco che ce l'avete con mio padre, lui è l'uomo peggiore che conosca, ma io cosa vi ho fatto?!? Perché prendersela con me?" Piange tirando su con il naso, non mi avvicino a lui, lo guardo negli occhi ma, la poca luce che viene dall'unica finestra presente nella stanza, non ci permette di fissarci per bene 
"Tu sei suo figlio e sei come lui" parlo fra i denti con la rabbia che sale sempre di più
"I io n non sono così.. non mi conosci" scoppia a piangere ancora di più e mi avvicino a lui a passo lento
"Tuo padre la pagherà cara! Se ci darà i soldi che chiederemo per il riscatto non ti sarà fatto nulla altrimenti mi sbarazzerò di te il più presto possibile"
"A allora sono già morto. Lui, lui non sprecherà i suoi soldi per me, non gli piaccio, non mi considera come figlio" ci leggo tanto dolore nella voce di questo ragazzo, ma non posso farmi impietosire, suo padre ha rovinato la mia famiglia, ha rovinato tutti gli sforzi che ho fatto, la deve pagare
"Non mi fai pena, mi fai solo rabbia! Prega che tuo padre paghi il riscatto"
"Ti prego, non farmi del male"
"Harry, ti chiami Harry, giusto?"
"S si, tu chi sei?"
"Non ti interessa" me ne vado così senza dirgli nulla, chiudo la porta a chiave e torno su dagli altri.

***

|Harry|

Sono qui da ore ormai e dopo la visita del secondo uomo non è più venuto nessuno. Ho paura perché so che mio padre non sborserà un soldo per me, e mia mamma invece sarà disperata. Lei è l'unica ragione per la quale rimango ancora in quella casa, siamo molto uniti e non la lascerei mai da sola con quell'uomo orribile. Ho fame, sono ore che non tocco cibo, sarà ormai l'alba, chissà se mia madre si sarà accorta della mia assenza, lei è l'unica che mi da la forza di andare avanti.

***

|Louis|

"Lou dovremmo portargli da magiare e da bere, è ore che lo teniamo chiuso lì dentro, a me sembra un ragazzino a posto"
"Zayn smettila di fare il saggio della situazione, il messaggio al padre l'abbiamo mandato, gli abbiamo detto di non chiamare la polizia, sta a lui contattarci" con delle lettere prese dai giornali abbiamo scritto un messaggio al signor Styles e l'abbiamo fatto recapitare a casa, insieme ad un cellulare con sopra il nostro numero. Liam è un bravissimo hacker informatico e ha fatto si che il cellulare e il numero siano inrintracciabili, non ci troveranno mai
"Gli porto una bottiglietta d'acqua e il pane tostato" si alza Niall ma io lo fermo
"Vado io" prendo la roba e mi dirigo giù. Apro la porta e lo trovo nella stessa posizione di ore fa
"C chi sei?"
"Sono sempre io"
"Non mi hai detto il nome e non sei il ragazzo che è venuto la prima volta, tu sei quello di poco fa, ho riconosciuto la voce. La tua è più sottile, sembra quasi gentile a differenza dei tuoi modi di fare"
"Ragazzino parla di meno e prega che tuo padre chiami"
"Credo non chiamerà mai"
"Ti ho portato da mangiare" gli avvicino il vassoio a terra dov'è messo, su un materasso logoro
"Grazie, in effetti avevo fame"
"Non cercare di fare conversazione! Ti ho portato da mangiare sotto insistenza dei miei amici, per me potevi anche morire di fame" inizia a mangiare e beve con velocità tutta la bottiglietta d'acqua
"Potrei avere ancora altra acqua?"
"Te la porteremo più tardi, per il momento ti basta questa"
"Posso sapere il tuo nome?"
"Non ti interessa" faccio per andarmene ma la sua voce roca mi ferma
"Non sembri cattivo, mio padre lo è, tu no".

Un piacevole incubo ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora