"Cam" dissi con un tono malinconico.

"Non preoccuparti per me" mi disse."Vai a mettere a posto la borsa" continuò.

Lo guardai un'ultima volta prima di uscire dalla stanza e mi sentivo molto triste per colpa di quella ferita.

Scesi le scale ancora pensando alla persona misteriosa che ferì la persona che amo di più al mondo.

Ferì la persona che non riesco a togliere dalla testa, la persona con la quale feci l'amore poco prima.

La persona che è tornata in un posto bruttissimo come questo edificio, solo per me.

Solo per stare vicino a me, nonostante amarmi è sbagliato.

È sbagliato amare il proprio fratellastro?

È sbagliato sentire questi sentimenti per una persona che ha il mio stesso sangue?

Non so se è sbagliato o giusto, ma è sempre amore, vero?

È un'emozione che io con altre persone non riesco proprio a provare, neanche con Dylan, o forse sì?

Sono molto confusa sui miei sentimenti!

Pensando a questo arrivai nella stanza delle armi dove la porta era aperta.

Poggiai la borsa per terra quando sentii un urlo, un urlo di una ragazza.

Smisi di respirare per sentire meglio e la ragazza stava ancora gemendo lentamente.

Proveniva dalla stanza accanto.

Uscii nel corridoio e sulla porta accanto c'era una bella scritta : LA CELLA FREDDA.

Non avevo la minima idea di cosa si trovasse lá dentro.
Ma le grida provenivano da lì.

Ad un tratto un silenzio totale attraversò tutto il corridoio.

Scappai nella stanza delle armi e chiusi la porta a chiave per essere sicura.

La porta della cella fredda si aprì ed io vidi dal buco della serratura mio padre che percorreva il corridoio fino a salire le scale.

Sembrava abbastanza sbalordito dato che non riusciva a regersi in piedi.

Quando fui sicura che non c'era più nessuno uscii dalla stanza delle armi e vidi una chiave nella serratura della cella fredda.

La aprii lentamente e vidi una piccolissima stanza senza mobili e una ragazza distesa per terra con le gambe spalancate e con del liquido sotto il corpo che forse proveniva dalla sua intimità.

La ragazza aveva i capelli biondi e indossava una camicia da notte bianca e non indossava le mutande a quanto pareva.

Era....Mary.

Mi affrettai a prenderla dalle spalle e alzarla piano quando cominciò a vomitare proprio sulla sua camicia.

"Mary!" Gridai.

Lei non mi sentiva e vomitava continuamente.

Cominciai a muoverla avanti e indietro gridando il suo nome ma sembrava incosciente.

La trascinai nella stanza delle armi e vidi che stava aprendo gli occhi.

"Mary!" Gridai appena vidi i suoi occhi aprirsi.

"Nix" sussurò lei guardandosi connfusa intorno.

"Cos'è successo?" Chiesi non appena la vidi alzarsi.

"Io...io non lo so" mi rispose.

So che mentiva, aveva quell'aria di "non te ne frega".

La guardai un attimo e allora lei capì che con me non funziona.

Buio Totale || C.D.Where stories live. Discover now