Quel giorno aveva messo a rischio la sua vita, oltre che la sicurezza del suo kwami, volendo rinunciare ai suoi orecchini e darla vinta a Papillon, oltre che a Lila.

«Mari, eri nel mezzo di una battaglia. Volpina sapeva che avresti rischiato di tutto -sopratutto il Miraculous- pur di salvare qualcuno e non sapevi nemmeno che il vero Adrien ce l'avevi accanto. Non le hai dato il Miraculous, non devi sentirti in colpa.» esclamò Tikki, volando all'altezza del viso della sua portatrice e accarezzandole lo zigomo per confortarla.

A quanto pare funzionò, perché la corvina le sorrise.

«Comunque.» si schiarì la gola l'anziano. «Quegli akuma ti erano sembrati più difficili perché devi sviluppare ancora tutti i poteri.» aggiunse, intanto immediata e te l'espressione crucciata della giovane.
«I-Io... Tikki avrebbe degli altri poteri oltre al Lucky Charm?» domandò sbalordita.
Fu annuì, sorseggiando dalla tazza. «Così come li hai tu, li ha anche Chat Noir. Però, siccome quello della coccinella è il Miraculous della creazione, per suo contrario, il Miraculous del gatto nero è quello della distruzione. Il primo è utilizzato principalmente per il bene, mentre il secondo, se dato al portatore sbagliato, potrebbe causare più male di quel che pensi.»

Marinette deglutì.

«È già capitato in passato che ci siamo stati danni a città o Paesi per colpa del potere della distruzione dell'anello, ma la colpa era dei possessori, coloro che hanno visto nella distruzione la possibilità di governare il mondo con la forza e la paura, non utilizzandolo per il quale è stato creato: fare del bene.»
«Lo trovo un ossimoro: il Miraculous della distruzione che può fare del bene. Suona maledettamente strano.»
«Se Adrien volesse potrebbe distruggere l'intera città di Parigi e installare un regime di puro terrore, grazie ai suoi poteri. Eppure, anche grazie a Ladybug, colei che bilancia i suoi poteri distruttivi, eccolo qua a fare il bene della gente. Non sempre distruggere è un male. Bisogna distruggere per ricostruire qualcosa di bello.»

La ragazza ne rimase affascinata, ma la curiosità la stava divorando.

«Vuoi sapere in che circostanze i poteri di Chat Noir hanno fatto il male, vero?» domandò Tikki, notando l'espressione della sua portatrice, che annuì.
«Hai presente il terremoto in Cina del 1976? Quello a Tangshan?»

La corvina annuì ancora, incapace di parlare, ricordando quante vittime e danni aveva fatto quello che credeva essere un terremoto.

«In quel momento, il portatore dell'anello dell'epoca ebbe uno scatto d'ira. Puntò il Cataclisma a terra e provocò una scossa sismica con conseguenze devastanti. Degli altri esempi sono la formazione di alcuni incendi o della distruzione di alcune zone boschive, rendendole desertiche.»
«Non credevo che Plagg avesse tutti questi poteri.»

L'uomo posò la tazza sul tavolino, alzandosi e dirigendosi verso la finestra, inspirando l'aria estiva che caratterizzava quel mese.

«Come ben sai, i Miraculous della distruzione e della creazione sono tra i più potenti che esistono, e la peculiarità che li differisce dagli altri Miraculous sono i poteri: sia Tikki che Plagg hanno poteri sopiti, ma spetta al portatore attivarli e decidere cosa fare.» spiegò l'anziano.

Marinette si portò la mano al mento, iniziando a pensare a tutto ciò che le era stato detto.

Sia lei che Chat avevano dei poteri sopiti, attivabili sono in determinate circostanze.

Poi, si ricordò di un episodio.

«Ma allora quando Adrien ha usato il Cataclisma una seconda volta, quello è uno dei poteri di Plagg?»
Fu scosse la testa. «No. Fino ad ora, si sapeva che il potere del Miraculous del gatto nero si poteva soltanto intensificare, distruggendo qualunque cosa si trovasse nel suo raggio d'azione da cinque a dieci chilometri. Quello che ha fatto Plagg, di attivare il Cataclisma una seconda volta è, diciamo, contro natura.»
«In che senso?»
Fu Tikki a rispondere: «Il Cataclisma ed il Lucky Charm devono essere usati solo una volta. Se si provasse ad evocarli una seconda volta, c'è il rischio che... –fece una pausa, guardando verso il basso– il kwami esaurisca tutti i suoi poteri e la sua forza vitale... Plagg sarebbe dovuto morire quel giorno.»

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